Capita di perdersi, a noi è capitato ieri.

In una partita che valeva molto abbiamo smarrito la nostra identità, le nostre certezze, le nostre regole, i nostri obiettivi di gioco, andando a cozzare contro una Castel Carugate tirata a lucido da tutti i punti di vista: fisico, tecnico e mentale.

Lara Tagliabue

Lara Tagliabue

Capita di perdersi, non c’è mai un motivo preciso, piuttosto una serie di motivi che concorrono e mettono insicurezza. I sintomi li avevamo visti già nelle ultime due giornate con Novara e Savona, partite in cui ci era bastato ritrovare il nostro ritmo per un tempo a portare a casa i due punti, perdendo di vista lo “stallo” in cui stavamo incappando. A Carugate non abbiamo avuto questa possibilità: le padroni di casa hanno aperto la partita con un buon ritmo capitalizzando dal primo istante le possibilità che il gioco dava. Costa ha tenuto la barra di navigazione per 5′ grazie alle conclusioni dalla lunga ma concedendo loro facile circolazione di palla, e mandando il loro attacco in ritmo.

Quando alle conclusioni dalla lunga abbiamo sostituito 1c1 in palleggio senza vantaggi reali, o pick n’ roll statici, la situazione è precipitata: Carugate ha chiuso ogni pertugio nel pitturato, costringendoci a soluzioni forzatissime; all’inevitabile errore di tiro è seguita una serie di contropiede che ha permesso alle milanesi di chiudere sul +12 al 10′, con 24 punti a referto.

Nel secondo quarto la squadra di casa rallenta un attimo, il giro di cambi toglie un po’ di inerzia alla loro gara, ma Costa quando è il momento di riprenderla continua a fare confusione in attacco e a non difendere insieme in difesa. Tra un errore e l’altro si arriva a metà gara con una differenza praticamente invariata: + 13 interno.

Dopo un giro negli spogliatoi la partita riprende con un po’ più di ordine e idee. Carugate mostra di avere comunque un po’ più di lucidità e si prende altri 4-5 punti di margine, che Costa rintuzza immediatamente anche grazie a una maggiore unità di intenti difensiva. Purtroppo la situazione falli di squadra ci penalizza mandando le avversarie in lunetta e, sul time out avversario, proviamo a passare a zona nel tentativo di dare uno scossone ulteriore alla partita e quindi ricucire parte di quei 12 punti nel finale di terzo quarto. Il tentativo viene punito da 3 canestri consecutivi delle padroni di casa che annichiliscono quel che resta delle forze delle biancorosse. Nell’ultimo quarto Carugate resta in controllo della gara e chiude la gara con perfetta lucidità.

Capita di perdersi, l’importante è ritrovarsi in fretta.

Prossima partita sabato 9/11 a Bergamo


Fabrizio Ranieri - Ufficio Stampa B&P Costamasnaga