European Basketball Club Convention: il futuro del basket è qui

BARCELONA – Uno storico meeting di quasi 100 club e rappresentanti delle varie leghe nazionali, arrivati a Barcellona da tutta Europa, per quella che è stata una convention unica nel suo genere e in cui si è discusso del futuro della pallacanestro: la European Basketball Clubs Convention.

Organizzata da Euroleague Basketball, questa convention ha di fatto dato l’avvio ad una piattaforma in cui decidere le necessità del basket per focalizzare l’attenzione, le risorse e gli sforzi per attrarre i fans alle partite e costruire un modello di competizione che assicuri una crescita e un successo sempre maggiore negli anni avvenire.

I partecipanti alla Convention hanno potuto ascoltare esperti provenienti sia dal mondo del basket che dal di fuori, come il Presidente e CEO di Euroleague Basketball Jordi Bertomeu, il Presidente del Maccabi Tel Aviv Shimon Mizrahi, il Managing Director della BEKO Bundesliga Jan Pommer, il Presidente di IMG media&Events Ioris Francini e il Presidente della Juventus Andrea Agnelli. La discussione è stata anche aperta ai fans che tramite i social network (Facebook e Twitter) hanno potuto utilizzare l’hastag #BasketballFuture per fare le loro domande o dare la loro opinione.

“Questa convention – ha aperto i lavori Jordi Bertomeu – è uno spazio per riflettere e dibattere sul nostro futuro, dove ognuno ha l’opportunità di poter presentare la propria idea e di venire ascoltato. Vogliamo condividere strategie, visione del futuro e il cammino di cui abbiamo bisogno per poter continuare a crescere”

Il ruolo primario dei club nel decidere le strategie del basket europeo a lungo termine, è stato il punto centrale dell’intervento fatto da Shimon Mizrahi, Presidente dei campioni in carica di Eurolega del Maccabi Tel Aviv “Un club sportivo è come una società d’affari in un certo modo, con proprietari e manager e solo loro hanno il compito di determinare la politica del club. Non possiamo e non è logico creare una terza parte che dica ad un club come dover gestire il proprio business. Semmai dobbiamo supportare e rafforzare il ruolo dei club se vogliamo che ci sia un futuro luminoso per il basket“.

Come i club dovrebbero guardare verso il futuro è stato l’argomento trattato da Mr. Pommer della Beko Bundesliga, che ha sottolineato l’importanza per i club di diversificare le fonti di guadagno e soprattutto di come sia fondamentale, per avvicinarsi ancora di più ai fans, capire i loro bisogni e i loro interessi. “La mia prospettiva è che dovreste investire in pietre e non solo in ossa. Investire in palestre, strutture e altre professionalità, non solo in giocatori. Lo sport-managment deve essere basato sulla continuità, sulla progettazione a lungo termine. So benissimo che è una grande sfida con i media, i tifosi e l’ambiente in cui operiamo. Ciò  nonstante, è questo quello per cui dovremmo lottare“.

Subito dopo Bertomeu ha aperto la discussione sulla proposta della Euroleague Basketball di unire le leghe nazionali in un nuovo ambizioso modello di competizioni per club che rispetti la tradizione del basket europeo con la formula di promozioni e retrocessioni, legata ai risultati sportivi, ma che allo stesso tempo premi l’integrità della gestione manageriale fuori dal campo di gioco

“Se un club vuole competere ai massimi livelli – ha detto Bertomeu -, dovrebbe fare del suo meglio per offrire le migliori condizioni e raggiungere i più alti standard e, allo stesso tempo, si dovrebbe convincere che facendo questi sforzi il suo futuro non dipenderà solo ed esclusivamente dai suoi risultati sportivi“. Bertomeu ha sottolineato come la stabilità ed un percorso pulito sono la strada da seguire per il club ambiziosi e gestiti bene per raggiungere l’elite e far crescere ancora di più il basket europeo, rendendolo sempre più affascinante sia per gli attuali sostenitori che per i nnuovi tifosi. “I club ed i campionati nazionali hanno bisogno di stabilità. La stabilità regala le opportunità per attrarre investitori. La soluzione migliore per noi è dipendere solo da noi stessi. Questo è un programma ambizioso e ci piacerebbe che tutti quelli interessati partecipassero a questo programma“.

La convention è poi continuata con una tavola rotonda a cui hanno partecipato Mr. Francini di IMG e Andrea Agnelli della Juventus FC, che insieme a Mr. Pommer ha risposto alle domande arrivate sia dai partecipanti che dai social network. Andrea Agnelli ha cercato di creare un collegamento tra la stabilità finanziaria guadagnata attraverso investimenti fuori dal campo di gioco e il miglioramento dei risultati sportivi. Ha fatto l’esempio del nuovo, piccolo, stadio della Juventus, che nonostante le sue dimensioni porta molti più guadagni del precedente, che era decisamente più grande, oltre al fatto che è integrato all’interno di un’area che offre ai tifosi molto di più del solo divertimento legato al calcio. “Abbiamo un “quartiere Juventus” che include lo stadio, il museo e stiamo progettando di spostare nella stessa zona il campo di allenamento e la sede della società. Sappiamo bene come dare ai giocatori una grande atmosfera li aiuti a rendere meglio e dà ai tifosi un grande spettacolo“.

Mr. Francini di IMG ha focalizzato la sua attenzione sulla passione che definisce l’unica relazione tra club e tifosi, e sta nel cuore dello sport-business. “C’è un contratto che viene firmato tra il club e i suoi tifosi. Questo contratto si basa sull’esperienza vissuta sul luogo dell’evento ma è anche un contratto fatto con la comunità, una specie di fidanzamento. Quello che vogliamo, che volete tutti, è far si che i tifosi abbiano la migliore esperienza possibile durante le ore che passano insieme a voi“.