FCL Contract Legnano – Metextra Reggio Calabria 86-73

Legnano rimane salda all’inseguimento della capolista Casale Monferrato, vincendo contro una Viola partita fortissimo ma spentasi dopo l’intervallo. Gli ospiti puntano fin da subito su difesa e rapidità, e grazie anche a tre triple nei primi minuti provano a scappare (5-17 a metà del primo quarto). Legnano sembra scarica e fatica a trovare fluidità, ma poco a poco prende fiducia con qualche iniziativa personale di Martini e Raivio, e a conti fatti il primo quarto, chiuso con due soli punti di svantaggio (21-23), va di lusso.

Matteo Martini, senza dubbio MVP per Legnano (© 2017 Foto Alessio Brandolini)

Il sorpasso arriva appena inizia il secondo periodo, con Mosley e Raivio a firmare il +1. Da lì in poi Legnano entra in controllo e prende fiducia minuto dopo minuto, pur con qualche brivido poco prima dell’intervallo, mentre Reggio Calabria sembra la lontana parente della squadra brillante vista nei primi minuti. Lenta e macchinosa, nel terzo periodo si affida quasi esclusivamente alle triple di Roberts per rimanere a galla, mentre nell’ultimo quarto Pacher fa bottino, ma senza mai dare l’impressione di poter davvero trascinare la squadra alla rimonta.

I Knights, dal canto loro, dimostrano di meritarsi pienamente il secondo posto in campionato, con un’ottima reazione a un inizio disastroso e con una varietà di opzioni che, alla lunga, si rivela decisiva. Nove giocatori a referto, di cui quattro in doppia cifra, ma al di là dei punti tutti hanno contribuito in modo positivo, permettendo a coach Ferrari il lusso di far stare in campo Raivio “solo” 30 minuti.

Pagelle

Legnano

Tomasini: 6,5. Solida prova da 7 punti in 12 minuti, senza errori al tiro, segnando quando più Legnano ne aveva bisogno, tra primo e secondo quarto.
Zanelli: 6,5. Nove dei suoi 10 punti (più 5 assist) arrivano nella ripresa, grazie soprattutto alla sua (forse troppo) spiccata abilità nel procurarsi falli.
Maiocco: 7. Da quando entra, a metà del primo quarto, Legnano cambia faccia, e questo indica chiaramente quanto sia importante la sua presenza in campo, al di là delle statistiche.
Martini: 8. Coach Ferrari aveva detto che serviva tempo perché entrasse pienamente in condizione dopo l’infortunio estivo, e finalmente oggi si è rivisto il giocatore in grado di spaccare le partite visto l’anno scorso. Batte l’uomo e va a canestro con una capacità disarmante, il che, unito a un tiro da fuori da non sottovalutare (tripla del +14 che chiude la partita a 3 minuti dalla sirena), lo rende a tratti immarcabile.
Gazineo: 5,5. Gioca solo il minuto finale e segna anche un canestro, ma riesce nell’impresa di commettere addirittura due falli…
Toscano: 6. Meno brillante del solito, fa comunque il suo lavoro in una serata in cui, dopo i primi 5 minuti, fare canestro non è più stato un problema.
Raivio: 7. Quasi una giornata di riposo per lui, che si prende qualche responsabilità per “svegliare” i compagni all’inizio, ma poi si nota poco… Finché si guarda il tabellino e si legge di 30 minuti in campo, con 17 punti, 5 rimbalzi e 4 assist.
Mosley: 7,5. Due voli sopra il ferro infiammano il palazzetto (uno soprattutto è serio candidato a entrare nella Top 10 stagionale), ma il centro americano è sostanza pura, con rimbalzi, intimidazione e punti quando servono.
Pullazi: 6. Un primo tempo da dimenticare, complici problemi di falli, e un secondo di qualità, anche se l’impressione è che potrebbe fare di più.

Reggio Calabria

Pacher: 7,5. L’ex di turno gioca un’ottima prova da 26 punti e 11 rimbalzi, anche se i 13 punti nell’ultima frazione arrivano un po’ a giochi già chiusi.
Passera: 5. Tanto fumo e poco arrosto per l’esperto play della Viola, che si dà un gran da fare, toccando molti palloni, ma senza combinare granché.
Caroti: 5,5. Va meglio di Passera, ma si fa condizionare parecchio dal nervosismo per i fischi, talvolta molto fantasiosi a dire il vero, della terna arbitrale.
Fabi: 6,5. Un fattore nel primo quarto, in cui segna 10 punti contribuendo alla partenza a razzo dei calabresi. Poi però sparisce completamente dalla partita (3 punti con 1/3 da due e 0/4 da tre negli altri tre periodi).
Baldassarre: 5. Gara un po’ da “vorrei ma non posso”, la sua: si vede che sa giocare e che ha diverse armi nel suo bagaglio tecnico, ma a tratti è un po’ prevedibile e, soprattutto, non la mette davvero mai: 1/9 al tiro per soli 3 punti a referto.
Rossato: 5,5. Vale più o meno quanto detto per Caroti, con un pizzico di nervosismo in più.
Agbogan: sv. Solo due minuti e mezzo alla fine del secondo quarto.
Benvenuti: 5,5. È di sicuro un elemento più di quantità che di qualità, ma 2 palle perse in 8 minuti sono tantine, soprattutto considerando che il passaggio che gli è rimbalzato sulla schiena non è andato sul tabellino perché la palla è comunque finita in mano a un suo compagno di squadra…
Roberts: 8. Si potrebbe dire che tende a monopolizzare l’attacco della sua squadra, ma è anche vero che in certi tratti della partita non c’era davvero nessuno che sapesse cosa fare con la palla in mano. E, di fatto, ha tenuto a galla i suoi per tutto il terzo quarto a suon di triple, alcune di notevole difficoltà.