Nando De Colo in grande forma con il suo Cska

Nando De Colo in grande forma con il suo Cska

UPS

Joan Plaza: Il coach dell’Unicaja Malaga si merita un posto d’onore nella nostra rubrica per quanto la sua squadra sta facendo vedere in questo inizio di Eurolega. In settimana gli spagnoli hanno battuto abbastanza agevolmente (81-69) i turchi del Darussafaka, squadra non esattamente facile da affrontare. I numeri, ormai lo sappiamo, non spiegano a tutto tondo una partita di basket, altrimenti la pallacanestro si risolverebbe ad equazioni algebriche, ma spesso possono fornirci dati interessanti. Nell’ultima vittoria nessun giocatore di Malaga è rimasto in campo più di 25’, la squadra ha tirato con il 50 % dal campo, frutto di 24 assist contro 6 palle perse. Nelle prime tre di stagione regolare parliamo di 83,3 punti a partita, il 61 % abbondante da due punti, 23 assist di media contro 9 palle perse a partite e dieci giocatori che restano sul parquet mediamente tra i 13 e i 24’ minuti. Si, è ancora presto, ma gli indizi parlano di un sistema che funziona piuttosto bene.

Nando De Colo: Spesso ci ritroviamo a “chiedere” a numerosi giocatori di talento quel salto di qualità mentale per mettere in campo tutte le proprie indiscusse qualità. Il playmaker francese sembra aver accolto questo ipotetico (ma neanche tanto) invito nel modo migliore che potesse, illuminando sempre di più le notti magiche di Eurolega. Le qualità sono tutte lì da vedere, mentre pare sempre più difficile scovare nel suo bagaglio tecnico qualcosa che non sia in grado di fare. Tira in modo eccellente dalla distanza, passa la palla divinamente, va al ferro come e quando vuole lui, dimostra leadership e personalità anche nella squadra che dovrebbe essere di Milos Teodosic. In casa contro il Bamberg di Trinchieri e Melli spiega pallacanestro dall’inizio alla fine, chiudendo con 22 punti (6/9 da due, 1/1 da tre, 7/8 ai liberi) e 7 assist in meno di 30’ sul parquet, dimostrando a tutto il continente (e forse non solo) di essere tra le guardie più forti in assoluto in questo momento.

Luigi Datome: Ci permettiamo un po’ di sano patriottismo con il Gigione nazionale. Dopo due anni passati di fatto a scaldare panchine, per quanto estremamente comode e lussuose, in giro per gli Stati Uniti, ecco finalmente il Datome protagonista che volevamo vedere. Dopo il passo falso di tutta la squadra settimana scorsa a Strasburgo, questa volta per il Fenerbahce il test era di quelli difficili, contro i campioni d’Europa del Real. I turchi sono quasi sempre in controllo e a tratti mettono in luce un potenziale che probabilmente nessuno oggi può contare (Antic, Dixon e Datome stesso escono dalla panchina!), con l’ala sarda che ha fatto vedere ciò di cui è capace. Esce dalla panchina con personalità, quando alza la mano è una gioia per gli occhi, fa saltare tutti in piedi inchiodando la schiacciata in testa ad Ayon ma soprattutto resta in campo con la sicurezza del grande veterano, che sa sempre cogliere il momento giusto per “colpire”.

DOWNS

Diamantidis e il Pana in difficoltà a Barcellona

Diamantidis e il Pana in difficoltà a Barcellona

Stella Rossa Belgrado: Entrare nella storia dalla parte sbagliata non è mai piacevole. La formazione di coach Radonjc però suo malgrado lo ha fatto in settimana, nella gara disputata a Mosca contro il Khimki. Per i padroni di casa la partita non è mai in discussione e dopo un primo quarto non particolarmente entusiasmante il divario si allarga sempre di più, con i talentuosi esterni dei russi che colpiscono a raffica la difesa ospite. La Stella Rossa non scende di fatto in campo, giocando discretamente, almeno sul piano della tenuta mentale, solo la prima frazione, per poi uscire completamente dalla partita. Il Khimki piazza parziali su parziali e la squadra di coach Radonjc sembra non avere la forza necessaria per provare almeno ad attutire i colpi, trasformando la gara in un lunghissimo garbage time concluso con lo scarto più ampio nella storia dell’Eurolega (91-53 il risultato finale).

Panathinaikos: La sfida in terra spagnola tra la formazione greca di coach Djordjevic e il Barcellona di Pascual era probabilmente il big-match di questa terza giornata di Eurolega. La gara però è subito una strada in discesa per i padroni di casa, che nei primi due quarti hanno vita facile e allungano fino al +14. Gli ospiti riescono a mettere insieme la miseria di 28 punti in 20’ e nonostante un cenno di reazione arrivi nella terza frazione, è troppo poco per impensierire un Barcellona che, nelle prime uscite stagionali, non era apparso come un avversario impossibile da battere. Il 14 % nel tiro da tre punti e le 18 palle perse sono solo i numeri più evidenti della sconfitta del Pana, che ancor prima che nelle statistiche è apparsa poco lucida e pronta per partire subito forte contro una squadra a cui talento ed entusiasmo davanti al proprio pubblico certo non mancano.