Axpo Legnano – 2B Control Trapani 80-90

Makinde London, in odore di taglio, ha disputato una buona partita (Foto: Tania Calini)

Altra sconfitta che lascia l’amaro in bocca in casa Knights: in una gara tutto sommato divertente e con tanti canestri, Trapani ha mostrato un gioco più solido e organizzato, pescando le buone prove di Marulli e Mollura dalla panchina (14 punti a testa con 5 triple a segno), di un Clarke che è uscito alla distanza e che è stato decisivo nel secondo tempo (19 punti e 4 assist) e di un Andrea Renzi a dir poco monumentale (23 punti con 7/8 da due), vera chiave dell’attacco di coach Parente.

Ciò nonostante, Legnano è sempre rimasta lì: sempre all’inseguimento, a dire il vero, ma pur con tutti i limiti offensivi e, soprattutto, difensivi, è riuscita a vendere cara la pelle, crollando solo nel finale quando si è resa conto che l’ennesimo tentativo di rimonta, grazie a 13 punti in fila di Raffa all’inizio del quarto periodo, non sarebbe andato a buon fine.

Anthony Raffa, solito top scorer per Legnano (Foto: Legnano Basket)

Legnano paga, ancora una volta, una difesa del tutto inadeguata, che nel primo tempo ha concesso troppi canestri facili e rimbalzi d’attacco ai trapanesi, e che nella ripresa, dopo aver giocato con efficacia la carta della zona (tra gli avversari solo Renzi sembrava in grado di attaccarla adeguatamente), è misteriosamente tornata a uomo con accoppiamenti bizzarri, come il lento e pesante Bianchi a marcare il razzo Clarke. L’attacco è come sempre una conseguenza della difesa: quando i Knights riescono a difendere discretamente e a convertire le palle recuperate in punti facili si innesta un trend positivo che porta a parziali importanti (come il 9-0 nel primo quarto, il 13-0 poco prima dell’intervallo e l’11-0 di Raffa nell’ultimo periodo); a queste fiammate si alternano però lunghi momenti di gioco statico, in cui tutto passa per le mani del bomber Raffa (26 punti con 9/17 al tiro), del giovane Bortolani (14 punti con 6/10 al tiro) e di un London comunque in odore di taglio (20 punti, 9/15 al tiro), e di scelte sbagliate. Su tutte, l’idea di servire Bozzetto in post basso in due possessi di fila decisivi a fine gara, nonostante Raffa venisse da 13 punti in fila e il centro legnanese sia tutt’altro che pericoloso quando riceve palla da fermo.

Per Legnano il bicchiere non è del tutto vuoto, nonostante la sconfitta, ma il 2019 si prospetta ricco di lavoro per riuscire a limare anche solo i problemi più grandi che si vedono sul parquet.