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Il madridista Sergio Rodriguez (euroleague.net)

Il madridista Sergio Rodriguez (euroleague.net)

La difesa madridista. Con prestazioni difensive come in queste due gare, il Real Madrid si candida ad assoluto favorito per la vittoria dell’Eurolega 2013/2014. Che sia una marcatura ad uomo o a zona, il coach spagnolo Laso tesse un’organizzazione di gioco che non concede facilmente spazi agli avversari. In alcuni frangenti di gioco, infatti, l’Olympiacos fatica ad andare a canestro, mentre il Real prende il largo. Netta superiorità degli spagnoli nei due terzi periodi delle gare, dove salendo in difesa mostra tutti i limiti negli attacchi dell’Olympiacos.

Rudy Fernandez – Ioannis Bourousis – Sergio Rodriguez – Nikola Mirotic. Sono i 4 giocatori del Real Madrid più in forma del momento, insieme a Llull che, però, si vede “solo” nel computo degli assist (1 in gara 1 e 7 in gara 2). Che siano Rudy o Rodriguez a portare avanti le avanzate spagnole, il risultato non cambia: le triple, le entrate, gli assist ed il cambio di passo sono terribili per i greci che faticano molto anche a contenere l’ex di turno, il greco Bourousis, devastante sotto canestro soprattutto in gara 2. Rudy 35 punti totali e 12 rimbalzi, Mirotic 19 punti e 9 rimbalzi, Sergio Rodriguez 23 punti e 10 assist, ed infine Ioannis Bourousis 27 punti in due gare e 17 rimbalzi.

Vassilis Spanoulis al tiro da tre (eurolegague.net)

Vassilis Spanoulis al tiro da tre (eurolegague.net)

Vassilis Spanoulis. Che il play greco sia un giocatore formidabile è cosa nota. Purtroppo viene mal assistito dai compagni, e durante i cambi, quando Bartzokas lo chiama in panchina, i greci faticano a velocizzare il ritmo di gioco. Un faro che riesce solo in alcuni frangenti a dimostrare tutto il suo valore: è l’unico che sfonda la difesa madridista con inserimenti e lay-up di notevole fattura. 3/9 dal campo, 9/15 dall’arco e 9/15 ai liberi.

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Ioannis Bourousis su Bryant Dunston (euroleague.net)

Ioannis Bourousis su Bryant Dunston (euroleague.net)

Gli attacchi, la difesa ed i tiri liberi dei greci. Al demerito offensivo dei greci, appunto, c’è da rendere onore al “nemico” che ha sfornato un’ottima prova difensiva. L’Olympiacos, inoltre, in difesa non contiene le avanzate madridisti e quando lascia entrare Rudy, Llull o Rodriguez dalla linea di fondo non trova nei lunghi una forza per contrastarli a canestro. Pessima anche la prova dalla lunetta, specie nel terzo quarto di gara 2: fino ai liberi di Printezis le statistiche registravano un clamoroso 1/6. Il totale delle due partite si attesta sui 26/47 ai liberi contro il 27/37 dei blancos.

Bryant Dunston. In queste due gare, pur andando bene a rimbalzo, l’americano ed ex varesino non sembra proprio quello dell’anno passato. Sicuramente la competitività in Europa è maggiore rispetto al campionato italiano, ma l’Olympiacos si sarebbe aspettata, con il suo acquisto, un maggior supporto, soprattutto in una sfida delicata come questa. Per i suoi standard le percentuali al tiro sono relativamente minori: 7/14 dal campo mentre 4/9 dalla lunetta. Troppi gli errori ai liberi del terzo quarto di gara 2 che avrebbero potuto riaprire il match.

Un contrasto di gioco tra Nikola Mirotic e Brent Petway (euroleague.net)

Un contrasto di gioco tra Nikola Mirotic e Brent Petway (euroleague.net)

Il nervosismo dei giocatori. Già in gara 1 il nervosismo, ad un certo punto con la partita quasi segnata, aveva preso il sopravvento. Anche Spanoulis, che a differenza del suo antagonista Rudy mostra sempre molta calma in campo, cade nelle provocazioni, rendendo elettrizzante il clima partita. A fare le spese di tutto questo nervosismo, nelle due gare, è sicuramente l’americano Petway che, nonostante abbia regalato “pochi” scampoli di grande basket, mostra tutti i suoi difetti al confronto con i lunghi del Real, su tutti Mirotic e Bourousis.


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