(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Jamel McLean, dominante contro l’Efes (Foto Savino PAOLELLA 2015)

UPS

Jamel McLean: Nella serata in cui Alessandro Gentile ha dovuto restare ai box per un risentimento muscolare, l’Olimpia Milano di coach Jasmine Repesa gioca probabilmente la miglior gara di questi primi mesi di stagione e il protagonista assoluto è proprio l’ala statunitense.

Tutta la squadra, fatta eccezione per il pericolosissimo calo avuto nel secondo quarto di gioco, disputa una gara solida, con intensità in difesa e buone soluzioni in attacco, ma è McLean a spaccare letteralmente in due la difesa dell’Efes da ogni posizione. Segna come bloccante sul pick and roll, ben imbeccato dai propri compagni, si assicura preziosi rimbalzi offensivi e palle vaganti che trasforma in giochi da due o tre punti, carica di falli i lunghi avversari andando in lunetta ben 11 volte con ottimi risultati (8 realizzati). Insomma in ogni momento della gara in cui McLean è in campo (28 minuti totali) Milano sa di poter contare su di lui e giustamente la truppa di Repesa “cavalca” con profitto il proprio lungo. Chiude con una prestazione da 9/10 dal campo, 26 punti e 36 di valutazione (il migliore di giornata in tutta l’Eurolega), dimostrando per intero tutto il suo potenziale ed ergendosi a “leader di riserva” in assenza del proprio capitano Gentile.

 

Miller – Zirbes: Tanto per rendere l’idea, per la coppia di lunghi della Stella Rossa Belgrado, sono più i punti messi a referto in coppia contro il Real Madrid (50) che la somma degli anni (48). Questo già di per se dovrebbe far capire l’impatto che i due hanno avuto nella difficile gara contro i campioni in carica spagnoli, battuti grazie ad eccellente prestazione balistica e di sostanza.

Quincy Miller ci mette un po’ di tutto, chiudendo con 24 punti in 28’ con 7 rimbalzi e uno straordinario 5/7 da tre punti, che fulmina a ripetizione la difesa proposta dalla squadra di coach Laso. Per il centro tedesco Maik Zirbes, in doppia cifra sei volte su sette in questa prima parte di torneo, ci sono 26 punti in altrettanti minuti e una partita dall’incredibile solidità. Tira da due con un pazzesco 10/12 e manda a bersaglio tutti e sei i tiri liberi conquistati, aggiungendo al proprio bottino anche 5 rimbalzi  2 stoppate. Probabilmente una delle prestazioni migliori della propria carriera, ma soprattutto per entrambi i giocatori la soddisfazione di aver letteralmente dominato contro un avversario di questo calibro e contro grandissimi campioni come Felipe Reyes, Gustavo Ayon e compagnia, incapaci di limitarli dall’inizio al suono della sirena finale.

 

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Pablo Laso, coach del Real Madrid in difficoltà

Pablo Laso, coach del Real Madrid in difficoltà (foto di Fabrizio Stefanini)

Real Madrid: Vincere è difficile, ma ripetersi lo è ancora di più. Questa frase l’abbiamo scritta e letta davvero tante volte e in effetti spesso descrive la realtà dei fatti. Certo è che nessuno si sarebbe immaginato di vedere proprio loro, i dominatori dell’ultima Eurolega, squadra ricca di talento, esperienza e di giocatori vincenti, all’ultimo posto nel Girone A. Parliamo senza dubbio di un girone non semplice, con un Fenerbahce che quasi non sa dove mettere tutti i giocatori di altissimo livello che si ritrova in squadra, il Khimki e due squadre in netta crescita come Bayern Monaco e Stella Rossa Belgrado. Nonostante questo ci si aspetterebbe molto di più da una vera e propria corazzata quale la squadra spagnola è, ma fino a questo momento il bilancio è impietoso e parla di appena due vittorie su sette partite. La striscia aperta è di tre sconfitte consecutive, oltretutto contro avversari decisamente alla portata dei “blancos”, che ora dovranno affrontare in casa propria i turchi di Obradovic in un match che si preannuncia infuocato, fondamentale per ritrovare fiducia e risultati e rimanere in corsa per le Top 16, ma anche per dimostrare a tutti (e forse anche a se stessi), che i campioni d’Europa sono ancora vivi e pronti a combattere.


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