Si sapeva che sarebbe stato un inizio in salita, e così è stato. Geas ci impartisce una piccola lezione di umiltà e di perseveranza, infatti le giovani ragazze sestesi hanno legittimato la vittoria sul campo, grazie ad un fattore primario : il contropiede. Sin dal primo minuto di gioco questa è stata la differenza tra le due squadre, una che correva e sudava, l’altra (Carugate) che camminava.

Susanna Stabile (foto Marco Brioschi)

Susanna Stabile (foto Marco Brioschi)

Con grande fatica ma anche con grande determinazione, Castel teneva duro per i primi due quarti, inseguendo i tentativi di fuga delle rossonere, grazie ad una Frantini mai doma (14 punti e 7 rimbalzi) ed a una De Gianni che quantomeno ha pareggiato il confronto con il pivot della Nazionale italiana, Maria La Terza; 15 punti e 6 rimbalzi per la friulana made in Carugate, 12 punti e 12 rimbalzi per la italo-Usa, con valutazioni alla fine simili, ovvero +13. Il fattore discriminante come abbiamo detto, è stato il contropiede di Arturi e compagne, che hanno scavato un solco nella ripresa dove il gap da +8 dell’intervallo si è ampliato fino al 59-40 che ha sancito la fine delle ostilità.

Nell’ultima frazione piccola soddisfazione per coach Cesari, che rimonta qualche punto vincendo il quarto, ma il risultato finale premia giustamente il Geas. Così come settimana scorsa nell’amichevole con Torino, continua a fare acqua la transizione difensiva per Carugate, sin dal primo minuto di gioco, dunque non è imputabile da un fattore di forma e di “gamba” ma per lo più a un fattore di testa e di sacrificio che sembra al momento mancare. Domenica esordio sul proprio campo contro un’altra favoritissima all promozione, Castel ospiterà Almore Genova, che purtroppo, per i noti fatti, non ha potuto giocare questo week end.


Ufficio Stampa Castel Carugate