Tezenis Verona – Angelico Biella 69-62 (17-13; 26-21; 13-10; 13-18)

TABELLINI
Tezenis Verona: Umeh 21; Rimb. 37 (Boscaglin 9); Ass. 15 (De Nicolao 7).

Angelico Biella: Voskuil 17; Rimb. 34 (Lombardi 9); Ass. 8 (Laquintana, Voskuil 2)

 

 

VERONA – Otto su otto, e ormai la Tezenis Verona non si ferma più. Ma che fatica, con Biella. Senza Monroe in campo, i gialloblù si affidano a un movimento palla vorticoso, e per i primi minuti le cose sembrano funzionare, con Biella in netta difficoltà in fase difensiva. Apre le danze Boscagin, poi Ndoja per due volte di seguito taglia come burro la difesa di Biella. Che, però, ha gioco relativamente facile a sgusciare via dalla

Luca Gandini (Tezenis Verona, foto Ufficio Stampa Scaligera)

Luca Gandini (Tezenis Verona, foto Ufficio Stampa Scaligera)

difesa a uomo, e si vede, dopo i primi cinque minuti di gara. Verona, molto fisica e dinamica, rispetto alla giovane Biella, chiude il primo quarto in vantaggio di 17-13, e nel secondo prova a spaccare la partita. Ci si mette anche Biella, a complicarsi la vita: troppe imprecisioni difensive permettono alla capolista imbattuta di dilagare, con Umeh e De Nicolao cecchini. +14, e la partita sembra chiusa lì, con Verona che può contare su una calma al tiro che gli ospiti non possono permettersi. Voskuil e Raymond sono i più propositivi fra i biellesi. Quasi gli unici che ci credano con forza, insieme a Lombardi, sempre presente sui rimbalzi difensivi. Ma davanti a loro c’è un De Nicolao in serata di grazia, che è ovunque, ruba palloni su palloni, difende e attacca con una frenesia incontenibile. E c’è un Luca Gandini che fa una partita di grande sacrificio.

Dopo l’intervallo, Biella torna in campo con uno spirito nuovo, e forse Verona soffre un po’ di stanchezza. Calano i ritmi, si va al ferro con meno facilità da entrambe le parti, ma a giovarne di più sono gli ospiti, che risalgono la china riuscendo a proporre una stabilità di gioco che Verona, a corto di fiato, fatica a tenere a bada. Le proteste della panchina biellese portano ad un tecnico che tende un po’ l’atmosfera in campo. Nel quarto quarto, la Tezenis impiega più di tre minuti a fare punti, e preferisce il gioco sotto canestro, per giocarsela sui rimbalzi, come vuole Ramagli. Biella però vigila, concede molto di meno, e con due ripartenze di Laquintana e Voskuil riesce a restare aggrappata al risultato, portandosi a -8, addirittura -6.

Il finale sul campo amico per Verona è più sofferto del previsto, ma anche senza Monroe la Tezenis continua la sua impressionante striscia positiva.

 

SALA STAMPA

Corbani: complimenti a Verona per la sua partita consistente. Noi abbiamo avuto un inizio morbido, ma siamo una squadra che sta sviluppando i giovani dal punto di vista tecnico e mentale, facendo dei passi avanti nelle partite in trasferta. Abbiamo dimostrato di poter essere consistenti sul campo della prima in classifica, anche se priva del suo centro titolare. Mi permetto di sottolineare come non si vedano dei progressi nell’equità dei fischi, non tanto per quanto riguarda le maglie, ma all’indirizzo di giocatori giovani e meno giovani. C’è una facilità nel sanzionare i giovani a discapito dei più esperti, e questo, in un movimento difficile, in cui ci si attacca allo sviluppo dei giovani, è penalizzante. Comunque, grande merito a Verona. Abbiamo fatto andare Verona al ferro con facilità e senza usare i falli, e abbiamo mandato in striscia Umeh, giocatore fondamentale. Questi i nostri errori fondamentali, ma fa parte del processo di crescita. Senza Monroe, Verona è meno facile da codificare, con lui la palla rimane un po’ più ferma.

 

Ramagli: mettere in fila un’altra partita a così alto livello di intensità e di energia non era semplice. Sono parzialmente sorpreso che ce l’abbiamo fatta. La lucidità nel finale è mancata perché le energie erano finite del tutto. In spogliatoio ho detto ai ragazzi: sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto questa settimana, sopperendo alle difficoltà, e dimostrando che le avversità rappresentano un’opportunità. Usciamo da questa settimana più forti, non perché abbiamo vinto due partite in più, ma perché abbiamo messo alla prova alcuni aspetti caratteriali. Senza Monroe il nostro gioco è meno codificabile. La sua assenza rappresentava una difficoltà che poteva diventare opportunità, per noi, di essere diversi. La sua presenza ci avrebbe fatto sperimentare in allenamento, e non in due partite importanti. Emotivamente abbiamo dato delle risposte che hanno permesso alla parte tecnica di essere vincente. Biella è la squadra che segna più punti in campionato, e stasera si è fermata a 62. Sapevamo di aver bisogno di una difesa intensa, per bloccare le loro bocche da fuoco, Voskuil e Raymond. Gandini? Lo scorso anno è partito da rincalzo di lusso, e dopo cinque giornate è diventato titolare. Nessuno si dimentica delle sue qualità, che non si vedono nei numeri. Le sue partite sono significative quanto i punti di chi è predestinato a farli.