Napoli. Sara Bocchetti, classe 1993. A soli 20 anni può essere considerata una veterana, giunta alla sua sesta stagione in serie A. Una delle giovani più interessanti del panorama cestistico italiano, sta attraversando uno straordinario momento di forma: 15.3 punti a partita, più di 6 rimbalzi a gara e 13 di valutazione.

Nome, cognome, ruolo e numero di maglia?

Sara Bocchetti

Sara Bocchetti

Sara Bocchetti, guardia, numero 14.

Città di nascita?

Napoli.

Come ti sei avvicinata al basket?

Ho cominciato a giocare a sei anni perché iniziò a farlo mio fratello Marco e siccome sono molto legata a lui spesso in certe cose lo imitavo, del resto abbiamo solo diciotto mesi di differenza di età. Entrambi avevamo la necessità di fare sport, lui però soffriva d’asma e la pallacanestro era preferibile al calcio. Giocavamo a Mugnano e mi cimentavo anche io con i ragazzi. Poi mi ruppi un braccio e dovetti rimanere ferma due anni. Proprio allo scadere di questi due anni ripresi a giocare: lo ricordo benissimo perché era l’undici settembre del 2001, il giorno dell’attentato alle Torri Gemelle, ma per me era solo il giorno in cui tornavo al basket.

Giochi nella squadra della tua città, una cittàcalda e passionale come Napoli: cosa vuol dire per te indossare questa maglia?

Credo che per tutti sia un sogno giocare con la maglia della propria città e soprattutto provare a vincere. A Napoli soprattutto è un’emozione fortissima per chi è appunto napoletano.

Sara BocchettiIn passato la città ha espresso squadre eccellenti (e giocatrici superlative), ma poi tutto si è perduto: come spieghi la difficoltà a mantenere nel tempo squadre di vertice? Come sta rispondendo la città nei vostri confronti?

Credo che sia una questione a livello generale, molte squadre sono andate in difficoltà perché è stato proprio un periodo molto difficile per il basket italiano. Per quanto riguarda la nostra città gli appassionati ci sono sempre vicino anche perché la società è molto attiva sul territorio, con un sacco di iniziative, come ad esempio i Progetti Scuola. Questi sforzi vengono sempre premiati.

Siete una delle squadre favorite delle conference, per molti addetti ai lavori anche nella seconda fase potrete andare molto avanti: in squadra ci sono diversi volti nuovi, come sta andando il loro inserimento?

Benissimo. Sono tutte ragazze che si impegnano tanto ed è un piacere giocare con loro. Sin dal ritiro siamo riuscite a creare un buon gruppo.

Com’è il tuo rapporto con loro?

Ottimo, ci frequentiamo anche fuori dal campo e quindi oltre ad essere compagne di squadra siamo anche amiche. Per una squadra questa è una cosa fondamentale.

(foto dikebasket.it)

(foto dikebasket.it)

A campionato iniziato la società ha compiuto un ulteriore sforzo con l’ingaggio di Chiara Pastore, un lusso per la serie A2: com’è giocare accanto a lei?

Giocare con Chiara è stupendo, è una giocatrice straordinaria. Devi essere concentrata costantemente perché sai che potrebbe passarti la palla in qualsiasi momento, quando gli altri non se lo aspettano, quindi devi sempre farti trovare pronta.

Esordio esterno con sconfitta, poi due vittorie consecutive in casa: il pubblico può essere considerato un fattoredeterminante?

Certo, il nostro pubblico è sempre molto caloroso. I bambini delle scuole che vengono a sostenerci poi fanno un tifo incredibile per tutta la durata della partita e ci da la spinta in più.

Dopo il turno di riposo vi attende un trittico di derby: Ariano Irpino in casa, poi a Battipaglia e per chiudere in casa contro Salerno. Cosa ti aspetti?

Proprio un pubblico numeroso. Anche perché saranno tre partite molto importanti per il nostro campionato e ci servono delle vittorie. Saranno probabilmente dei match molto intensi quindi dovremo fare delle grandi prestazioni per poter battere le altre squadre campane.

(foto dikebasket.it)

(foto dikebasket.it)

Una tua previsione per il prosieguo della stagione: cosa ti aspetti, a livello di squadra e dal punto di vista personale?

Mi aspetto di fare comunque un grande campionato, perché noi abbiamo grandi ambizioni e vogliamo lottare per la promozione in serie A1. Per quanto riguarda me spero di continuare a migliorare dando sempre il massimo in campo.

Il tuo movimento d’attacco migliore?

Forse il tiro in uscita dai blocchi, contro certe difese può essere un’arma importante.

Il fondamentale su cui senti di dover lavorare maggiormente?

Non mi pongo limiti quindi cerco sempre di allenarmi per migliorare tutti gli aspetti del gioco, non alcuni in particolare.

Sei legata ad un numero di maglia in particolare? Se si, perché?

Ho indossato sempre il numero 14 perché quando mi diedero la mia borsa da allenamento mi emozionai. C’erano magliette, tuta e tante altre cose, che mi fecero sentire come una professionista. Il numero sulla maglia era appunto il 14.

Sono state diramate le convocazioni per il raduno della Nazionale; dopo le varie convocazioni con le rappresentative giovanili ora sei stata inserita nel giro della Nazionale A: com’è il tuo rapporto con la maglia azzurra?

Giocare in nazionale è meraviglioso. Quando ci arrivi però senti ancora più responsabilità perché hai voglia di dimostrare a tutti che la chiamata in azzurro te la sei meritata e quindi riesce anche ad essere uno stimolo in più.

Com’è Sara Bocchetti fuori dal campo? Interessi, hobby?

(foto dikebasket.it)

(foto dikebasket.it)

Sono sempre molto impegnata perché frequento corsi di Web Design, grafica pubblicitaria e vado anche al “British” per migliorare il mio inglese. Le mie giornate sono sempre pienissime quindi quando posso mi piace anche stare a casa a rilassarmi con la mia famiglia.

Concludiamo con un saluto ai lettori, ai vostri tifosi ed un invito a seguirvi sempre più numerosi

Un caloroso saluto ai lettori di DailyBasket e a tutti i nostri sostenitori dico di seguirci sempre perché quest’anno faremo grandi cose!


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati