logo andrea costa ImolaAndrea Costa Imola – Segafredo Bologna  77-88

Imola: Tassinari 13, Cohn 6, Cai 3, Pelliconi 3, Maggioli 10, Ranuzzi 10, Prato 6, Preti 4, Hassan 12, Norfleet 10. all. Ticchi

Segafredo Bologna: Spissu 11, Umeh 14, Pajola 2, Spizzichini 12, Petrovic 5, Ndoja 5, Rosselli 3, Michelori 9, Oxilia 3, Penna, Lawson 24. All. Ramagli

La Virtus Bologna si aggiudica il Trofeo Luigi Darchini grazie a un’ottima gara e alle buone prestazioni del duo statunitense. Imola invece ha faticato parecchio e nonostante una reazione d’orgoglio a fine terzo quarto non ha mai avuto in mano la partita.

Parte forte la Virtus che piazza subito un 4-0 firmato dall’asse play-pivot Spissu – Lawson ben supportato da Umeh e così gli ospiti provano subito a scappare (5-9 al 4’). La partita è divertente perché gli attacchi hanno la meglio sulle difese ma sono sempre i bianconeri a guidare le danze (9-12 a metà quarto). Lawson è l’anima della Virtus (11 per lui) e allora Ticchi è costretto a parlarci su dopo un dubbio antisportivo a Cohn (16-19 al 7’). La partita si imbruttisce perché le medie calano e i falli aumentano e il primo quarto è tutto bianconero (23-26).

Un 3/3 di Pelliconi apre il secondo quarto e un canestro di Cohn in contropiede che sono puro ossigeno per Imola (28-29 al 12’). L’Andrea Costa però si blocca sul più bello e Umeh con due triple delle sue la ricaccia indietro (30-37 al 14’). La Virtus continua a segnare anche perché Imola complici le palle perse non riesce a trovare il ritmo (35-45 al 16’). L’Andrea Costa ci prova ma le l’attacco è in panne e allora è Bologna a chiudere avanti alla pausa the (40-49).

Al rientro dagli spogliatoi il copione è sempre quello la Virtus a comandare trascinata da Lawson e Umeh con Imola che fatica a tenere il passo (47-57 al 24’). Il quinto fallo è una brutta tegola per Imola che continua a non trovare ritmo in attacco e la Virtus vola anche a +16 ma Imola ha una reazione d’orgoglio e torna a -7 a fine terzo quarto (60-67).

Ultimo quarto con la Virtus che torna subito a + 10 (61-71 al 33’) e non si volta più indietro e vince meritatamente il Trofeo Darchini.