CENTRALE AMICA NATURA 77

Foto V.V.2016

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Fernandez 6  suona la carica forse un pò in ritardo, il buon bottino (22 pt) è maturato quando ormai Chieti ha messo la partita in cassaforte. Mancano i pick-roll con i lunghi ai quali ci ha abituato durante la prima parte di campionato e le difese avversarie sanno come imbrigliare la “mente” della leonessa.

Hollis 6.5  prova a caricarsi la squadra sulle spalle nel momento del bisogno, ma finisce in confusione e concede troppo in difesa è lì che la Centrale perde il match.

Alibegovic 5.5 – si muove tanto per linee perimetrali, corre e si sbatte in attacco, ma il risultato non è soddisfacente. Come il resto della squadra manca di leadership nel momento del bisogno.

Bruttini 6.5  ce la mette tutta per festeggiare con una vittoria la nascita del secondogenito Danilo e in avvio di partita non sbaglia un tiro, quando la Proger passa alla difesa a zona non vede più un pallone, con Fernandez l’intesa deve migliorare.

Holmes 5.5  deve trovare il canestro con maggiore continuità, quando viene innescato diventa pericoloso, ma nel momento caldo della gara sparisce e Diana gli preferisce Bushati.

Foto V.V.2016

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Bushati 6 entra con il compito di limitare Lilov in serata di grazia e in parte ci riesce, in attacco è propositivo, ma la prestazione è macchiata dai 4 tiri liberi di fila sbagliati nel momento topico del match. E’ il segnale che qualcosa non ha funzionato. E in sala stampa manifesta tutto il suo disappunto.

Cittadini SV – passa 3 quarti del match a pedalare sulla cyclette a bordo campo per sciogliere il muscolo contratto, quando coach Diana gli chiede di entrare è forse troppo tardi ed è difficile anche per un veterano come lui entrare in un match psicologicamente compromesso.

Passera 5  mai in partita, contrariamente al solito il suo ingresso sul parquet non si rivela una mossa vincente, naufraga con il resto della squadra in una prestazione mediocre.

Totè 5.5  non incide sul match, Allegretti lo punisce da tutte le posizioni, deve sfruttare a dovere le occasioni che gli si presentano come quella di oggi con Cittadini fuori uso, invece è impalpabile.

Diana  – chiede scusa al pubblico della brutta prestazione dei suoi ragazzi, è consapevole che stanno attraversando un periodo di involuzione nel gioco, ma saprà trovare le giuste contromisure in vista dei prossimi delicati incontri che l’aspettano su campi più caldi della lega.

PROGER CHIETI 92

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Sergio 7 – talvolta impreciso e forse un pò troppo aggressivo (uscirà per 5 falli), ma c’è tanta farina del suo sacco in questa vittoria sul campo della capolista.

Lilov 8.5 – non molla mai, tiene in partita la Proger per tutto il primo tempo con 5/6 dall’arco e 19 punti, in difesa contro Hollis paga la differenza di centimetri e fa quello che può, ma la sua è comunque una prestazione super.

Monaldi 8 – cuore, grinta, impegno e lucidità nel momento topico del match, con Piazza un’ottima intesa da vero leader.

Allegretti 7 – è l’artefice del canestro del sorpasso (42-40) a fine secondo quarto. Fa la differenza quando il match si fa caldo e mette la sua esperienza al servizio della squadra, facendo le cose giuste nel momento giusto. Una garanzia per coach Galli.

Vedovato 7 – si trova a combattere sotto canestro, dopo Maggioli la settimana scorsa, prima con Bruttini, poi con Cittadini e conferma chiari segnali di crescita, si muove molto bene nel pitturato e ha molta grinta a rimbalzo, qualche punto in più non guasterebbe.

Piazza 7 – prestazione intelligente come al solito, condita da 10 pt con l’80% al tiro, 6 rimbalzi e 3 assist e dirige la difesa alla perfezione.

Piccoli 6.5 – è giovane e queste sono partite da giocare senza timori reverenziali. In attacco dimostra di esserci (8 pt. 4/5 dal campo), in difesa si fa trovare spesso in ritardo, ma il suo contributo sarà fondamentale in chiave salvezza.

Sipala 6 – entra in garbage time e mette la tripla che suggella la vittoria. (sul tabellino è segnato da 2, vabbè)

De Martino e Marchetti SV – un minuto nel finale per provare l’ebbrezza degli applausi del San Filippo per la prestazione della sua squadra.

Galli – è consapevole che una vittoria a Brescia non significa la salvezza matematica, ma ci si chiede dove sarebbe la sua squadra se avesse avuto l’organico al completo. Gli infortuni hanno sì penalizzato la sua compagine, ma come sottolineato da lui, ha permesso di creare uno spirito di gruppo che è frutto tanto dei suoi insegnamenti.