(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

UPS

Kyle Weems: La talentuosa ala dello Strasburgo è il protagonista assoluto della grande impresa della formazione allenata da coach Vincent Collet. Affrontare il Fenerbahce dei campioni già di per se non è cosa facile, dominarli parrebbe impossibile sulla carta. Invece i padroni di casa giocano una partita super in fase offensiva, se pur con la complicità dei turchi. Weems manda a referto 22 punti con 5/8 da due e 4/5 da tre in appena 25’ sul parquet, ma ciò che più conta sono i momenti in cui riesce a farlo. Prima da la scossa ai suoi in avvio di partita dando fiducia a tutto l’ambiente, poi segna i canestri dell’allungo decisivo con grande killer-instinct.

Ioannis Bourousis: Qualcuno di recente si era spinto fino a definirlo un giocatore finito, non più in grado di reggere competizioni come l’Eurolega ad alto livello. La sua risposta va ben oltre i numeri della vittoria del suo Labora Kutxa contro l’Olympiacos di Daniel Hackett. Certo è, che i numeri, si lasciano guardare: il centro greco gioca una delle più classiche partite dell’ex, trascinando i suoi alla vittoria con 28 punti (6/11 da due, 2/3 da tre e 10/13 ai liberi) conditi da 12 rimbalzi e uno stellare 44 di valutazione. Resta in campo 32’ e domina in lungo e in largo contro i lunghi della formazione greca, rendendo chiaro il concetto di quanto ancora possa fare su un rettangolo di parquet.

Mindaugas Kuzminskas: Ci aveva sorpreso ad Eurobasket, soprattutto quando ha saputo fare malissimo alla difesa azzurra nei quarti di finale. L’ala lituana, classe ’89, in questo breve scorcio di Eurolega sta mostrando notevoli passi in avanti, giocando con una maturità sorprendente. La sua Malaga vince in trasferta sul campo del Maccabi e lui in 20’ segna 23 punti con appena due errori al tiro. Ha centimetri, atletisimo, espolosività e tiro da fuori, uniti al carisma di un veterano che oggi ne fanno uno dei leader degli spagnoli e probabilmente tra le ali più “complicate” da marcare in tutta la massima competizione continentale.

DOWNS

Serata da dimenticare per il Fenerbahce

Serata da dimenticare per il Fenerbahce

Fenerbahce: Giusto tessere le lodi di Strasburgo e Collet per l’impresa contro la formazione di turca di Obradovic, ma in campo le squadre sono sempre due. O meglio, dovrebbero essere due. Quello visto in Francia è un Fenerbache che espone ben visibile il cartello “lavori in corso”, mai pienamente in partita ma soprattutto senza la capacità di uscire grazie alle proprie certezze dai momenti difficili. Il 63 % concesso al tiro da due punti e 52 % al tiro dai tre punti agli avversari sono tutti li da vedere e coach Obradovic, insieme al suo staff, sa certamente meglio di noi quanto sia fondamentale raggiungere al più presto una solidità difensiva maggiore per poter ambire a qualcosa di importante e far “fruttare” tutto il talento offensivo di cui dispone la squadra.

Brent Petway: Il passaggio da comprimario di lusso a colonna portante di una squadra non è mai scontato e richiede sicuramente del tempo. L’ala statunitense ha talento ed esperienza per riuscirci nel minor tempo possibile, ma è innegabile che stia vivendo un momento di enorme difficoltà con la Dinamo Sassari, sia in Eurolega che in campionato (proprio ieri a Varese lo abbiamo visto esibirsi in un gesto di stizza dopo l’ennesimo errore). Giudicare la prestazione di un giocatore in una sconfitta contro il Cska Mosca per 78-107 potrebbe essere sbagliato, ma l’ex Olympiakos (2 punti in 19’ e -5 di valutazione), a differenza di molti suoi compagni, sembra ancora totalmente spaesato in campo, quasi un corpo estraneo alla formazione di coach Sacchetti. La Dinamo crede in lui e continuerà a farlo, ma sarà compito del giocatore trovare al più presto la molla giusta per cambiare marcia.


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