Matteo Chillo (foto Legadue)

Matteo Chillo (foto Legadue)

La nazionale Under20 sul tetto D’Europa ha messo in luce una serie di ragazzi che con voglia, passione e tanto talento hanno raggiunto un risultato insperato alla viglia. Tra i giocatori sorpresa di questo campionato europeo c’è sicuramente Matteo Chillo, 20enne bolognese che si e’ affacciato a questo bellissimo sport da soli anni.

In questo periodo l’ala forte di 200cm ha lavorato durissimo bruciando le tappe, conquistando la nazionale giovanile ed esordendo nel secondo campionato italiano. Partito come quarto lungo ad inizio stagione all’Andrea Costa Imola si è ben presto guadagnato la fiducia di coach Fucà, il quintetto e tanto spazio sul parquet.

Abbiamo sentito Chillo durante la prima parte di vacanze presso la riviera romagnola, in esclusiva per Dailybasket: “Ancora è difficile realizzare quanto abbiamo fatto anche perché non abbiamo festeggiato come si deve- esordisce il nativo di Bologna- gruppo super e bellissima esperienza. Nessun leader ma l’Europeo l’ha vinto il gruppo solido dentro ma anche fuori dal campo”.

Sul suo personale campionato europeo Matteo Chillo è conscio di essere partito in maniera superlativa ma poi di aver pagato un po’ la stanchezza nelle fasi finali. Il suo high è contro l’Estonia con 14 punti, 8 rimbalzi e 5/7 al tiro: ”Eravamo una formazione lunga che si è alternata a giocare bene. L’Europeo è una competizione lunga ed i cali sono inevitabili e ne abbiamo pagato dazio tutti tra i quali il nostro miglior realizzatore Della Valle . La forza del nostro gruppo è stata di sostituirci sempre nel modo giusto.  Personalmente ho giocato meglio all’inizio da fresco ma poi alla fine sono venuti fuori chi prima aveva giocato peggio come successo ad Aristide (Landi ndr).”

Un bellissimo gesto da parte dei ragazzi di Pino Sacripanti è stato dedicare la medaglia a Mario Delle Cave, lo sfortunato giocatore della Stella Azzurra Roma ed ex compagno di Nazionale scomparso solo un anno fa in un incidente: “Sia io che Matteo Falluca, che è stato suo compagno di squadra, non ci aspettavamo che Marco (Laganà nda) dedicasse la vittoria a Mario e siamo scoppiati a piangere, io l’ho conosciuto in Nazionale e ci ha particolarmente colpito. Un gran bel gesto, la cosa assolutamente più bella dell’Europeo“.

Nonostante giochi da pochi anni a basket, Chillo si poteva considerare tra i più “esperti” visto che, insieme a Ruzzier ed Imbrò, ha saggiato per tanti minuti i parquet del nostro paese in campionati senior durante l’ultima stagione: “Il fatto di aver giocato tanto ed imparato, visto e subito qualche trucco mi ha aiutato. All’Europeo magari mi ha aiutato nel leggere in anticipo alcune situazioni di campo”.

Terminato il discorso Europeo ora spazio al futuro che sarà deciso nei prossimi 10 giorni: “Tante voci ma nessuna cosa concreta. Solo ipotesi per ora ma nulla di definitivo. Spero di rimanere in Gold lavorando tanto per guadagnarmi i minuti in campo”.

Il ragazzo dimostra di avere oltre a sensibilità e idee chiare anche i piedi per terra conscio che per arrivare in alto la strada è ancora lunghissima: “Quello che caratterizza il mio gioco è la fotta (termine dialettale per esprimere la grinta e l’entusiasmo nel fare le cose, ndr) ma per il resto devo lavorare su tutto tra i quali il tiro ed il palleggio“.