Tezenis Verona – Europromotion Legnano 67-72

Dopo aver dato del filo da torcere a Brescia e Mantova, senza però arrivare alla vittoria, Legnano sorprende di nuovo contro un’altra big del campionato, espugnando addirittura Verona con un quarto periodo da manuale per intensità e freddezza. Per contro, la Tezenis butta via un’altra volta un vantaggio consistente (+12 nel secondo tempo), andando nel pallone nel finale e subendo un parziale di 2-11 negli ultimi 80 secondi di gioco.

Pagelle

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Saccaggi: 5,5. Non sfigura e mette anche una tripla pesante a un paio di minuti dalla fine, ma in generale incide poco e commette qualche ingenuità di troppo.

Ricci: 5,5. In campo meno di 6 minuti, in cui non combina granché.

Cortese: 6,5. Le cifre (12 punti e 3 rimbalzi) non dicono tutto: l’ala veronese gioca un primo quarto da favola, ma poi sparisce per il resto della partita, salvo tornare nel finale con 4 punti tanto preziosi quanto, a conti fatti, insufficienti.

Michelori: 6. Usa fisico ed esperienza contro Pacher, e non va poi così male, anche se l’impressione è che potrebbe prendersi qualche responsabilità in più in fase offensiva.

Da Ros: 6. Una buona prestazione da 12 punti e 8 rimbalzi viene però macchiata da 4 sanguinose palle perse e da una tripla tutto sommato comoda sbagliata nel finale.

Chikoko: 4. Uno con i suoi mezzi fisici e tecnici non può chiudere con 4 punti e 4 rimbalzi in 22 minuti, specie contro un avversario che, di fatto, di centri puri non ne ha. Davvero non può.

Rice: 5,5. Provarci ci prova, il problema è che le cose gli riescono raramente. Segna sì 10 punti, ma con 3/13 al tiro, frutto peraltro per la maggior parte di penetrazioni a testa bassa a cui Legnano prende bene le misure nel secondo tempo.

Spanghero: 7. Il migliore dei suoi: mani non caldissime (2/6 da tre), ma chiude comunque a quota 14 punti (migliore dei suoi), dando anche la sensazione di andare meglio di Saccaggi come portatore di palla.

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Navarini: 5,5. Stavolta Palermo gioca bene, e quindi i minuti per il giovane talento legnanese sono davvero al minimo: solo 7, in cui non fa altro che portare la palla oltre la metà campo, o quasi.

Allodi: 4. 0/2 al tiro e 1 rimbalzo in 14 minuti: se si pensa che è stato preso per essere il centro titolare, si capisce quanto il suo ruolo sia ancora un problema per la sua squadra.

Maiocco: 6,5. Solita partita di grande generosità nella metà campo difensiva, in cui dà la carica negli ultimi minuti con rimbalzi e recuperi.

Frassineti: 7,5. Parecchie scelte di tiro continuano a essere discutibili, soprattutto da lontano, ma non si può negare che gran parte della vittoria di Legnano passi dalle sue mani (23 punti, 8/10 da due e 1/6 da tre): dopo un ottimo primo quarto cala un po’, ma torna alla grande nell’ultimo, quando segna 8 punti conditi da 2 rimbalzi e 2 assist.

Palermo: 6,5. Il play biancorosso sembra trovarsi meglio lontano dalle mura amiche: dopo le opache prove casalinghe con Brescia e Mantova e la buona prestazione a Ferrara, a Verona Palermo convince coach Ferrari, che lo “premia” lasciandolo in campo per 35 minuti, per 11 punti con 4/5 al tiro, 4 rimbalzi e 3 assist.

Martini: 5. È vero che gioca solo 8 minuti, ma il problema è che non riesce a essere efficace e intenso come al solito, e coach Ferrari preferisce affidarsi ad altri giocatori più “in palla”.

Sacchettini: sv. Una manciata di minuti per far rifiatare Pacher.

Pacher: 7,5. Il lungo americano riscatta in pieno l’opaca (per non dire di peggio) prestazione di 7 giorni fa con una gara da 21 punti (8/9 da due e 1/3 da tre) con 7 rimbalzi. Ma i numeri non dicono tutto, perché è lui, insieme a Frassineti, a mettere il sigillo sulla vittoria nel finale, segnando prima la tripla del -1 e poi la schiacciata del +1, ovvero i canestri che danno la svolta alla partita.

Raivio: 7. Altra partita di sostanza per la guardia americana, che, vista la buona serata di Frassineti e Pacher, si mette pienamente al servizio della squadra, segnando quando ce n’è bisogno (soprattutto nel primo tempo) e dando una preziosa mano dietro le quinte nella ripresa. Alla fine per lui 14 punti, 7 rimbalzi e 3 assist in ben 37 minuti, segno che Ferrari non può fare a meno di lui.