Axpo Legnano – Benacquista Latina 80-105

Matteo Martini, all’esordio con la maglia di Latina proprio sul campo della sua ex squadra (Foto: Tania Calini)

Sempre più in caduta libera i Legnano Knights, che subiscono una severa batosta in casa contro Latina, che, al contrario, è alla terza vittoria consecutiva e si mantiene ai piani alti della classifica, in piena lotta per avere il fattore campo nei playoff, grazie anche all’innesto dell’ex legnanese Matteo Martini, che chiude con 12 punti all’esordio e non fa rimpiangere l’infortunato Fabi.

I Knights, a cui ormai servono diversi miracoli per non andare ai playout (deve vincere tutte le ultime 4 partite, Tortona le deve perdere tutte e domenica prossima, nello scontro diretto, deve vincere almeno di 21), resistono per poco più di due quarti e poi, a corto di energie fisiche e mentali anche per l’assenza di Bozzetto e con un Raffa in campo non al 100%, si arrendono senza nemmeno più provarci nell’ultimo periodo.

Latina gioca una partita un po’ strana: all’inizio un po’ macchinosa, trova però quasi sempre canestri facili, tirando quasi con il 70% a metà del secondo periodo, anche perché non difende davvero nessuno, e i malcapitati che ci provano un paio di volte si vedono fischiare fallo appena sfiorano l’avversario. A poco a poco, però, paradossalmente al calare delle percentuali aumenta la qualità del gioco degli ospiti, che riescono a coinvolgere tutti i compagni, mandandone 6 in doppia cifra a fine partita, costruendo tiri facili (16 assist e 7/14 da tre all’intervallo). Tra i migliori, Lawrence con 19 punti e 4 assist (7/10 al tiro), Baldassarre (14 punti, tutti nel primo tempo, e 11 rimbalzi) e Cucci (12).

Charles Thomas inarrestabile dalla difesa di Latina (Foto: Tania Calini)

I Knights, dal canto loro, si sono affidati esclusivamente a un mostruoso Charles Thomas (34 punti con 13/19 al tiro e 10 rimbalzi in 33 minuti) e a qualche fiammata di Laganà (11 punti, 4/11 al tiro), con Raffa (12 punti, 4/13 al tiro) un po’ apatico, Bortolani (11 punti, 1/5 da tre) spesso in difficoltà e Ferri che non guarda il canestro nemmeno per sbaglio (1 tiro tentato in 26 minuti). Riescono tutto sommato a tener botta nel primo tempo e, dopo l’allungo di Latina prima dell’intervallo con l’ex Tavernelli (41-49), a ricucire appena rientrati in campo (51-51). A quel punto, però, Michael Carlson si ricorda che è in Italia per giocare a basket e dopo aver chiuso con 0 punti i primi 20 minuti ne mette 14 nel solo terzo quarto (18 alla fine), diventando così protagonista del break decisivo.

Thomas continua a far canestro e a prendere botte (34 in 28 minuti), gli arbitri continuano nella loro personale gara contro se stessi, e coach Mazzetti continua a cercare conigli nel cilindro (va addirittura con una sua personale rivisitazione dello small ball, anzi, micro ball, con Laganà da 4), ma ormai la partita è decisa nonostante i soli 12 punti di scarto (73-85 a 8): Legnano alza bandiera bianca e Latina vola a +25 svuotando la panchina.