CC Harrison (foto Cavanna)

Dopo circa un mese dall’ultimo incontro casalingo, la Morpho Piacenza torna tra le mura amiche del Palabanca per lanciare la sfida alla Giorgio Tesi Group Pistoia, seconda in classifica. Si prospetta un incontro molto ostico per i ragazzi di coach Corbani, reduci dal successo di Forlì nell’ultima giornata di campionato.

Pistoia può disporre, infatti, di un roster altamente competitivo dove spicca il talento del play-guardia americana Dwight Hardy, miglior marcatore della Legadue con 22,5 punti di media a partita. Il quintetto è completato da: Giacomo Gurini (guardia, 10p. di media), Jonathan Tavernari (ala, 11.3 p., 4 rimbalzi), Bobby Jones (ala, 12.7 p., 53% da due, 7.7 rimbalzi, con un passato nella NBA), e dal capitano Fiorello Toppo (centro, 7.4, 60% da due, 6.5 rimbalzi, a Pistoia dal 2007).  Anche la panchina fornisce ottime garanzie con l’ex colonna azzurra Giacomo Galanda (centro, 10 p., 5.7 rimbalzi), Lorenzo Saccaggi (play, in maglia biancorossa da tre anni) e i vari Della Torre, Della Rosa, e Guotti. Rispetto alla gara di andata saranno assenti due atleti importanti come Donte Mathis, infortunatosi ad inizio Gennaio, e Yango Guillame, ceduto alla Conad Bologna, e prontamente sostituito da Tavernari. I toscani cercano quella vittoria che gli consentirebbe di mantenersi a contatto con la vetta della classifica, attualmente occupata dalla Givova Scafati.

Per Piacenza, invece, è l’occasione ideale per rilanciarsi in zona playoff. Passera e compagni confidano molto sulla scarsa solidità di Pistoia in trasferta (5 vinte e 5 perse), conservando anche il ricordo dell’ottima prestazione dell’andata dove sfiorarono il colpaccio al PalaFermi.

A presentare la sfida in casa piacentina è coach Fabio Corbani: “Arriviamo a questa partita in buone condizioni atletiche, ci siamo allenati con costanza per due settimane e, a parte qualche piccolo acciacco di “ordinaria amministrazione”, siamo fisicamente pronti per il match. Sappiamo che ci aspetta una partita interessante perché da un lato Pistoia ha tutte le carte in regola per puntare al primo posto in classifica, dall’altro noi vogliamo mantenere viva la nostra striscia positiva di successi. All’andata il pubblico vide una gran bella partita, le squadre si affrontarono a viso aperto e i protagonisti indiscussi furono i giocatori. Mi auguro che possa andare nello stesso modo, magari con il risultato finale questa volta a nostro favore”.

Quello contro la Giorgio Tesi rappresenta un incontro chiave del campionato biancorosso, e coach Corbani non perde occasione per ricordarlo: “Una vittoria potrebbe cambiare alcune cose nei nostri obiettivi, però preferiamo fare un passo alla volta. Adesso l’attenzione è tutta rivolta a Domenica, ci sentiamo pronti e concentrati per la sfida”. E per quanto riguarda la strategia da seguire, Fabio punta soprattutto sul fattore mentale: “A questo punto della stagione non ci sono grandi aspetti tattici da considerare, è tutta questione di personalità e di atteggiamento mentale! Ormai ogni incontro ha il suo valore, tutti i teams cercano di essere concreti per raggiungere i loro obiettivi. Io sono soddisfatto delle nostre prove caratteriali messe sul campo contro Ostuni e Forlì, dobbiamo confermarci su quei livelli”. Prima di questa gara, una pausa di due settimane, ormai la costante di questo campionato. “Per noi, ma non solo, ormai è diventata un’abitudine. In tanti anni che faccio questo mestiere non mi era mai capitato di dover vivere una stagione cosi frastagliata, fatta di stop e partite, stop e partite. La buona notizia è che torneremo davanti al nostro pubblico nell’orario migliore: è dal 26 Novembre che non giochiamo al PalaBanca alle 18.15”.

Una battuta finale nei confronti del fuoriclasse Hardy è doverosa, e il coach della Morpho ne approfitta anche per dare la sua opinione sul campionato di LegaDue e su un’eventuale riforma. “Dwight è una guardia di qualità, capace di coprire ottimamente pure il ruolo di play. Penso che vedere in campo giocatori come lui sia proprio il bello della LegaDue, una lega che ritengo non vada eliminata. Mi vengono in mente ragazzi come Mason Rocca, Terrell McIntyre, David Moss, tutta gente che si è fatta le ossa nel secondo campionato professionistico del Paese e che poi ha sfondato in Serie A. Questo è un buon campionato di sviluppo sia per gli americani che per gli italiani, inoltre è davvero molto spettacolare per il numeroso pubblico che lo segue. Non vedo davvero ragioni per doverlo tagliare”.