Anzitutto, un cordiale augurio e ben ritrovati sul pianeta DailyBasket!

Bobby Brown, in versione Isiah Thomas

Bobby Brown, in versione Isiah Thomas

UPS

-SIENA COME I BAD BOYS, BROWN COME ISIAH

Avete in mente la Siena scossa, impaurita e tremolante di inizio stagione? Ecco, resettate. La Siena che ieri sbanca Istanbul e dà lezioni al suo ex coach, dal budget faraonico, conferma tutte le buone impressioni che abbiamo percepito da un paio di mesi, vedendo la Mps dal vivo a Cantucky e nella sua evoluzione, specie in Eurolega. I Bad Boys di Banchi sono sempre più  coesi, ben amalgamati e in stato di grazia mentale e motivazionale. Se poi Bobby Brown decide di fare l’Isiah Thomas (signori, è lo stesso che qualcuno definiva brocco sino a poche settimane fa: vergognarsi, please), allora Banchi può rassomigliare sempre di più a Chuck Daly.

L’ORGOGLIO BASCO DEL CAJA

La svolta, lo ripetiamo, è coincisa con l’infortunio e l’uscita in barella del Chapu Nocioni a Milano, seguita dal cambio di allenatore. Da allora, un Caja Laboral trasformato e in questo turno persino corsaro a Tel Aviv. I baschi crescono, 2 vittorie in 2 gare della Top 16. A proposito, avete letto chi è stato il miglior assist man del Caja? Un certo Omar Cook..

L'urlo del Chapu fa volare il Caja

L’urlo del Chapu fa volare il Caja

-REAL E CSKA, RULLI VINCENTI E CORSARI

Non hanno un particolare peso specifico le vittorie di Real e Cska, rispettivamente contro Alba e Bamberg, ma dimostrano (con uno scarto quasi identico) che si tratta di due fortissime indiziate per la qualificazione alle Final Four londinesi. Spaventoso il rendimento del Real, con Fernandez fermo a 9 punti e 4 compagni in doppia cifra. Il Cska vince senza Weems, ritrova il solito Teodosic e vede crescere il Conte di Belgrado Vlado Micov, 7 punti e 6 rimbalzi.

-KAUNAS SEMPRE INESPUGNABILE, EFES VINCENTE

Prima vittoria di Top 16 per Zalgirsi ed Efese: i lituani confermano che Kaunas è terra inespugnabile, o quasi, con Kuzminkas che esce dalla panchina e fa 16 punti in 17 minuti.  Segnale positivo anche i 12 punti di Krystof Lavrinovic. L’Efes, dal rendimento perennemente discontinuo, regola agevolmente un Pana scialbo e  privo del Genio. Altre due indiziate per il passaggio ai quarti.

-IL KHIMKI FA SUL SERIO

Avanti così, nei quarti ci ritroveremo molto probabilmente due formazioni moscovite. Oltre al Cska, infatti, il Khimki che non ha mai del tutto incantato piega il Barca e vola a 2 vittorie su altrettante gare, in virtù di un’ottima prestazione del collettivo: la chiave determinante, se gli uomini di Kurtinaitis vogliono ambire a un piazzamento tra le migliori 8 d’Europa. Ne hanno il potenziale, vedremo se si aggiungeranno le motivazioni e la continuità di rendimento.

Cresce Koponen, vince il Khimki

Cresce Koponen, vince il Khimki

DOWNS

-BARCA E PANA, POCA COSA SENZA RE NAVARRO E GENIO DIAMANTIDIS

Non sono solo le sconfitte,  a pesare sul ruolino di Barcellona e Panathinaikos. E’ la modalità con cui sono maturate: private dei loro rispettivi Lider Maximi, Re Navarro e Genio Diamantidis, Barca e Pana sono davvero poca cosa. Squadre senza una reale consistenza, disorientate e prive di nerbo. Il Pana ha già mostrato limiti evidenti, ma se si pensa al Barca vincente contro il Cska in terra moscovita la differenza è siderale…

-IL CANTO DEL CIGNO DI DAVID ANDERSEN

Nella sconfitta interna del Fenerbahce contro Siena, seconda su altrettante gare (i cali di rendimento paiono ormai endemici, per i Pianigiani Boys), pesa soprattutto un’evidenza:  l’inesorabile calo di David Andersen, che nonostante una prestazione non così mediocre (8 punti in 18 minuti)  non è più lo straordinario, elegante, glaciale killer che abbiamo sempre ammirato. I limiti fisici, nell’anno delle 33 primavere, cominciano a sovrastare una classe sopraffina. L’arrembante Bogdanovic, giocatore dal talento smisurato, può anche bilanciare le titubanze dell’australiano; ma la risultante di tutti gli elementi è deficitaria.

-MA COSA CI FA IL BESIKTAS NELLE TOP 16?

Voi avete una risposta? Se sì, ditemelo. Il sottoscritto ha cercato di darsela. Inutilmente.

-IL MACCABI NON VA

Può starci la sconfitta di Siena, maturata contro una formazione decisamente migliore di quella degli esordi di stagione. Ma il Maccabi degli ultimi anni non avrebbe perso la gara contro il Caja, seppure al fotofinish. L’ottimo rendimento dell’ex pesare Hickman non basta: l’insuccesso di Shermadini, sommato alla mancanza di leadership chiare e di una reale consistenza, sono limiti evidenti. Che complicheranno molto il cammino della storica franchigia israelaiana, che avrà il suo bel daffare per ottenere la qualificazione ai quarti.

Santp Diamantidis da Atene, pensaci tu o sono guai, per il Pana...

Santo Diamantidis da Atene, pensaci tu o sono guai, per il Pana…

Arrivederci alla prossima!