La Fip dice sì: l’Assigeco è in A2 Gold

IL CONSIGLIO FEDERALE HA CONFERMATO IL RIPESCAGGIO DEL CLUB ROSSOBLU CONCEDENDO ANCHE UNA DEROGA PER IL “CAMPUS” E GLI ALTRI PALAZZETTI SOTTO I 2000 POSTI: ORA MANCA SOLTANTO L’OK DELLA COMTEC. Giangaetano Polenghi esulta in attesa dell’ufficialità definitiva che arriverà il 25 luglio: «Possiamo dire che ci siamo ed è una gioia»

L'esultanza di capitan Chiumenti (foto di Luca Mallamaci)

L’esultanza di capitan Chiumenti (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO È “Gold” la fumata che esce dalla sala giunta del Coni al Foro Italico di Roma, al termine della riunione di ieri pomeriggio del consiglio federale presieduto da Gianni Petrucci. Proprio il colore che all’Assigeco nell’ultima settimana agognavano in attesa delle decisioni dell’organo deliberativo della Fip riguardanti la composizione dei vari campionati, a partire dalla Serie A.

Il club lodigiano può fare così il salto in A2 Gold, la seconda categoria della pallacanestro tricolore, traguardo sfuggito un mese fa solo per mezzo canestro di differenza nella “bella” della serie della finale play off contro Mantova: un risultato fantastico per la dirigenza rossoblu che può così archiviare con il massimo del compiacimento un’annata di A2 Silver particolarmente apprezzabile sotto il segno di risultati importanti e di soddisfazioni. Lo storico scudetto Under 19 e la straordinaria cavalcata della squadra di Andrea Zanchi sono per l’Assigeco, seconda dietro Forlì nella lista delle squadre aventi diritto, l’applaudito prologo al ripescaggio in A2 Gold, da certificare attraverso una serie di inevitabili passaggi burocratici che vanno spiegati in dettaglio. Il consiglio federale ammette Forlì in A2 Gold al posto di Montegranaro, retrocessa dalla Serie A ma costretta a ripartire da una categoria regionale a causa di una pesante situazione finanziaria.

Sant-Roos ha decisamente alzato il livello del suo gioco in questi play-off (foto di Luca Mallamaci)

Sant-Roos, presente e futuro di Casalpusterlengo (foto di Luca Mallamaci)

E l’Assigeco? Il club lodigiano sfrutta la delibera di non ammissione in Serie A di Siena, ufficialmente fallita, che può essere sostituita da Capo d’Orlando, prima ad avere il diritto a essere ammessa nel massimo campionato dalla A2 Gold, solo se in regola con i parametri della Comtec. Non dovessero farcela i siciliani, c’è Verona pronta a subentrare, mentre Torino è preparata nel caso neppure i veronesi riuscissero a essere in regola con i parametri economici richiesti per l’ingresso in Serie A. La necessità di coprire il “buco” lasciato da Siena da parte di una società di A2 Gold apre così lo spazio al salto in categoria superiore del club lodigiano.

Il consiglio federale risolve pure la problematica legata alla capienza del “Campus” (1000 posti) che è la metà di quanto richiesto in A2 Gold con una delibera, valida per tutte le società, che tiene in considerazione la presentazione di lavori di ampliamento da iniziare prima dell’inizio della stagione e da finire entro il termine della successiva: giusto quello che ha fatto l’Assigeco con il deposito all’ufficio tecnico del Comune di Codogno del progetto di ampliamento del “Campus” a 2400 posti.

Ora resta solo un esame da superare. L’ufficializzazione definitiva del ripescaggio potrà arrivare infatti solo la prossima settimana, il 25 luglio, al termine del periodo di osservazione richiesto dalla Comtec per l’analisi dei bilanci della candidata a entrare in Serie A. «Attendiamo l’ufficialità, ma la cosa importante è che possiamo dire di essere in Gold -esclama Giangaetano Polenghi, direttore generale dell’Assigeco, uno degli artefici del ripescaggio -. È una grossa soddisfazione per i giocatori, lo staff dirigenziale, il presidente Franco Curioni, Gian Marco Bianchi e per tutte le persone che hanno lavorato con impegno al raggiungimento del risultato. Sarà bellissimo per i tifosi vedere al “Campus” la seconda categoria nazionale, con avversari di grande valore. È difficile da commentare: è la vittoria di tutti, il meritato epilogo a una stagione pazzesca».

Anche se in un panorama completante cambiato e con parametri diversi (la A2 Gold è dilettantistica e ogni club può tesserare solo due stranieri) a distanza di cinque anni l’Assigeco torna a frequentare la seconda categoria nazionale. Nell’estate 2009 il ripescaggio portò al trasloco a Lodi del club rossoblu che stavolta invece, grazie alla deroga del consiglio federale, rimane a giocare a “casa”, al “Campus” che a breve sarà oggetto dei lavori di ampliamento.

foto Luca Mallamaci

Luca Vencato (foto Luca Mallamaci)

Una differenza notevole, segnale di forte radicamento nel basso Lodigiano, il territorio che rappresenta i confini del mondo Assigeco. Il salto di categoria non sarà però ininfluente dal punto di vista tecnico per il club rossoblu: dirigenti e coach prevedono pochi ma mirati interventi sul mercato. «L’A2 Gold è un campionato complicatissimo, ci sono squadre di estremo valore da sfidare – sottolinea Giangaetano Polenghi, impegnato anche a scandagliare il mercato cestistico -. Come abbiamo dimostrato nell’ultimo anno la forza della nostra squadra sono il gruppo e l’organizzazione della nostra pallacanestro: valori da trasportare nella nuova stagione per fare una bella figura nell’inseguire il traguardo salvezza».

La dirigenza dell’Assigeco si è già mossa per seguire almeno un paio di giocatori importanti, stipulando accordi preliminari che adesso, a ripescaggio acquisito, possono essere convertiti in contratti definitivi. Il nucleo di Andrea Zanchi si fonderà anche in A2 Gold su Chiumenti, Young, Sant-Roos, Vencato, Donzelli, con altri giovani del “Campus”.

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi