Grave lutto per il basket italiano e per il BraccoGeas: si è spenta nella notte fra lunedì e martedì a Sesto San Giovanni, presso l’ospedale Multimedica, Silvana Grisotto, 70 anni, bandiera prima del Fiat Torino, nel quale aveva giocato 10 stagioni negli anni 60 vincendo tre scudetti (’62, ’63 e ’64), e poi stella del primo Geas dominante nel ’70 e ’71, conquistando in maglia rossonera altri due titoli tricolori. In totale aveva disputato 242 partite in serie A segnando 2.447 punti. Nata a Torino il 22 giugno 1941, Silvana aveva avuto una bella carriera anche in azzurro: in Nazionale aveva esordito nel ’59 collezionando poi 91 presenze, con la partecipazione a tre Europei e al Mondiale di Praga ’67. Dopo il ritiro, aveva sposato il presidente del grande Geas degli anni 70, Azeglio Maumary. I funerali si terranno giovedì 12 gennaio 2012 alle ore 10.30 pressola Parrocchia Madonnadi Lourdes, via Guido Baccelli, a Lissone (Milano).

Silvana cara, quest’articolo è come un peso sul cuore: ma te lo devo perché proprio tu me lo avevi chiesto, purtroppo. Perdonami se riesco a scriverlo solo rivolgendomi a te direttamente. È un piccolo modo per consolarmi. Ci hai lasciati senza disturbare, senza farci pesare la tua terribile malattia contro la quale hai lottato per anni con coraggio incrollabile e con una forza di volontà che forse è stata la qualità più evidente della tua forte personalità. Cara Silvana, sempre sorridente, disponibile, generosa, solare, determinata: era bello rivederti, insieme alle nostre compagne di un tempo, sulle tribune di quest’ultimo Geas, che amavi e seguivi con lo stesso entusiasmo di sempre. Hai lottato dapprima per conquistare l’amore della tua vita, poi per recuperare il tempo perso da giovane quando avevi tralasciato i tuoi studi, ritornando poi sui banchi di scuola a quarant’anni suonati per superare alla grande tutti gli esami, e infine per raggiungere quell’ottima posizione nel mondo del lavoro che hai saputo gestire con grande bravura sino a pochi giorni fa. Una vera, dolce leonessa. Ma vincente nel basket. Una terribile mancina, di una potenza fisica e precisione al tiro davvero inconsuete per i tuoi tempi. Tante presenze in azzurro, poi nel nostro Geas, dove sei arrivata da Torino di cui era l’indiscussa bandiera. A Sesto ti sei presentata subito come capocannoniera della squadra e sei stata protagonista di due indimenticabili stagioni, quelle dei primi due scudetti. Poi una stagione molto più lunga nella vita vera, dove la tua eleganza, la discrezione e la coerenza sono state un esempio per tutti. Nessuno ti ha battuto Silvana, nemmeno questa volta. Questo è solo un time out. Ti vogliamo bene.
Buon viaggio

Mabel Bocchi e le tue ex compagne