FCL Contract Legnano – Pasta Cellino Cagliari 68-77

Zanelli ha perso nettamente il duello con Keene (Foto Legnano Basket)

Lucidità, difesa e una pioggia di triple: queste le armi con cui Cagliari espugna Legnano in una gara importantissima per la corsa ai playoff. I padroni di casa, forse scarichi mentalmente dopo la pausa forzata di sette giorni fa per il rinvio della partita con Napoli, iniziano la gara subendo un 3-15 che dice molto del loro approccio alla gara. Lenti a ruotare in difesa, permettono a Bucarelli di segnare 6 punti in fila mentre Allegretti, Keene e Rullo scaldano le mani da oltre l’arco. Per Legnano sembra provarci solo Martini, anche perché la difesa cagliaritana è molto brava a chiudere l’area, concedendo un tiro da fuori che Legnano non riesce a prendere con ritmo e convinzione. Gli ospiti toccano anche il +16 con una tripla di Rovatti all’inizio del secondo quarto (13-29), ma Tomasini, Mosley e Raivio ricuciono in parte con un break di 12-1, anche se all’intervallo il tabellone dice +9 grazie a un’altra tripla di Keene.
Nella ripresa inizia il Martini show: la guardia legnanese segna addirittura 11 punti in fila in poco più di due minuti a metà del quarto, portando i suoi dal -4 al +2. A parte un libero di Toscano, l’attacco legnanese grava interamente sulle spalle di Martini, che apre il quarto periodo con un’incredibile schiacciata e continua con altri 6 punti in fila (per un totale di 19 punti sui 20 totali di squadra in 8 minuti). Poi però, comprensibilmente, esaurisce la benzina e Legnano non trova alternative altrettanto prolifiche e continue: una tripla di Pullazi e un canestro di Raivio danno ai Knights il massimo vantaggio (68-64) a 4 minuti dalla fine, ma proprio lì si spegne la luce per i biancorossi, che non segnano più fino alla fine, mentre Cagliari ribalta nuovamente il risultato con Keene, Allegretti e Rullo, per un 13-0 che suona come un sonoro ceffone ai padroni di casa.

Pagelle

Matteo Martini, unico giocatore in doppia cifra per i Knights (Foto Legnano Basket)

Legnano

Tomasini: 5,5. Segna una tripla e su un’altra subisce fallo e infila i tre liberi, ma per il resto gioca sempre allo stesso ritmo, senza riuscire a smuovere un attacco piuttosto stagnante.
Zanelli: 4. Totalmente fuori dalla partita, sia in attacco, dove chiude con 1/10 al tiro, sia in difesa, dove è poco in fiducia e, bisogna dirlo, deve occuparsi perlopiù dell’immarcabile Keene.
Maiocco: 5,5. Partita meno positiva del solito per il capitano, che parte in quintetto ed è quindi uno dei responsabili del pessimo inizio dei legnanesi. In attacco sfrutta bene qualche varco lasciato dalla difesa cagliaritana, ma da fuori spara a salve.
Martini: 8,5. Parte forzando parecchio (2/5 da tre nei primi 6 minuti di gioco), poi un po’ si calma ma, con un attacco che non funziona, sente di doversi prendere maggiori responsabilità. Così, nella ripresa, mette 11 punti in fila nel terzo quarto e, finché ne ha, Legnano rimane lì; quando comprensibilmente inizia a perdere colpi, Cagliari chiude la partita. Alla fine per lui doppia doppia da 31 punti (7/14 da tre) e 11 rimbalzi.
Toscano: 4. Pare abbia ancora problemi fisici; di sicuro 1 punto e 4 falli in 13 minuti in campo non sono il suo fatturato abituale.
Raivio: 5. Poco in serata (3/7 da due e 0/3 da tre per soli 8 punti), cerca di dare una mano innescando i compagni (6 assist), ma la verità è che Legnano aveva un disperato bisogno di lui, soprattutto quando Martini finisce la benzina negli ultimi 6-7 minuti della partita.
Mosley: 6. Un paio di voli sopra il ferro, 6 punti, 9 rimbalzi, un paio di stoppate e qualche difficoltà contro avversari molto più mobili di lui.
Pullazi: 6,5. Mette un paio di triple e cattura 9 rimbalzi, cavandosela egregiamente anche in difesa, dove non sempre però viene “premiato” dagli arbitri.

Cagliari

Keene: 9. Letteralmente immarcabile: pur chiudendo con il 40% al tiro, dà l’impressione di segnare ogni volta che la palla lascia le sue mani, soprattutto nel primo tempo, quando mette 12 dei suoi 21 punti totali con 4/5 da tre. Legnano prova diversi giocatori su di lui, ma il risultato non cambia.
Allegretti: 8,5. L’aria di casa sembra fare bene al veterano del Cagliari, che gioca una serata d’altri tempi: 35 minuti in campo per 19 punti, 7 rimbalzi e 4/7 dalla lunga distanza.
Turel: 6. Qualche minuto per far rifiatare il reparto guardie, fa il suo senza farsi notare particolarmente.
Rullo: 6,5. In difficoltà nel primo tempo, inizia a forzare nella ripresa, contribuendo involontariamente alla rimonta legnanese, ma poi mette due triple importantissime, compresa quella che porta i suoi a +4 a 2 minuti dalla fine.
Ebeling: 5. Due falli nei primi 4 minuti di gioco lo tolgono troppo presto dalla partita; si rivede nel secondo tempo, ma solo per una comparsata.
Matrone: sv. Una manciata di minuti per allungare le rotazioni nel reparto lunghi.
Bucarelli: 7,5. Tanta energia, come è lecito e doveroso aspettarsi da un neanche ventenne, ma anche testa e capacità di attaccare il canestro; va vicino alla doppia doppia con 8 punti e 8 rimbalzi, con 4/5 da due e tre triple sbagliate perché “obbligato” a prenderle per lo scadere del cronometro.
Stephens: 5,5. Ha un primo passo con cui potrebbe battere Mosley praticamente a ogni azione, invece lo fa solo un paio di volte in tutta la gara. Per il resto, tanta voglia, ma anche tanti errori da sotto (11 punti con 5/12 al tiro e soli 5 rimbalzi), soprattutto quando Legnano rimette la testa avanti nell’ultimo quarto.
Rovatti: 6. Partita senza infamia e senza lode, anche se il secondo tempo di Martini, compresa una pazzesca schiacciata sulla sua testa all’inizio del quarto periodo, se lo ricorderà per parecchio.