dinamo-sassari-logoEnnesima sconfitta ed ennesima brutta figura per la Dinamo Sassari di coach Meo Sacchetti. L’Unicaja di Malaga arrivava da 3 gare e altrettante vittorie, mentre i sardi vantavano esattamente il record inverso. Non si può dire che sia tutto da buttare per Sassari, dovendo analizzare una partita giocata su 40 minuti e non solamente negli episodi più o meno estesi che hanno condannato i campioni d’Italia.

I primi due quarti hanno messo in mostra un ottimo equilibrio, ma i segnali di un rendimento sottotono per Malaga cominciavano a prendere forma, come per mettere in guardia la Dinamo. Detto, fatto. Il terzo quarto è stato devastante, con un dominio spagnolo che ha segnato indelebilmente il match e il morale dei giocatori di Sassari. Ci sono voluti 8 minuti e 17 secondi per vedere il primo canestro degli ospiti nella terza frazione, grazie ad un 2/2 dalla lunetta per Marquez Haynes che ha portato il risultato da 37 a 39 e che ha ridato ossigeno ai ragazzi di Sacchetti. Richard Hendrix è stato in parte il mattatore della gara, con una prestazione da 19 punti e 7 rimbalzi, vecchia conoscenza dell’Olimpia Milano nell’annata in cui il lungo dell’Unicaja fu allontanato dalla squadra insieme a Rok Stipcevic, autore di 12 punti e 3 assist nel confronto di cui state leggendo.

Haynes MarQuez (Foto R.Caruso 2015)

Marquez Haynes, autore di 18 punti (Foto R.Caruso 2015)

Poteva essere la serata della svolta per Brent Petway, ancora in una posizione incerta nel roster della Dinamo e costantemente valutato per capire se l’investimento sia stato sensato. I problemi di falli hanno penalizzato inesorabilmente la prestazione dell’ex Olympiacos, facendogli terminare la partita a 7 punti e 4 rimbalzi, ma anche altrettante palle perse. Risposta incoraggiante, invece, per Marquez Haynes. Prova da 18 punti, con un eccellente 4/6 da tre punti, oltre ad essere stato il vero autore del break che avrebbe potuto dare il giusto slancio ai suoi, salvo poi crollare sotto tutti i punti di vista pochi minuti dopo.

unicaja malagaIl dato che fa ben sperare la Dinamo, unica squadra a 0 punti nel girone D e nell’intera Eurolega, sono le 4 partite in casa che la aspettano da qui al termine della regular season. Ciò non significa che arriveranno altrettante vittorie, ma l’intento deve essere indirizzato verso la conquista del maggior numero di punti, avversari permettendo. Con un Maccabi deludente e un Darussafaka che non ha ancora trovato un’identità, la lotta al quarto posto è ancora aperta, ma sembra che Sassari abbia un’allergia all’Eurolega che risulta sempre più difficile da sanare. Prossimo appuntamento, il 13 novembre in Sardegna contro il Brose Baskets di coach Andrea Trinchieri, in quella che potrebbe essere il punto di partenza per una risalita difficile ma non impossibile.

 

PAGELLE

UNICAJA MALAGA
Edwin Jackson 7: dimostra una grande facilità nel trovare il canestro e non esagera quasi mai. La difesa della Dinamo lo soffre più del previsto, anche se il discorso potrebbe essere esteso a diversi membri dell’Unicaja.

Mindaugas Kuzminskas 6.5: continua il suo stato di forma eccellente, prolungando il trend di Eurobasket. Gestisce bene i 21 minuti di impiego, mette a referto punti importanti e cattura 6 rimbalzi, con altrettanti falli subiti. Per adesso il premio di giocatore più migliorato lo vede in cima alla lista.

Richard Hendrix 8: vero incubo per la difesa sarda, una sorta di rebus difficile da risolvere. Miglior realizzatore della partita con 19 punti, a cui aggiunge 7 rimbalzi, dopo aver tirato con un ottimo 9/13 da due punti. Spietato.

Will Thomas 7: per lui 14 punti e 8 rimbalzi, in 21 minuti di impiego. Già i numeri parlano per lui, in più l’atteggiamento è quello giusto. Quello che fa male a Sassari, soprattutto dal terzo quarto in poi.

 (Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

Daniel Diez 6.5: gioca 19 minuti di pura qualità, tirando bene (2/3 da due e 2/4 da tre) e distribuendo 4 assist. Tipico simbolo di quello che è il gioco di Plaza, dove tutti possono dare un apporto che risulta decisivo alla vittoria, come dimostra il rotondo 4/4 con cui hanno aperto questa edizione dell’Eurolega.

Joan Plaza 8.5: l’artefice del capolavoro visto fino ad ora. La strada è lunga, verissimo, ma i dati sono dalla sua parte in maniera clamorosa. Modi pacati, poche urla, comunicazione efficace, profilo tutto sommato basso. Bravo a non scomporsi quando l’andamento non è dei migliori, ancora più bravo a gestire il vantaggio impedendo a Sassari di andare a canestro per 8 minuti. È come se avesse sempre scritto in fronte: “La Spagna non è solo Real e Barça”. E, vedendo anche il cammino del Laboral Kutxa, non ha proprio tutti i torti.

 

SASSARI
Brent Petway 6: si tratta, a tutti gli effetti, del giocatore più discusso in casa Dinamo. Rendimento al di sotto delle aspettative, a rischio taglio in più di un’occasione nonostante le poche partite giocate. Comincia bene, ma i falli lo penalizzano fin da subito. Realizza 7 punti e poi nelle sue statistiche il 4 prende il palcoscenico: 4 rimbalzi, 4 palle perse, 4 falli subiti e 4 di valutazione. 4 sconfitta su 4 apparizioni in Eurolega. Almeno stavolta non ha rappresentato il voto in pagella.

David Logan (Foto R.Caruso 2015)

David Logan, apparso in difficoltà anche contro l’Unicaja (Foto R.Caruso 2015)

David Logan 5: giusto pensare che si tratti del miglior colpo di mercato di Sassari, trattenendolo, ma nelle ultime due partite sembra irriconoscibile in più di una situazione. Zero punti contro Venezia in campionato e -8 di valutazione, 7 punti contro Malaga tirando male da 3 punti e facendo poco altro. Si riprenderà, probabilmente molto presto, perché pur sempre di fuoriclasse si tratta.

Marquez Haynes 7: anche lui, come Petway, è accusato di aver avuto fino ad ora un rendimento sotto le aspettative, chiaramente relegando il discorso all’Eurolega. Contro l’Unicaja ha dimostrato di saper colpire dalla lunga con efficacia e di essere un penetratore temibile. La priorità sarà quella di tenere alto il rendimento in campionato e di alzare gradualmente quello in Europa, partendo da ciò che di buono ha fatto nei quasi 30 minuti di impiego che gli sono stati concessi da Sacchetti.

Joe Alexander 6.5: ci prova, in ogni occasione, anche se i risultati non sono sempre confortanti. Vero forza della natura fisicamente e grande talento dal punto di vista tecnico. Uno dei punti di riferimento per fare il salto di qualità sia in Serie A che in Europa, dà l’impressione di aver quasi trovato la sua dimensione all’interno delle rotazioni della Dinamo.