Legnano Basket Knights – Blu Basket Treviglio 72-67

Buona prestazione per Matteo Palermo (Foto: Tania Calini)

Terzo posto quasi assicurato e tabù sfatato: Legnano non può che uscire felice dalla terzultima giornata di campionato, con una vittoria sudata nel derby contro Treviglio, che aveva vinto 9 dei precedenti 9 incontri tra le due squadre. Gli ospiti partono bene, con una difesa attenta e le triple di Cesana, Sorokas e Marino per allungare, mentre Legnano va a segno solo con tiri difficili di Raivio. Ci vuole, a sorpresa, Sacchettini per svoltare, alla fine del primo quarto (14-16). È comunque Treviglio a mantenere le redini del gioco, tornando a +8 con Genovese ma vedendosi ridurre il divario ancora da Raivio (31-32 all’intervallo).
Ihedioha, Martini, Palermo e ancora Raivio sono i protagonisti dell’inizio del terzo periodo, con Legnano che va a +6; la Remer prova a contenere i danni con Marino e Rossi, ma nell’ultimo quarto si sveglia anche Mosley con due schiacciate pazzesche, mentre Martini e Raivio portano i padroni di casa a +12 a poco meno di 6 minuti dal termine. Proprio sul canestro del +12 di Martini si fa male Marino, costretto a uscire; e proprio quando si potrebbe pensare che la partita sia chiusa, ecco l’incredibile rimonta di Treviglio, che con le triple di Genovese e Marini piazza un tremendo parziale di 13-0, che vale il nuovo vantaggio (64-65) a 3 minuti dalla fine. Legnano, pur continuando a soffrire la zona ospite, non perde la testa e si affida ai suoi punti di riferimento: Martini in penetrazione, Palermo con un canestro di puro talento e poi Mosley, che cattura e converte in due punti il rimbalzo dopo l’errore dalla lunetta di Raivio, mentre Treviglio si vede letteralmente sputare dal ferro due triple fondamentali proprio di Genovese e Marini.

Pagelle

Michael Sacchettini sta migliorando a vista d’occhio (Foto: Tania Calini)

Legnano

Roveda: 6. Parte in quintetto e tiene discretamente il campo, prendendosi anche una stoppata che non può che fare bene come esperienza.
Maiocco: 5,5. Dopo la prova incredibile in attacco di sette giorni fa, finisce con 0 punti e 0/4 al tiro, ma il capitano sa sempre come rendersi utile (6 assist).
Palermo: 7. Percentuali non eccellenti (2/8 da tre, con molti tiri aperti sbagliati), ma come sempre nel finale c’è, e sfiora anche la doppia doppia (13 punti e 9 rimbalzi).
Martini: 7. Anche lui poco preciso (5/14 al tiro), ma fondamentale per la vittoria (11 punti e 5 rimbalzi), perché non ha paura di prendersi responsabilità e, quando decide di andare fino al ferro, difficilmente si riesce a fermarlo.
Ihedioha: 6. Come spesso gli accade, si accende e si spegne più volte all’interno della stessa partita, ma tutto sommato la sufficienza la porta a casa.
Sacchettini: 7,5. Conferma l’ottima prestazione della scorsa settimana, portando energia e chiudendo con 10 punti, 3 rimbalzi e 2 stoppate in 13 minuti, senza errori né dal campo né dalla lunetta.
Raivio: 8. Inizia a segnare fin dal primo minuto e continua regolarmente fino agli ultimi secondi: 22 punti, 8/14 al tiro, 7 rimbalzi, 3 recuperi e 2 assist: solita partita totale al servizio della squadra.
Berra: 6. In campo per 5 minuti, alterna buone cose (un ottimo rimbalzo d’attacco) a grosse ingenuità, ma per un classe 2000 è fisiologico.
Mosley: 6,5. Il voto è una media tra l’8 abbondante per l’ultimo quarto, in cui è fondamentale prima per l’allungo legnanese e poi per chiudere i conti alla fine, e il 5 scarso per il resto dell’incontro, in cui non tenta nemmeno un tiro dal campo.

Tommaso Marino, nel bene o nel male, riesce sempre a far parlare di sé (Foto: Tania Calini)

Treviglio

Cesana: 5,5. Si dà parecchio da fare, ma è molto impreciso al tiro (5 punti, 2/8 dal campo) e ciò non può che pregiudicare la sua prestazione.
Pecchia: 5,5. Svolge discretamente il suo compito, anche se in fase difensiva gli esterni legnanesi gli danno parecchi grattacapi.
Sorokas: 5. Talento e duttilità stavolta non bastano: classica serata no per l’ala lituana, che mostra qualche fiammata ma incide ben poco sulla partita.
Marino: 5,5. Anche per lui un paio di lampi, ma in generale prestazione sotto il par, finché nel finale è costretto a sedere in panchina per un colpo (assolutamente fortuito) ricevuto alla tibia, per il quale non ha mancato di lanciare insulti a Raivio, reo di averglielo procurato, guadagnandosi a sua volta fischi e insulti da parte del pubblico. Poi, per chiudere in bellezza, il litigio con rissa sfiorata fuori dal palazzetto con i tifosi di casa: se un professionista di 31 anni (quindi, insomma, non ha iniziato ieri a giocare) ancora non è in grado di gestire i contatti di gioco e, soprattutto, gli insulti della tifoseria avversaria (che vanno condannati senza “se” e senza “ma”, ma che purtroppo, di fatto, esistono), allora forse abbiamo un problema.
Marini: 7. Nonostante i problemi fisici, gioca un’ottima partita, soprattutto nel finale, quando deve in qualche modo sopperire all’assenza di Marino: 8 punti, 6 rimbalzi e 5 assist per lui alla fine.
Genovese: 7,5. Inizia molto in sordina, poi piano piano carbura e nell’ultimo quarto esplode con quattro triple fondamentali per la (vana) rimonta trevigliese: 14 punti con 4/9 da tre.
Rossi: 7. Difende in modo intelligente su Mosley, costringendolo a prendere palla dove non sa che farsene, e incide anche in attacco, seppur a sprazzi. Per il dopo-partita, fa compagnia a Marino.
Nwohuocha: 6. Mani di legno ma fisico massiccio, forse avrebbe potuto dare in più, perlomeno come presenza in area.
Sollazzo: 5. Se la tua principale bocca da fuoco, pur in una squadra che fa del collettivo la sua forza, chiude con 8 punti e 3/8 al tiro (anche se con 7 rimbalzi e 5 assist), vincere diventa sicuramente più difficile.