Stefano Mancinelli (foto di Marco Berti)

Bologna – Il Derby numero 105 è tutto a tinte biancoblu con la Fortitudo che sconfigge la Virtus comandando da primo all’ultimo minuto. La squadra di Boniciolli è entrata in campo con maggiore cattiveria agonistica, vogliosa di vendicare la sconfitta patita nella gara di andata. La Segafredo è sprofondata -13 già nel primo quarto e la sua partita è stata costantemente in salita. Affidandosi a Spissu, Rosselli e a qualche fiammata di Umeh, la Virtus è riuscita a riportarsi un paio di volte a -5 senza però mai dare l’impressione di poter ribaltare veramente il match. La Kontatto ha mostrato maggiore coralità. Nel primo tempo i padroni in campo sono stati Legion e Knox, mentre nella ripresa Candi e soprattutto Mancinelli hanno compiuto le giocate che hanno permesso alla Bologna biancoblu di esplodere di gioia in una Paladozza da tutto esaurito. La Segafredo, ora, deve guardarsi le spalle con Treviso, Ravenna e Trieste desiderose di arpionare il primo posto in classifica, mentre la Fortitudo si gode il magico momento di forma che sta attraversando e che la sta proiettando come una delle formazioni favorite nei playoff.

Cronaca: Boniciolli mischia le carte alla palla a due e schiera in quintetto Campogrande in marcatura su Rosselli. La Fortitudo, come nel derby di andata, mette subito grande fisicità in difesa cercando di correre in contropiede appena può. L’inizio della Kontatto è spumeggiante: 11 – 3. La Virtus fatica a trovare spazi in area e allora si affida principalmente al tiro da tre punti per ridurre lo scarto. La Effe è una macchina da canestri trascinata dai suoi americani con Knox e Legion che segnano rispettivamente 10 e 8 punti nel primo quarto. L’anima della Virtus è solo Guido Rosselli che però viene lasciato troppo solo dai suoi compagni. 29 – 16 al decimo minuto di gioco. Nel secondo quarto un pessimo Lawson ha uno dei pochissimi spunti positivi della sua partita. Il centro bianconero è stato bloccato dalla gabbia biancoblu per tutta la partita. La Segafredo comincia a variare le sue scelte in attacco decidendo di attaccare il canestro avversario anche dal pitturato. La Fortitudo non si scompone e, guidata dalla regia da un positivo Ruzzier, restiste ai tentativi di rimonta bianconeri. Spissu si accende, ma viene spento dagli arbitri che gli fischiano tre falli in un amen. Senza il suo playmaker titolare in campo la Virtus si sgonfia. Le squadre rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 45 – 37 in favore dei padroni di casa. Candi dà il via alle danze del secondo tempo con una tripla che fa subito tornare ad esultare i tantissimi tifosi biancoblu che gremiscono gli spalti del Paladozza. La Virtus comincia ad alzare l’intensità difensiva sfruttando un arbitraggio in evidente stato confusionale che ha dimenticato il fischietto nel taschino. La Segafredo realizza un parziale di 15 – 7 che la riporta a -5 (52 – 48). Umeh va in doppia cifra e allora la Kontatto si affida al giovane Candi per restare in vantaggio. 59 – 54 al 30esimo. La Fortitudo inizia l’ultimo quarto con un 5 – 0 che le fa riconquistare il vantaggio in doppia cifra. Ramagli preferisce affidarsi a Michelori al posto di Ndoja. Mancinelli decide di diventare l’MVP del match e trova due triple preziosissime, mentre Lawson continua la sua serata da incubo, ben marcato da Knox. Con una fiondata di Legion la Kontatto scappa a +13 (74 – 61). La Virtus è chiusa nell’angolo e comincia a difendere a tutto campo mettendo pressione sui portatori di palla biancoblu e riportandosi a -5 (76 – 69). Candi segna un canestro pesantissimo, poi Umeh realizza la tripla del -4. Legion perde la palla e ancora Umeh potrebbe riportare le squadre ad un possesso di distacco, ma viene stoppato in contropiede da Mancinelli che blocca la rimonta bianconera. Proprio il capitano della Fortitudo mette a segno la schiacciata, con dedica verso i Forever Boys, che chiude la partita. Il derby n.105 va alla Fortitudo. Finisce 79 – 72.

Pagelle:
Segafredo Bologna:
Marco Spissu: viene limitato dai falli con tre lampadine che si accendono troppo presto. Realizza 15 punti ed è uno dei migliori giocatori della Virtus come nel derby di andata. Voto 6,5
Michael Umeh: mette a segno 17 punti, ma con pessime percentuali nel tiro dalla lunga distanza, la sua specialità (3 su 11). Voto 6
Alessandro Pajola: NG
Gabriele Spizzichini: si schianta contro il muro biancoblu. Voto 5,5
Danilo Petrovic: NE
Klaudio Ndoja: qualche fugace lampo nel secondo tempo, troppo poco per meritare la sufficienza. Voto 5,5
Guido Rosselli: A lungo ha retto la Virtus da solo, soprattuto nel primo tempo. Voto 6,5
Andrea Michelori: Mancinelli lo batte in velocità e finisce con il fiatone. Voto 5
Tommaso Oxilia: NG
Lorenzo Penna: non è ancora maturo per questi livelli. Voto 5
Kenny Lawson: non stava benissimo fisicamente, ma le sue condizioni non possono essere l’alibi per giustificare una partita in cui ha costantemente sofferto i lunghi biancoblu. Voto 5
Davide Bruttini: la Virtus si aspetta di più da lui che al momento è un modesto mestierante. Voto 5

Kontatto Bologna:
Gianluca Marchetti: NE
Stefano Mancinelli: la stoppata su Umeh ha sancito la vittoria della Fortitudo. Sfiora la doppia doppia con 15 punti segnati e 8 rimbalzi catturati. Fa valere la sua esperienza, dopo tanti derby giocati, ed esce dal campo con la palma di MVP. Voto 8.
Leonardo Candi: gioca un derby in crescendo mostrando una maturità che va ben oltra la carta d’identità. Voto 7
Alex Legion: Spara quasi tutte le cartucce nel primo tempo, ma ha il merito di non voler strafare. Voto 6,5
Michele Ruzzier: Smazza 6 assist consolidando la sua regia. Voto 6
Luca Campogrande: parte in quintetto ed è bravo a non farsi travolgere dall’emozione. Voto 6
Matteo Montano: male al tiro (0 su 5), trova poco spazio. Unica delle pochissime note stonate della serata biancoblu. Voto 5,5
Daniele Costanzelli: NE
Luca Gandini: mette il suo fisico per rinforzare il muro difensivo della Fortitudo. Voto 6
Davide Raucci: ha voluto esserci in campo a tutti i costi dimostrando il solito carattere da guerriero. Voto 6
Justin Knox: come Legion compie le migliori giocate nel primo tempo. Vince nettamente il confronto con Lawson. Voto 6,5
Nazzareno Italiano: due triple sbagliate e Boniciolli decide di non riproporlo. Voto 5,5