Galatasaray – Valencia 71-64

L'appaluso di Carlos Arroyo (foto fanatik.com.tr)

L’appaluso di Carlos Arroyo (foto fanatik.com.tr)

Troppo brutto il Gala sceso in campo (sarebbe meglio dire rimasto in panca) nel secondo quarto di Belgrado per essere vero, troppo bello quello che in appena due quarti sembrava aver liquidato la pratica Valencia (45-17 al 19’). In attesa di scoprire la reale dimensione europea dei turchi, resta la reazione di una squadra molto piu equilibrate rispetto all’esordio, che ha tratto sicuramente vantaggio dalla difesa soft e dalla confusione in fase offensiva degli irriconoscibili spagnoli nella prima meta di gara.

Trascinato dal pubblico amico il Gala ha mostrato una capacità di gestire gli attacchi ben diversa dalla pura e semplice improvvisazione messa in mostra in terra serba.  Passo in avanti anche dal punto di vista caratteriale, quando l’inerzia del match sembrava essere improvvisamente passata nelle mani del Valencia che, rosicchiando punto su punto, si era portato prima sotto la doppia cifra di svantaggio e poi addirittura sul -5 (69-64 al 39’). Erceg e compagni hanno saputo contenere la furia degli spagnoli, giocando con il cronometro e conquistando un prezioso successo, accolto con un boato dal caloroso pubblico presente. Il Valencia ha avuto il merito di aver affrontato la seconda parte di gara mettendosi alle spalle il pessimo avvio e riaprendo i giochi nel finale. Senza aver ormai piu nulla da perdere, la squadra di coach Perasovic ha risalito la china dal -28 del 19’ difendendo (finalmente!) con aggressività e trovando nelle mani di Harangody quel terminale offensivo totalmente assente nella prima fase di gioco.

I singoli: Arroyo, quando non si intestardisce in giocate personali prive di senso,  dimostra di essere ancora un fattore, in grado di cambiare volto ad un incontro con assist al bacio, gestione dei ritmi di gioco e percentuali al tiro di tutto rispetto. Prova senza dubbio positiva anche quella offerta da Aradori, minutaggio limitato per lui ma maggiore continuita rispetto ad una settimana fa: preciso al tiro, attento in difesa e in grado di farsi valere sotto i tabelloni. Ma il vero match winner è senza dubbio un superlativo Aldemir , 10 punti per lui ma soprattutto 12 rimbalzi (alcuni dei quail decisivi per arrestare la rimonta spagnola nei concitati minuti finali), 5 dei quail in attacco. Da salvare tra gli spagnoli la prestazione di Harangody, l’ultimo ad arrendersi, rimasto praticamente in campo per l’intero match e protagonsta del clamoroso tentativo di rimonta.

Le pagelle

Galatasaray: Micov 6,5, Erceg 6,5, Jawai 6, Vougioukas 5,5, Pocius 6,5, Aldemir 7,5, Nikolov n.g., Aradori 6, Arroyo 7, Guler 6, Arar n.g., Ural n.g.

Coach: Ataman 6,5

Valencia: Ribas 5, Van Rossom 6, Sato 5, Lishchuk 5, Vives 5, Martinez 5, Buycks 5,5, Loncar 6, Aguilar 5, Harangody 7, Guardia n.g.

Coach: Perasovic 5,5

Il tabellino

Galatasaray – Valencia 71-64  (25-12; 47-24; 62-50)

Galatasaray: Micov 10, Erceg 12, Jawai 3, Vougioukas 2, Pocius 8, Aldemir 10, Nikolov n.e., Aradori 8, Arroyo 16, Guler 2, Arar n.e., Ural n.e.

Coach: Ataman

Valencia: Ribas 6, Van Rossom 11, Sato 3, Lishchuk 5, Vives, Martinez 6, Buycks 11, Loncar 4, Aguilar 2, Harangody 16, Guardia n.e.

Coach: Perasovic

Arbitri: Radovic (Cro); Gkontas (Gre); Vyklicky (Cze).


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