De'Mon Brooks (foto Stefania Furbatto Ufficio stampa Napoli basket)

De’Mon Brooks (foto Stefania Furbatto Ufficio stampa Napoli basket)

Napoli- Sembrava una sfida proibitiva per la Givova Napoli quella con Torino, ed effettivamente pochi tifosi (che hanno salutato anche loro Pino Daniele con tanto di nuova bandiera in curva raffigurante proprio il cantante napoletano) molto probabilmente speravano, dopo il difficile avvio di gara, di uscire dall’impianto di Fuorigrotta con due punti in più in classifica. E invece la squadra di Calvani ha dimostrato ancora una volta che, quando viene messa in condizioni di normalità, può essere la vera mina vagante di questo campionato e capace di grandi rimonte come quella di questa sera. Effettivamente Torino ha iniziato con il piede sull’acceleratore con un super Lewis da 25 punti, di cui 16 nel solo primo quarto. Tecnicamente la Manital si è mostrata anche questa sera una delle squadre più accreditate per la promozione, con giocatori di grande esperienza come Giachetti, Mancinelli e Fantoni che hanno dimostrato di essere un valore d’oro, e con un Rosselli che è senza dubbio giocatore di categoria superiore, anche se la sanguinosissima palla persa finale gli costa un voto in meno in pagella. Ma, come ammesso dallo stesso Bechi, ai piemontesi manca la continuità sia all’interno della gara sia nell’arco del campionato, ma se la banda gialloblu vuole centrare traguardi importanti dovrà in questo rush finake acquisire definitivamente l’atteggiamento da grande squadra. Napoli ancora incompleta (si guarda con interesse al mercato) e con un Allegretti a mezzo servizio causa febbre, ha però trovato il miglior Traini stagionale che ha saputo prendersi la squadra per mano, continuando a cercare giochi con un Brkic stasera un poco meno concreto del solito, ma comunque positivo. Ma soprattutto sono tornati a salire in cattedra insieme i due americani, ossia la coppia Jackson-Brooks 51 punti in due, e con l’ala numero 24 che aggiunge anche 10 rimbalzi al proprio tabellino. Anche per Napoli ci sono ora dodici partite, dodici finali, bisogna arrivare ai play off ed essere la mina vagante, pronta ad esplodere.

La cronaca

Primo attacco con successo per Napoli con Brkic che si trova stranamente accoppiato con Lewis e sfrutta il mismatch, ma il numero 12 di Torino sarà il gran protagonista della prima frazione con ben 16 punti nei primi 10 minuti e 4/5 dall’arco, guidando quindi gli ospiti al vantaggio del primo quarto, 19-27. Al rientro è Mancinelli il mattatore sia con iniziative personali, sia fungendo da perno tattico con gli ospiti che toccano la doppia cifra di vantaggio a cinque minuti dall’intervallo. Napoli però risponde veementemente con le triple di Traini e Jackson, trend spezzato da un fallo tecnico chiamato a Ganeto per simulazione. Ma la Givova non si demoralizza e impatta la parità rotta da un 4-0 firmato Giachetti, nel finale di primo tempo e che vale il 41-45 con cui si va negli spogliatoi. Gergati apre la ripresa, ma sale in cattedra Demon Brooks che realizza 10 punti di fila e serve poi l’assist a Brkic per un gioco da tre punti che vale il primo vantaggio interno. Ora è Napoli a fare ciò che faceva Torino nel primo tempo, ossia cercare anche più tiri in campo aperto, come accade per le triple di Brkic e Jackson che servono per il 69-61 con cui si entra nell’ultimo quarto. Torino prova a rientrare forte nell’ultimo quarto, con Mancinelli che prova a essere un fattore, prima che Malaventura cancelli il tutto con una delle sue bombe. Napoli però provvede a un bel regalo per gli ospiti, Brkic si divora 3 volte di fila nella stessa azione appoggi abbastanza facili, ne nasce un rimbalzo per Torino che fa correte Giachetti fermato da un fallo antisportivo che frutta 4 punti per gli ospiti, ed è anche il fallo che porta Napoli in bonus con più di 5 minuti alla fine, sul 74-72. Ora si battaglia punto a punto, ma ancora Mancinelli a 2 minuti dalla fine riesce a riportare la freccia dalla parte degli ospiti. Arriva però a questo punto la giocata che fa girare psicologicamente il match: Jackson va in lunetta segna il primo, sbaglia il secondo ma ne nasce una clamorosa carambola che porta all’autocanestro di Lewis. La Givova vola a +3 questa volta con un 2/2 pulito di Brkic, mentre dall’altra parte Rosselli sfiora un gioco da 3 punti e si deve quindi accontentare dei due liberi che valgono il -1 a 66 secondi dalla fine. Traini però riporta il +3, ma risponde ancora Rosselli prima del jumper di Jackson che rimette tra le due squadre un possesso pieno a 12 secondi dalla fine. Rimessa a metà campo per gli ospiti ma questa volta è proprio Rosselli a pasticciare e a perdere la palla del potenziale ultimo possesso, con la sfera che finisce tra le mani di Brkic che in pratica on il suo 1/2 dalla lunetta, chiude il match e fissa il punteggio sul 88-84.

Givova Flor do Cafè Napoli – Manital Torino 88-84 (19-27, 41-45, 69-61)

Napoli: Malaventura 3, Allegretti, Sabbatino 2, Traballesi ne, Esposito ne, Jackson 24, Ganeto 7, Traini 12, Brooks 27, Brkic 13; All.: Calvani M.
Torino:
Giachetti 14, Mancinelli 15, Fantoni 3, Fiore ne, Lewis 25, Viglianisi 2, Berry 4, Rosselli 19, Gergati 2, Pichi ne;  All.: Bechi L.
Note – Tiri Liberi: Napoli 7/9 ; Torino 11/13
Usciti per falli: Berry.

Pagelle

Napoli: Malaventura 5.5, Allegretti sv, Sabbatino 5.5, Jackson 7.5, Ganeto 5.5, Traini 7, Brooks 8, Brkic 6

Torino: Giachetti 7, Mancinelli 7, Fantoni 5.5, Lewis 7.5, Viglianisi 5.5, Berry 5, Rosselli 6, Gergati 5.5

Sala stampa

Luca Bechi (coach Torino) “Al di là della sconfitta sono contento che ci sia questo cambio di vento positivo per Napoli, perchè così come Torino si tratta di grandi piazze di cui la pallacanestro ha bisogno. Un primo quarto surreale tutto facile a noi e tutto difficile a Napoli, poi Napoli nei quarti centrali si è ripresa la partita. La reazione c’è stata ma poi in una partita decidono gli episodi come l’autocanestro di Lewis, tanti piccoli dettagli che fanno si che Napoli porti a casa la vittoria. Tutto passa dalla nostra attitudine, ci mancano continuità e solidità ma il campionato non ci aspetta. Ora con il rientro di Bruttini non abbiamo più alibi, dobbiamo giocare e vincere per farci trovare pronti in un girone di ritorno dove si alzerà il livello.”

Marco Calvani (coach Napoli) “Dopo la sconfitta di Ferentino avevo comunque visto qualcosa di buono, che abbiamo confermato stasera mantenendo equilibrio contro una squadra forte che, soprattutto all’inizio, ha trovato canestri di qualità ma ho detto ai ragazzi che migliorando in difesa si sarebbero abbassate anche le loro percentuali. Siamo stati bravi a intestardirci di meno col tiro da tre, anche Traini che ha fornito senza dubbio la sua miglior prova stagionale. Ringrazio Allegretti che ha dato il suo contributo nonostante la febbre, e ringrazio il pubblico che ci è stato veramente vicino nonostante venissimo da una sconfitta. Ci sono ora dodici partite, agganciare l’ottavo posto non sarà facile ma a quel punto diventeremmo la vera mina vagante e sarebbero gli altri a doversi preoccupare di noi. Quando c’è un cambiamento societario è chiaro che sia chi entra sia chi esce detti delle condizioni, io penso al di là tutto che sia molto positivo il fatto che la società mi ha confermato di poter operare sul mercato, penso che sia un bel e forte segnale per far capire che non si mollano gli ormeggi.”