Finalmente siamo partiti. E ci siamo tutti o quasi (manca all’appello Fortitudo Bologna-Mantova, che sarà recuperata il 14 ottobre), e già questa è una buona notizia, visto l’andazzo delle ultime stagioni e soprattutto i venti che soffiavano minacciosi a giugno e che hanno portato da un lato la retrocessione su richiesta di Roma e dall’altra il ripescaggio di Agropoli. Qualche sorpresa già alla prima giornata ma anche parecchie conferme (soprattutto ad Est), fattore campo inesistente (10 vittorie esterne su 15 gare) e diversi protagonisti attesi che si sono subito messi in luce, anche se la palma di migliore di giornata spetta ad Andrea Renzi. Andiamo in ordine e partendo dal girone Est vediamo cosa è successo in questa prima giornata.

GIRONE EST

Damian Hollis si è dimostrato giocatore di altra categoria (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Damian Hollis si è dimostrato giocatore di altra categoria (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Niente scherzi per tre delle grandi favorite. Brescia, Verona e Treviso, impegnate tutte fuori casa, passano di autorità rispettivamente a Legnano, Trieste e Roseto facendo subito capire quali sono le loro intenzioni. Vittorie dal peso specifico diverso, perché quella di Verona sul campo di Trieste luccica più delle altre. La banda di Crespi mette subito in campo tutto il proprio potenziale, offensivo ma soprattutto difensivo, tenendo Trieste ad 11 punti in 15′ a cavallo dell’intervallo lungo e 22 punti negli ultimi 3 quarti, così in attacco non è servito niente di speciale anche se la doppia-doppia di Chikoko (11+14) dà già l’idea di cosa l’ex Reggio Emilia possa combinare a questo livello. Treviso si dimostra squadra solidissima soffrendo poco a Roseto e mettendo in mostra un collettivo rodato in cui le individualità di Powell (bella conferma) e Corbett sembrano spiccare, così come la conferma di Negri in uscita dalla panchina. Brescia deve faticare molto di più a Legnano in una serata in cui Fernandez, come spesso gli capita, è limitato dai falli, sono l’esperienza di Passera e Cittadini oltre alla classe di Hollis, overrated per la categoria, a fare la differenza contro una Legnano coraggiosa ma a cui è mancato come il pane Allodi sotto canestro. Tra gli altri risultati spiccano le belle vittorie esterne di Ferrara, che rovina la festa a Ravenna grazie a Losi e Brkic, e di Imola che passa a Recanati, con la squadra marchigiana vera rivelazione della passata stagione che parte di nuovo male tra le mura amiche come accaduto 12 mesi fa. Uniche vittorie interne di giornata quella di Matera, in rimonta con un bel secondo tempo contro una Treviglio a cui, come anticipato da coach Vertemati, probabilmente manca ancora il fondo visti i notevoli problemi fisici in preparazione, e di Chieti su Jesi trascinata da un Diego Monaldi sempre più leader e tra i grandi protagonisti di giornata.

GIRONE OVEST

Saibene da indicazioni a Callahan (2015 Foto Alessio Brandolini)

Tanto da lavorare per coach Saibene a Roma (2015 Foto Alessio Brandolini)

Sicuramente la sconfitta interna della Viola Reggio Calabria è la notizia non solo del girone ma di giornata. Ovviamente il campionato è lungo ma gli oltre 4000 del Pentimele si aspettavano qualcosa di più. Casale ha messo in campo l’esperienza di un campionato di vertice ed è stata più scaltra nei concitati minuti finali con Blizzard a mettere il canestro della vittoria e Fall a stoppare Freeman. Per la solidità dimostrata saltano agli occhi le vittorie esterne di Ferentino, nel derby con Rieti mettendo in mostra un Imbrò da 17 punti e 7 assist, Agrigento, che scappa via nell’ultimo quarto a Biella spinta dai canestri di Piazza e Saccaggi ma che mette già in mostra il nuovo gioiello Martin (24 punti con il 71% al tiro),  e Scafati che sbanca Casalpusterlengo, nonostante i 51 punti in coppia di Austin e Poletti a cui risponde però un Josh Mayo già padrone del campionato con 25 punti e 5/8 da 3. La prova di forza più eclatante, però, è quella di Trapani che, trascinata da un Renzi irreale, decide di voler giocare solo un tempo mettendone a referto 59 (si avete capito bene 59!) nei primi due quarti contro la malcapitata Omegna, che comunque con orgoglio riesce nella seconda parte a limitare i danni. Vittoria di prestigio per Tortona, in cui sono importanti i 13 punti in uscita dalla panchina di Luca Garri, che passa al PalaTiziano rovinando l’esordio di Roma, mentre ü buona la prima davanti al proprio pubblico per la nuova Siena di Ramagli, che impiega due quarti a sciogliersi prima di allungare contro una Latina che non ha comunque demeritato anche se è forse mancato l’apporto della panchina. Infine, storica prima vittoria della ripescata Agropoli che batte un’ottima Barcellona grazie al jumper di Roderick a 2″ dalla sirena, dopo essere risalita dal -4 a meno di due minuti dalla fine.

ORSI Tortona - Europromotion Legnano

Jordan Losi dopo l’esperienza di Tortona, ripescato da Morea a Ferrara (foto di Claudio Devizzi)

THE UNEXCPECTED – Ma non troppo ci verrebbe da dire. Eppure di Jordan Losi, uno che mangia pane, basket e minors, sembrava essersene dimenticato chiunque. Non Alberto Morea che a Mantova due anni fa ha costruito le sue fortune anche grazie alle invenzioni del play bolognese, tra i protagonisti con 10 punti e 6 assist del primo successo ferrarese in campionato.

MVP – Andiamo con LNP, premiando l’incredibile gara di Andrea Renzi, unico superstite dei moti siciliani che hanno portato alla rivoluzione in casa Pallacanestro Trapani. 31 punti, 12/16 al tiro, 6 rimbalzi, di cui 25 nell’irreale primo tempo di Trapani. Gustiamoci nel video di LNP la sua magica prestazione.


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