E’ dolcissimo il day after alla vittoria contro la quotata Udine per l’Andrea Costa Imola. Una formazione biancorossa che ha confermato i miglioramenti visti nelle ultime uscite di precampionato in termini di difesa e di amalgama offensiva. 

Cuore e carattere– Nonostante quanto scritto sopra in pochi avrebbero pensato a cosi tanta concretezza e grinta dopo un primo tempo dove Rossi e Simioni mantengono a contatto della GSA i suoi e con gli Usa di Imola che sbagliano tutto (0/10 dal campo in coppia) chiusi molto bene dalla difesa dell’allenatore di Castel san Pietro. Anche Mortellaro va in doppia cifra sin troppo presto e Le Naturelle costretta ben presto alla zona per non far correre gli avversari. Sta proprio qui il capolavoro di coach Di Paolantonio, tanti tatticismi principalmente difensivi che tolgono ossigeno ed idee a Spanghero e compagni che nella terza frazione soffrono tantissimo cadendo sotto di 12 punti. Possessi decisivi magistralmente tenuti da Bowers che innesca le triple di Fultz e di un Raymond che regala anche spettacolo in post basso con canestri rovesciati oltre a tante corse anche a rimorchio su contropiede. Imola non vinceva la prima gara in casa in campionato dal lontano 2000, ad onor del vero e’ dal 2004 che l’Andrea Costa chiedeva sempre di giocare fuori casa il debutto salvo poi non portare a casa i due punti casalinghi.

No Prato- Col capitano ancora fermo e non rischiato in un match veramente tosto sono Magrini e Montanari le liete e giovani sorprese. Firmati con scetticismo dalla parte della piazza in precampionato hanno messo personalità’ salvo non sentire il peso del debutto con triple importanti e tanta “busseria” difensiva. Urge pero’ la classe di Patricio Prato sopratutto alla luce delle prossime due trasferte a Bologna e Piacenza prima della gara contro una Verona che ha spaventato la F di coach Martino.

foto di Marco Berti

Effetto Ruggi- circa 100 sono i tifosi friulani arrivati in Romagna che hanno sostenuto sino alla fine i propri beniamini. La bomboniera del Palaruggi ha toccato momenti di decibel infernali con gli oltre 1300 di casa ad incitare anche nelle difficolta’ i propri ragazzi, in campo oltre al gran caldo c’era un Emanuele Rossi in versione ultras ad aizzare e spingere curva e tribune, Cavina e Penna lo avevano detto alla vigilia. Occhio all’effetto Ruggi e, conoscendo bene l’ambiente, sono stati profeti a loro malgrado. I padroni di casa hanno personalità’ oltre che esperienza e lo stesso Magrini, all’esordio nel giorno del suo compleanno in A2, non risente emozione e gioca bene  piazzando anche tiri “ignoranti”. Ruggi che si e’ spellato le mani anche sugli assist di Fultz, cervello silenzioso della truppa. A dire il vero sono almeno 3 i passaggi al bacio sbagliati clamorosamente nel primo tempo dai compagni, dei veri rigori calcisticamente parlando che lo avrebbero avvicinato alla doppia cifra in questo fondamentale.