Papapetrou grande protagonista a Zagabria

Papapetrou grande protagonista a Zagabria

UPS

Olympiacos: I greci hanno giocato il sesto turno di questa prima fase di Eurolega su un campo certo non semplice, ovvero dal Cedevita Zagabria della coppia Mrsic – Pozzecco. La formazione allenata da coach Sfairopoulos si presenta in Croazia senza il pivot Young (out come noto per la rottura dei legamenti crociati) e priva anche della propria stella più luminosa, Vassilis Spanoulis.

Vincere in questa competizione, indipendentemente dall’avversario che ci si ritrova davanti non è affatto semplice (chiedere a Milano e Sassari per i dettagli), ancor più complicato è farlo in trasferta. L’Olympiacos però si dimostra ancora una volta più forte della cattiva sorte, superiore agli infortuni, capace di rimediare con il carattere e la personalità ad assenze di peso specifico notevole. Gioca una gara solida, concedendo qualcosa di troppo in avvio, ma riuscendo a prendere le misure agli avversari a partire dalla seconda frazione di gioco, con una difesa attenta e con la volontà di ritornare in Grecia con un’altra vittoria. I protagonisti di serata sono, su tutti, il giovane Papapetrou (classe 1994), a referto con 16 punti e 8 rimbalzi in 33’ (aveva segnato 17 punti in 74’ nelle precedenti partite) e l’ex Siena Othello Hunter, dominatore assoluto del pitturato con 19 punti e 8 rimbalzi in 26’. Ancora una volta però a colpire è questa grande capacità di trovare energie nuove e protagonisti a sorpresa nei momenti di massima necessità ed emergenza, caratteristiche “nascoste” che solo le grandi squadre sanno sfoggiare all’occorrenza.

Luke Harangody: L’ala statunitense in forza al Darussafaka, purtroppo per i tifosi della Dinamo Sassari, ha trovato la sua miglior prestazione stagionale (e probabilmente in tutta la carriera) proprio in casa dei Campioni d’Italia in carica. In una gara dal punteggio non particolarmente alto (60-68 il risultato finale), il giocatore classe ’88 trascina letteralmente i suoi compagni ad una vittoria davvero molto importante in chiave qualificazione, che vale infatti il quarto posto solitario con due vittorie in più rispetto al Maccabi. Harangody disputa la più classica delle partite perfette, riuscendo a farsi sentire notevolmente sotto canestro con ben 13 rimbalzi catturati, a trovare con 3 assist i compagni ma soprattutto a “crivellare” a suon di canestri la retina avversaria. Chiude la partita con 26 punti (e 35 di valutazione), frutto di un 7/11 da due e un 4/5 da tre, lui che fino a questa partita era andato in doppia cifra solo due volte senza mai brillare eccessivamente. Questa volta lo ha fatto e ha scelto la serata giusta, guadagnandosi un posto nella nostra rubrica e il titolo di MVP della giornata.

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Jasmine Repesa (Foto Savino PAOLELLA 2015)

DOWNS

Olimpia Milano: Quando le cose vanno così male è davvero complicato trovare spiegazioni o colpevoli. La fragilità della compagine milanese è evidente ed il segnale più allarmante è una difesa che non riesce mai a trovare continuità nell’arco di tutta la partita e un attacco che invece si affida troppo spesso al talento individuale dei singoli. Già, i singoli. Milano ha nel proprio roster il miglior marcatore di questa Eurolega, Alessandro Gentile (20 punti di media), il faro di questa squadra, il leader indiscusso e incontrastato (fin troppo incontrastato), che nonostante i soli 23 anni prova in tutti i modi a caricarsi i compagni sulle spalle. Lo fa passando anche da grandi forzature, ma anche a Vitoria è da lui che parte l’accenno di rimonta, con le sue triple, i suoi canestri di puro talento, la sua voglia di vincere. L’immagine di Gentile, seduto in panchina con l’asciugamano a coprirsi il volto, sconsolato, è la sintesi di quanto sta accadendo in casa Milano; un gruppo che non riesce a scrollarsi di dosso pressioni e difficoltà e che sembra non avere la forza di seguire la strada indicata dal proprio capitano, troppo solo oggi per essere davvero efficace. La reazione è arrivata domenica sera in campionato contro la Reyer Venezia, ma adesso è venuto il momento che la truppa di coach Jasmine Repesa, nonostante ormai le speranze di qualificazione alle Top 16 siano davvero poche, riesca a scendere in campo in Eurolega con uno spirito diverso, dando almeno l’idea di provarci con applicazione difensiva, intensità e responsabilità offensive meglio distribuite. Tre aspetti che ad oggi si sono visti davvero poco.