FCL Contract Legnano – Givova Scafati 67-70 dts

Pullazi e Ammannato, protagonisti del primo quarto (Foto: Legnano Basket)

Ammannato nel primo tempo, Lawrence e Sherrod nella ripresa e nel supplementare: Scafati espugna Legnano nel recupero dell’undicesima giornata in una gara combattuta quanto era lecito attendersi, seppur non bellissima a vedersi, complice un arbitraggio assolutamente inadeguato, che ha fischiato senza riuscire a tenere un metro stabile nell’arco della gara, togliendo ritmo ai giocatori di entrambe le squadre.
Scafati parte con un 5-0 targato Sherrod e Ammannato, Legnano risponde con due triple in fila di Pullazi e chiude avanti il primo quarto, ma sarà l’ultimo vantaggio per un bel po’. Dal secondo periodo, infatti, i campani iniziando a dettare il ritmo del gioco, pur non riuscendo a scappare. I Knights faticano, sia per l’assenza di Toscano per un problema agli adduttori riscontrato al termine della gara con Casale, sia per l’assenza virtuale di Raivio, mai in partita anche per meriti dell’asfissiante difesa di Scafati su di lui.
Nella ripresa la Givova tocca il +10 con una schiacciata di Sherrod ma, ancora una volta, Legnano non molla: dopo 31 minuti di gioco arrivano i primi due canestri dal campo di Raivio, due triple di fila che ridanno il vantaggio ai padroni di casa (50-49). Scafati reagisce con i due americani, Legnano va a +3 a poco più di un minuto dalla sirena con un contropiede concluso da una schiacciata di Martini e un canestro di Zanelli, ma Ammannato torna quello del primo tempo e pareggia con un gioco da tre punti, prima di venire stoppato da Maiocco a un paio di secondi dalla sirena finale.
Nel supplementare Martini e Mosley portano i Knights a +4 (63-59), ma un parziale di 2-11 per Scafati chiude di fatto i giochi. Piccolo appunto sul finale: sul -3 a 16 secondi dalla fine, la Givova difende forte oltre la linea da tre punti e per Martini si apre un’autostrada nella corsia centrale; come da ordini di scuderia, penetra per cercare due punti veloci, con l’idea di fare poi fallo e provare a sfruttare al meglio gli ultimi 10 secondi, con ancora un timeout a disposizione. La scelta può essere più o meno discutibile, ma l’errore della guardia legnanese in sottomano toglie ogni significato al dibattito.

Pagelle

Legnano

Tomasini, discreta partita limitata dai falli (Foto: Legnano Basket)

Tomasini: 6. Segna 7 punti in 12 minuti, ma commette anche 4 falli, di cui almeno 2 inesistenti, che lo tolgono praticamente dalla gara in una serata in cui, con l’assenza di Toscano, c’era un disperato bisogno di lui.
Zanelli: 5. Stavolta non ripete i finali miracolosi contro Siena e Casale, anche se sembrava avviato sulla strada giusta con il canestro del +3 a poco più di 60 secondi dal termine dei regolamentari.
Roveda: 6,5. Buttato nella mischia per emergenza nelle rotazioni, tiene bene il campo e segna anche due punti dopo aver strappato un rimbalzo offensivo.
Maiocco: 6. Gioca la sua “solita” partita, ma forse in una serata come questa sarebbe servito qualcosa di più, anche se ha l’attenuante di un problema al dito che l’ha limitato parecchio in attacco.
Martini: 6,5. Con Raivio in serata negativa cerca di guidare l’attacco legnanese, riuscendoci pur con percentuali ancora una volta non ottimali (15 punti, 6/15 al tiro, 4 assist). Il problema è il sanguinoso errore in sottomano che toglie ogni speranza ai suoi a una decina di secondi dalla sirena finale, un errore decisamente non da lui.
Berra: sv. Come successo a Roveda contro Casale, entra negli ultimi 15 secondi del quarto per difendere forte e finisce con il commettere fallo (con canestro segnato) su Lawrence, sbagliando poi anche il (difficile) tiro sulla sirena.
Raivio: 5,5. Una brutta partita può capitare a tutti, specie se gli avversari aiutano in questo senso, raddoppiandolo sistematicamente e mettendogli le mani addosso ogni volta che entra in area, sfruttando un metro arbitrale a dir poco tentennante. Però, anche in una partita da 9 punti con 3/16 al tiro, in cui il primo canestro dal campo arriva dopo 31 minuti, riesce comunque a contribuire con 8 rimbalzi e 5 assist.
Mosley: 7,5. Ancora tutt’altro che recuperato, mette insieme una doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi (più le solite 3 stoppate) prima di vedersi fischiare un quinto fallo assai dubbio a un minuto dalla fine.
Pullazi: 6. Le cifre lo promuovono (10 punti e 7 rimbalzi), e in effetti nella metà campo offensiva ha giocato una discreta partita, ma in difesa forse avrebbe potuto fare qualcosina di più contro i 17 punti di Ammannato nel solo primo tempo.

Scafati

Ammannato in difesa su Matteo Martini (Foto: Legnano Basket)

Lawrence: 7. Non fa niente di straordinario ma, dopo un primo tempo sotto la sufficienza, prende per mano i suoi con 12 punti nella ripresa, per 18 totali (anche se con 6/17 al tiro).
Crow: 5,5. Spara a salve per tutto il primo tempo, poi smette di tirare ricomparendo con i due liberi della staffa a 6 secondi dalla fine.
Trapani: sv. Gioca 4 minuti, “sfrutando” la presenza di Roveda dall’altra parte.
Spizzichini: 6,5. Rivedibile in attacco (4 punti, 1/7 al tiro), ottimo in difesa su Zanelli e soprattutto Raivio.
Romeo: 6,5. Gioca 12 minuti per mettere pressione su Raivio, cosa che fa alla perfezione.
Ranuzzi: 5,5. Discreto in difesa, dà una mano a rimbalzo (5) e incide poco in attacco, dove chiude con soli 2 punti e 1/4 al tiro.
Ammannato: 8,5. Se non è la partita della vita poco ci manca: primo tempo perfetto da 17 punti (di cui 10 nel primo quarto) senza errori al tiro (5/5 da due, 2/2 da tre, 1/1 ai liberi), con tanto di tripla sulla sirena all’intervallo. Nella ripresa, comprensibilmente, un po’ si spegne, ma torna a farsi vedere con il canestro e fallo del pareggio a 45 secondi dalla fine dei regolamentari, chiudendo a 21 punti e 3 recuperi. Ah, normalmente in campionato siamo a meno di 6 punti a partita…
Pipitone: sv. Tre falli in poco più di un minuto in campo, ma c’è da dire che un paio erano puri fischi di compensazione da parte di una terna arbitrale che, di questa partita, ci ha capito poco o niente.
Santiangeli: 5,5. Il peggiore dei suoi, non vede mai il canestro (3 punti e 1/5 da tre), anche se, come tutti i suoi compagni, si sbatte non poco nella sua metà campo.
Sherrod: 8. Inizia benino, poi sembra iniziare a soffrire la fisicità di Mosley sotto canestro. Nella ripresa, invece, è un fattore, e a fine gara le sue cifre parlano di 16 punti (compresa la schiacciata del +3 a 16 secondi dalla sirena) e 15 rimbalzi, di cui 6 in attacco.