UPS:

Felipe Reyes, grande protagonista di giornata

Felipe Reyes, grande protagonista di giornata

Felipe Reyes: Il bello di raccontare ed analizzare questo fantastico sport è anche quello di vedersi smentiti di settimana in settimana. Solo sette giorni fa, infatti, scrivevo di un Felipe Reyes neanche lontano parente di quel giocatore grintoso, tenace e dalla grande personalità che era stato tra i leader assoluti della cavalcata vincente del Real Madrid nella passata stagione. Il buon Felipe, che sicuramente non aspetterà altro che svegliarsi il martedì mattina per leggere gli Ups & Downs di DailyBasket, non avrà gioito nel vedere il proprio nome nella nostra “lista nera” e prontamente ha deciso di smentirci.

Si scherza ovviamente, e nessuno mai credo abbia dubitato sulle grandi capacità mentali e caratteriali ancor prima che cestistiche del capitano dei blancos, che insieme alla sua squadra non stava vivendo un buon periodo e ha saputo scuotersi contro lo Zalgiris Kaunas. L’avversario non era da top europeo, la gara era casalinga, ma certamente la pressione non mancava agli spagnoli, sempre privi di Lull e Fernandez. Felipe Reyes ha di fatto trascinato i compagni ad una vittoria davvero importante, forse più sudata dal prevista ma arrivata con il grande contributo del lungo della nazionale di coach Scariolo, che ha collezionato una gara 24 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 8 falli subiti in appena 20’ sul parquet, tirando con 6/10 da due punti, 2/2 da tre e 6/6 dalla lunetta. Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, e che Reyes fosse uno dei più grandi “duri” del basket europeo credo non fosse stato mai in discussione.

 

Trinchieri davanti alla sede di Bamberg

Trinchieri davanti alla sede di Bamberg

Brose Bamberg: La formazione tedesca allenata da coach Andrea Trinchieri continua, imperterrita, a stupire positivamente. Non è bastata una fase di qualificazione di altissimo livello, non sono state sufficienti la gara persa di misura contro il Real e la vittoria nettissima contro Kaunas. Il Bamberg fa sul serio e la netta sensazione è quella di una squadra che non ha la minima intenzione di giocare per stupire e ricevere complimenti, ma quella di un gruppo di giocatori solidi, ben allenati, che vanno in campo per giocare la propria pallacanestro, con idee ben precise e con l’intenzione di vincere ogni singola partita. Solo con questa mentalità puoi battere, a domicilio, l’Olympiacos di Spanoulis, Printezis e compagnia, fino a quel momento imbattuti alle Top 16 e seri candidati per le Final Four di Berlino. La sicurezza con cui gioca il Bamberg disarma però anche la formazione greca, che finisce addirittura sotto di oltre 20 punti, in un assolo perfetto dei tedeschi. Il calo della formazione di coach Trinchieri permette poi ad Hackett e compagni di ritornare sotto, ma nel momento di massima difficoltà un’altra dimostrazione di carattere e solidità del Brose, che chiude il match e si ritrova in testa alla classifica con due vinte e una persa. Da sottolineare, ancora una volta, la prova da leader tecnico di Nicolò Melli, capace di chiudere l’incontro con 7 punti, 13 rimbalzi, 6 assist e un 22 di valutazione in 34’ sul parquet. Ottima prova balistica per Darius Miller (4/5 da due, 4/6 da tre, 3/3 ai liberi per 21 punti in 27’), anche se ancora una volta è la prestazione da vera squadra a colpire positivamente.

 

DOWN:

Pascual, coach del Barcellona

Pascual, coach del Barcellona

Barcellona: Il record di una vinta e due perse, il primato in campionato per il momento “rubato” da un super Valencia e in generale una stagione che sembra stentare a decollare rendono l’idea del nervosismo che si sta vivendo in casa Barça. Vincere sul campo del Cska, pur priva del miglior marcatore De Colo, non è certamente un’impresa facile ma è anche attraverso imprese di questo tipo che una stagione può davvero trovare la propria svolta. Per adesso la svolta sembra lontana e anche un super veterano come Navarro, autore tra l’altro di un’eccellente partita ( 16 punti in 24’ con 1/2 da due, 4/5 da tre e 2/2 ai liberi) cade nella trappola del nervosismo, facendosi espellere con ancora parecchi minuti da giocare. Prima un tecnico (e se ne può parlare, vista la mancanza di continuità e coerenza nel sanzionare questo tipo di fallo) per simulazione, poi una sacrosanta seconda grande t per le continue proteste. Difficile vedere un veterano della sua esperienza cadere in questi errori banali e sicuramente è la fotografia di un momento non brillante per la squadra di coach Pascual, protagonista di un ulteriore fatto certamente non simpatico. Come da regola, durante i time-out le telecamere possono avvicinarsi e riprendere quanto detto dai coach, iniziativa ormai nota in NBA e diventata routine anche per le gare di Eurolega. Inspiegabilmente durante un time-out lo staff del Barcellona ha allontanato brutalmente l’operatore, prima oscurando la telecamera e poi invitandolo ad andarsene.

Inutile tornare sull’evidente nervosismo che si vive all’interno della squadra catalana, ma esistono delle regole e in quanti tali vanno rispettate e dei professionisti non possono e non devono permettersi atteggiamenti di questo tipo.