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MILANO, CHE RITROVA CAPITAN COOK
Non sono solo i 15 punti, frutto di 5 triple, e i 6 assist. E’ soprattutto l’aver smentito la considerazione non banale, e tutto sommato fondata, del Vate Valerio Bianchini: Omar Cook sembrava aver smarrito la capacità di dare fluidità al gioco dell’Armani. La vittoria a Zagabria smentisce il Bianchini pensiero, che va sempre tenuto in debita considerazione. Scariolo confida nella replica.. In coppa e in campionato
SIENA, E LA GLORIA NON DIMENTICATA
Diciamolo pure: dilapidare 6 punti di vantaggio con meno di 2 minuti da giocare, a Tel Aviv, è un delitto. Ma lasciamo perdere l’epilogo: la risurrezione di Kemp, l’autorevolezza ritrovata dei nuovi alla prova dell’Eurolega sono elementi positivi per Banchi. Peccato la stecca di Hackett e l’infortunio ad Eze. Ma Siena c’è: adesso bisogna vincere, subito e senza indugi.
MARKOISHVILI, IL PRETORIANO SPARTANO
Non ce n’era bisogno, ma la grande prestazione del georgiano di Cantucky all’Oaka suona come una definitiva consacrazione in campo europeo. Peccato per la sconfitta, che tuttavia- per Cantucky- è meno sconfitta di quanto possa sembrare, se la si guarda con attenzione.
BERLINO, SILENZIOSA E CAPOLISTA
Coi 43 punti della coppia Thompson-Dashaun Wood, l’Alba mantiene la testa del girone. Attenzione ai tedeschi, solidi e rocciosi..
WEEMS, IL NUOVO ZAR DEL PRODE ETTORE
Metti un trentello sul campo di Belgrado, ossia la storia del basket continentale, e il Cska vince in volata anche il secondo incontro, nonostante gli affanni. L’ex Zalgiris dice 10 su 12 al tiro, 8 su 8 ai liberi e 38 di valutazione. Gioco, partita e incontro. Manna per il prode Ettore, capace di coprire le altre magagne (tipo l’oggetto misterioso, al secolo Drew Nicholas) e la non ancora perfetta condizione di squadra. Ma tanto, finché il novello Zar gioca così, i problemi stanno a zero. Come i punti degli avversari contro i moscoviti.
HICKMAN, E L’OPA SUL MACCABI
C’è un nuovo eroe, sulla piazza di Tel Aviv. La sfinge Shimon Mizrahi, lider maximo del Maccabi dal 1969, se lo coccola con gli occhi luccicanti: l’ex Casale Monferrato ed ex Pesaro è già salito in cattedra, garantendo al Maccabi il primato del girone e abbattendo la coriacea Siena. David Blatt ringrazia commosso.
MAMMA LI TURCHI.. E TRE
La debacle di Milano è solo un pallido ricordo: l’Efes di Farmar, Vujacic, Erden e Barac (i due lunghi finalmente risvegliatisi, dopo i sonni profondi del Forum..) abbatte i campioni dell’Olympiacos. Il Fenerbahce, nonostante il fermo da film giallo di Romain Sato all’aeroporto e l’infortunio di Mc Calebb, espugna il difficile campo di Lubiana. I turchi fanno sempre paura..
DOWNS
SALVATE IL SOLDATO CHAPU
Dopo la doccia siderale contro l’Olympiacos, il Caja cede in corsa anche al cospetto dello Zalgiris, del grande ed eterno Kaukenas. Attenzione a non irritare eccessivamente il Chapu Nocioni.. Milano avvisata, mezza salvata…
COME ON, JERRY
Jerry Smith, dopo aver sfoderato prestazioni eccellenti dalla Supercoppa di Rimini in poi, stecca per la seconda volta consescutiva dopo la prova incolore contro Lubiana. Ma siamo certi che contro il Khimki sarà pronto riscatto, per il regista di Cantucky..Come on, Jerry
LIETUVAS, L’ESONERO NON PAGA
Dopo aver tenuto testa al Cska, ed esonerato inopinatamente il proprio coach, il Lietuvos di Seibutis viene travolto dal Barcellona in casa, bloccandosi ad appena 49 punti e col solo Radosevic in doppia cifra. La politica Zamparini non paga…
IL KHIMKI E LA SCONFITTA ‘REALE’
Al primo scoglio, il Real Madrid di Fernandez e Reyes (30 punti in due) cede di misura al Khimki. Dopo aver faticato- e non poco- contro il ridimensionato Pana, adesso arriva una battuta d’arresto. E il Fenerbahce di Pianigiani si allontana…
RIDATECI IL VERO MARQUES GREEN
Il Marques Green visto contro Milano è la pallida copia del folletto che ha portato la banda Vitucci ed Avellino a sfoderare prestazioni super, a vincere la coppa Italia e a far impazzire la capitale irpina. Contro Milano segna appena 2 punti in 25, anonimi minuti, con appena 3 conclusioni dal campo. Insolitamente sterile, tristemente inoffensivo