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Tomas Ress  è come il Brunello: migliora con gli anni

Tomas Ress è come il Brunello: migliora con gli anni

I BAD BOYS DI SIENA FANNO DAVVERO SUL SERIO

Tre partite, tre vittorie: ruolino del tutto opposto a quello della prima fase. Siena cambia pelle, e dalla preziosa vittoria di ieri sera contro il Khimki coglie ancora una volta tanti elementi positivi: la conferma di Brown ad alti livelli (miglior marcatore, ancora una volta); la sontuosa prestazione di Califfo Ress, che invecchiando migliora; l’urlo di Hackett, uomo dell’ultimo quarto, che prima di uscire per falli segna due punti determinanti in penetrazione. Siena sta rafforzando il collettivo con un efficacissimo lavoro tecnico e mentale, e non dimentichiamo che gioca con Eze a mezzo servizio e dopo aver congedato Kemp e Kasun.. Se reggerà le fatiche del doppio impegno, sarà cliente scomodissimo anche in campionato. Minucci riassume la postura…

REAL E ZALGIRIS, VINCENTI ENTRAMBE

Per la cronaca ha vinto il nobilissimo Real, ma la straordinaria sfida tra madrileni e Zalgiris (andatevi a leggere la bella cronaca su Db) ha confermato che gli spagnoli sono tra i candidati numeri uno per le Final Four, ma anche che i lituani- nonostante un record negativo- hanno nelle loro corde la qualificazione ai quarti. Mirotic e Popovic continuano a fare cose straordinarie: per Popovic 23 minuti, 21 punti e 22 di valutazione. Una quasi tripla doppia…

Ricky Hickman, folletto e vincente

Ricky Hickman, folletto e vincente

-IL CAJA E’ UN  RULLO, IL MACCABI TROVA VITTORIA E LEADERSHIP

Nel girone di Siena si rafforza la leadership del Caja, che sembrava destinato a una mesta eliminazione sin dal girone preliminare ed ora si trova a 3 vittorie e  0 sconfitte nelle Top 16. Merito di un collettivo che gira a mille, e di uno Zan Tabak che deve avere poteri divinatori.. Primo successo,  invece, per il Maccabi, che vince ma soprattutto convince: Hickman e James, quest’ultimo in serata Lebron style, sono i leader di una squadra che finalmente mostra personalità.

-IL GENIO RIENTRA, IL PANA VINCE. A NAVARRO BASTANO 16 MINUTI..

Con 6 punti di Genio Diamantidis, ma soprattutto 8 assist e tanto fosforo del regista greco, il Panathinaikos operaio ritrova la vittoria. Attenti a non sottovalutare la corazzata greca, un po’ in ambasce ma sempre minacciosa… Il Barca riporta Navarro sul parquet, e nonostante 16 minuti, 6 punti e l’uscita anzitempo a causa degli ormai cronici problemi fisici, vince con l’Olympiakjos grazie a  un Marcelinho in versione Magic: i due pick and roll con Tomic, no look pass compreso, c’hanno fatto alzare dalla sedia.. Attenzione all’Olympiakos, battuto ma mai domo. Al momento sarebbe fuori dai quarti, ma noi non scommetteremmo che alla fine sarà così…

-L’EFES CONTIENE LA TRISTEZZA IN RIVA AL BOSFORO

L’avvio parecchio deludente del trio di formazioni turche viene compensato dalla seconda vittoria dell’Efes, che sembra aver trovato solidità e soprattutto continuità: seconda vittoria consecutiva, il passaggio ai quarti si può fare, per dirla in termini obamiani.

DOWNS

-KHIMKI SENZA STIPENDI. SUCCEDE ANCHE NELLA TERRA DEI NOVELLI PAPERONI..

Sul campo, ieri al Palaestra, il Khimki ha onorato il match sino alla fine, partendo con un  mortifero 16-2. Ma la  notizia del ritardo di tre mesi nel pagamento degli stipendi di una corazzata dal budget quasi stellare (18 milioni di euro, pochi se raffrontati ai 45 del Cska, ma pur sempre tanti considerando l’anno) è di quelle che destano seria preoccupazione. Se non pagano neppure le squadre dei novelli paperoni moscoviti, allora stiamo freschi…  A livello agonistico, invece, i russi ci paiono saldissimi e persino in crescita rispetto ad inizio stagione.

L'inverno triste di Pianigiani (foto AP Photo/Zemlianichenko)

L’inverno triste di Pianigiani (foto AP Photo/Zemlianichenko)

-L’INVERNO DEL FENERBAHCE E IL TRAMONTO DI ANDERSEN

E’ tutta negli occhi sbarrati di Simone Pianigiani, e delle sue braccia stese in segno di impotenza, il dramma del Fenerbahce.  Squadra senza chimica, senza continuità, senza il sacro fuoco, se si eccettua il talento immenso di Bogdanovic. La fase discendente di David Andersen, da noi già sottolineata la scorsa settimana, si è ulteriormente palesata alla Nokia Arena di Tel Aviv: 0  punti, 4 falli, un mestissimo ritorno in panchina a testa bassa.

-BESIKTAS, BROSE E ALBA: SEMPRE PIU’ CENERENTOLE

Il ruolo designato di questo terzetto sembra essere quello di vittime sacrificali. Per i turchi vale quanto detto la scorsa settimana, il Brose merita l’onore delle armi per aver resistito al Cska (grazie a un Nachbar da 35 punti e 36 di valutazione: fantastico), l’Alba non sembra avere la consistenza adeguata. Un perfetto trio di cenerentole…