Appena passato il 28 Maggio anche ad Imola giornata che sulle rive del Santerno, sponda biancorossa, e’ormai diventata una festa quasi da santificare.28 maggio imola Non per sembrare blasfemi o vivere solo di passato e pensare ad epoche che ad oggi paiono preistoriche ma in questo giorno coincidono le ultime due promozioni dell’Andrea Costa rispettivamente dalla serie cadetta alla A2 nel 1995 e dal secondo campionato a quello di A1 nel 1998.

Dopo tante annate di bocconi assai amari con Imola che già’ aveva abbondantemente finito le sue fatiche in questa stagione si e’ tornati sulle rive del Santerno a primavera inoltrata a sudare col vecchio Ruggi gonfio di entusiasmo.
L’Andrea Costa dopo anni di buio torna ai play off ed addirittura sconfigge Siena salvo poi uscire dalla favoritissima (e vincitrice della Coppa Italia) Scafati non senza lottare e battere gli uomini di Perdichizzi in gara 3 oltre a cedere solo 48 ore dopo dietro ad un overtime.

Anderson Ticchi (foto IsolaPress)

Anderson Ticchi (foto IsolaPress)

Ma andiamo per gradi, la scorsa stagione dopo la salvezza anticipata coach Ticchi sa che sarebbe rimasto ed insieme al Gm Foschi mette le mani avanti responsabilizzando Hassan col quintetto per questa stagione e confermando prima Prato poi l’imolese Preti, l’Usa Anderson e convincendo De Nicolao che un altra stagione in Via Valeriani (nonostante il quintetto al giovane Sabatini in regia) potesse regalargli ulteriore crescita. Ad Agosto si inizia a sudare si con fiducia ma ancora senza un tassello, quell’Americano Washington arrivato a Settembre in evidente sovrappeso.

Le tappe di una stagione indimenticabile

Un inizio super quello di Prato e compagni che sbancano subito il PalaCingolani di Recanati alla prima salvo poi battere in un derby caldissimo la Fortitudo Bologna dopo un overtime. A Trieste arriva una sonora mazzata di venerdi sera (-34) che potrebbe subito mettere in difficolta’ le certezze di un triangolo offensivo che il coach sta cercando di far digerire ai nuovi. A Roseto un inaspettata vittoria riaccende l’entusiasmo grazie ai 37 di un Karvel Anderson letteralmente infuocato nel secondo tempo (35) che chiude come MVP di giornata con 46 di valutazione.

DE NICOLAO- foto Carlo Sorrentino

De Nicolao (foto di Carlo Sorrentino)

Imola si conferma da viaggio e si inizia ad intravedere un carattere pazzesco intervallando le due sconfitte casalinghe contro Ravenna e Brescia al capolavoro in quel di Treviso nell’infrasettimanale dove sbanca per la prima nella sua storia il Palaverde dopo un inizio shock (-19 al 9′) con i giovani Preti e Sgorbati a suonare la carica e le “danze” argentine di un capitano Prato monstre. Ferrara il 6 Dicembre ed il pressing a tutto campo col quale Sabatini e De Nicolao fanno girare la testa a Verona il 27 mettono i puntini sulle i ad un girone di andata stellare e mandano in visibilio una piazza da troppi anni assopita.

Le telecamere di Sky contro Matera sanciscono la matematica (e storica) partecipazione alle Finals di Coppa Italia grazie a 22 punti ed 11 vinte, dieci anni dopo alla finale persa contro Scafati di fronte a mille fans biancorossi l’Andrea Costa si gioca di nuovo le fiches per l’importante kermesse.

Il ritorno e’ ovviamente più’ complesso ed un normale calo di percentuali dalla lunga distanza, ai liberi e le contromisure degli avversari fanno storcere il naso ai piu’ esigenti. Qualche tifoso memore della stagione precedente dove a Febbraio si era finita la benzina una volta salvatosi matematicamente pensa che la favola sia già’ terminata. Con la salvezza in cassaforte si va a Rimini ad inizio Marzo dove si perde male contro Agropoli sovrastati fisicamente da Trasolini e Roderick. Emblematico lo sfogo e gli urli in panchina nel terzo quarto tra Washington ed il coach.

Al rientro in campionato si fanno insistenti le voci di un Anderson corteggiato e tentato dalla Serie A a Torino e Capo D’Orlando. L’ex Robert Morris e’ piuttosto discontinuo ma quando si accende diventa veramente immarcabile, la corrida contro Mantova e le successive polemiche non lasciano segni ai biancorossi che guadagnano ufficialmente la post season nonostante la debacle di Legnano che fa da preludio al bis positivo contro Verona ed a Matera per l’ottimo quarto posto finale che manda al gran ballo col fattore campo agli ottavi oltre al record storico di 38 punti frutto delle 19 vittorie.

Michele Maggioli ha sofferto parecchio contro Michael Sacchettini (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Michele Maggioli restera’ ancora ad Imola nonostante il contratto?   (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Il resto e’storia recentissima con l’uscita a testa alta ed un PalaRuggi gremito in ogni ordine di posto.

Le chavi

Il gioco dell’allenatore di Gradara e’piuttosto atipico, pochi blocchi, pick and roll e schemi e spazio al movimento, palla che viaggia veloce e fantasia. Per questo la mossa vincente si e’ rivelata confermare 5 giocatori rispetto alla precedente stagione coi nuovi facilitati nell’assimilazione delle spaziature e movimenti sin dal raduno.

Pochissimi gli infortuni in stagione per Imola in questo senso “baciata” dalla fortuna a differenza di altre annate. Solo qualche piccolo acciacco che pero’ ha solo cementato la truppa di Ticchi, coach riminese che intelligentemente ha elogiato lo staff medico ed il preparatore atletico al rompete le righe.

Quale futuro?

Partendo dal presupposto che Prato, Maggioli ed Hassan sono ancora sotto contratto e l’allenatore riminese confermatissimo dall’amministratore Unico Domenicali, bisogna pensare che con lo stesso budget sara’ durissima ripetere questo exploit.
De Nicolao in questo sistema ha preso tantissima sicurezza ma pare abbia finito il suo ciclo imolese cosi come Preti non piu’ under che potrebbe scendere di una categoria per giocare piu’ minuti.
L’idea sarebbe di provare a confermare Sabatini anche se la concorrenza potrebbe rivelarsi agguerrita e l’Andrea Costa non puo’ permettersi aste con nessuno.

Remer Treviglio vs Andrea Costa Imola, venticinquesima giornata, LNP A2 Est, Sabatini

Gherardo Sabatini restera’ ad Imola? (foto di Danilo Scaccabarossi)

Sgorbati e’ ancora in prestito da San Lazzaro e potrebbe sbocciare in questa seconda stagione ove lo staff tecnico gli fornirebbe molti minuti e farlo crescere ulteriormente cosi come fatto con De Nick e Sabatini Jr. L’ncognita e’ la sua (giusta) voglia di fare una stagione di high school oltreoceano per maturare come persona lontano da casa oltre che svoltare probabilmente fisicamente.

Gli Usa? Anderson ha salutato con orgoglio e dovrebbe viaggiare su cifre non raggiungibili da Foschi e Co. cosi come Washington non sembra caratterialmente adatto allo stile di gioco predicato da Ticchi. A dire il vero Leonard ha reso parecchio ed il suo rapporto qualità’ / prezzo e’ stato veramente molto positivo. Peccato per la sua indole sin troppo solitaria ed individualista visto che una seconda stagione nella citta’ dell’autodromo potrebbe giovargli cosi come fatto per il compagno colored numero 15.

Le immagini

Coach Ticchi con le sue movenze ed atteggiamenti ne ha regalate (nel bene ma anche nel male) tante. Dalla giacca buttata in campo per beccarsi un tecnico contro Mantova alla doppia espulsione proprio contro gli Stings.

Certamente non ci si può’ lamentare che non sia carico e senta le partite, dal suo trash talking con i fischietti agli urlacci ai suoi giocatori sino ai continui cambi punitivi per poi magari rimandare lo stesso giocatore in campo dopo pochi secondi.

Le braccia allargate in segno di forza come per mostrare i muscoli di Karvel Anderson sono stati frequentissimi, la guardia ha fatto vedere lampi di genio e dopo  ogni partita era l’ultimo ad uscire dal campo per via delle foto, degli autografi e del calore che il suo pubblico gli tributava.

Pazzesca l’immagine alla fine di gara 4 contro Scafati tutti in piedi ad applaudire vincitori e vinti con gli ospiti rimasti in campo a loro volta a complimentarsi con i supporter di casa che mai hanno mollato nell’incitare i propri giocatori.

Commovente il saluto del pubblico subito al termine di gara 5 contro Siena con tutto il palasport che richiama in campo i propri beniamini per un ulteriore  standing ovation da pelle d’oca.

 


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