Legnano Basket Knights – Roseto Sharks 58-62 (0-1)

Legnano-Roseto, gara 1. Foto: Davide Moroni

I primi playoff di Serie A2 della storia del Legnano Basket iniziano con l’amaro in bocca per i padroni di casa, che si devono arrendere a una Roseto che, partita malissimo, ha saputo capovolgere la partita con intensità e lucidità.
I Knights partono bene, 9-2 dopo i primi 5 minuti, ma Roseto ci mette poco a sorpassare, sfruttando il fisico di Sherrod in area. La stessa musica si ripete nel secondo quarto, quando i padroni di casa toccano anche il +11 grazie a tre triple in fila di capitan Maiocco, mentre Roseto ci mette quasi 7 minuti a trovare i primi punti del periodo. Sono, però, di Adam Smith, che finalmente si sblocca, e qui si capovolge la gara. Ispirata da Amoroso e dallo stesso Smith, Roseto piazza un parziale di 3-15 che la fa chiudere sul +1 il primo tempo, con Legnano a rimpiangere i tantissimi tiri aperti sbagliati.
Nella ripresa la situazione si capovolge: se nella prima metà di gara sono gli ospiti a essere in palese difficoltà (addirittura il 17% al tiro a metà del secondo quarto), nella seconda è Legnano che fatica a trovare buoni tiri, finendo anche con perdere lucidità, come dimostrano le tante, troppe palle perse su passaggio, con diversi palloni consegnati direttamente nelle mani degli avversari. Sull’altro lato del campo, invece, ormai Smith si è sbloccato, mentre Casagrande sfrutta al meglio in contropiede i palloni persi dagli avversari.
Legnano prova un’ultima reazione quando, dal -6 (34-40), torna a +4 con Martini, Ihedioha e Raivio alla fine del terzo quarto (46-42), ma è in pratica l’ultimo vantaggio dei padroni di casa, che nel quarto periodo vanno in totale confusione, mentre Roseto si affida ancora a Smith e Amoroso, trovando anche due triple importanti da Fultz e Mei. A 24 secondi dal termine Maiocco segna il -3, ma sulla rimessa di Roseto Legnano ci mette 10 secondi prima di commettere fallo. Fallo che, tra l’altro, è il primo di tutto il quarto. Fallo dopo fallo, Smith finisce in lunetta con soli 4 secondi sul cronometro, che comunque non servono a niente, visto che l’americano firma il +4 con un 1/2.
Come ha sottolineato il coach legnanese Mattia Ferrari, «le due squadre si equivalgono»: Roseto ha fatto valere la maggior lucidità e forse la maggior esperienza, facendo pagare caro a Legnano il nervosismo dell’esordio. Martedì, in gara 2, i biancorossi devono riuscire a impattare la serie se non vogliono spostarsi in Abruzzo con una missione impossibile.

Pagelle

Legnano

Maiocco: 7,5. Tre triple in fila nel primo tempo danno a Legnano il massimo vantaggio, ma, un po’ a sorpresa, è una minaccia offensiva costante per tutta la partita. Grave, anche se forse non determinante, l’errore nell’ultima azione, quando fa passare 10 secondi pressando su Smith prima di commettere fallo.
Palermo: 5. Ormai è un giocatore chiave per i biancorossi, e se il suo tabellino dice 5 punti con 2/8 al tiro e 0 assist c’è poco da salvare.
Martini: 7. Ci mette, come al solito, tanta voglia ed energia, ma stavolta viene un po’ meno la lucidità, con conclusioni spesso un po’ forzate. Ma stiamo comunque parlando del miglior marcatore dell’incontro: 17 punti e 3 assist con 7/17 al tiro.
Ihedioha: 5. Il suo primo tempo consiste in tre falli commessi, di cui almeno uno ampiamente evitabile, e un paio di pessime decisioni in attacco. Nella ripresa ha una fiammata nel terzo quarto, ma in generale incide ben poco, anche in difesa, dove spesso Amoroso gli fa venire il mal di testa.
Sacchettini: sv. In campo per meno di due minuti.
Raivio: 5. Per una volta, fallisce clamorosamente la partita: non sono tanto le cifre (9 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) né le cattive percentuali (4/11) o le palle perse (6), ma il modo in cui fa tutto questo: sembrava spesso sperduto in mezzo al campo, senza sapere bene cosa fare. Legnano deve ritrovare il suo leader se vuole sperare di ribaltare la serie.
Mosley: 7. Solito totem in mezzo all’area, cattura addirittura 18 rimbalzi (di cui 6 in attacco) e rifila 5 stoppate, ma potrebbe e dovrebbe fare di più offensivamente: 6 punti sono un po’ pochini, soprattutto contro un avversario fisicamente inferiore; per non parlare del 2/9 ai liberi…
Battilana: 6,5. Si fa trovare pronto a rimbalzo, sia in difesa che in attacco, nei pochi minuti in campo.

Roseto

Smith: 7. Parte male, anzi malissimo, sbagliando tutti i primi tiri e continuando a forzare per cercare di sbloccarsi. Manco a farlo apposta, il primo canestro arriva su un tiro da tre, dopo che un rimpallo fortuito gli ha fatto finire il pallone tra le mani. Da lì cambia la sua partita e, di conseguenza, anche quella di Roseto. Alla fine 14 punti con 6/20 al tiro.
Piazza: 6. Senza infamia e senza lode, il suo compito è far rifiatare i titolari e lo svolge senza problemi.
Fultz: 6. Ottimo gestore di ritmi e palloni (5 punti, 6 assist), ogni tanto tende però a tenere un po’ troppo la palla o a peccare di eccessiva generosità, mettendo in difficoltà in un paio di occasioni i suoi compagni, che si aspettavano un suo tiro anziché un extra-pass.
Mei: 6,5. Due triple importanti nel secondo tempo.
Radonjic: sv. Solo 4 minuti in campo.
Fattori: 6. Uno dei due ex di turno fa quello che deve fare: segna un paio di canestri e cattura un paio di rimbalzi.
Casagrande: 7. L’altro ex incide nettamente di più, difendendo bene, rubando palloni, segnando in contropiede e prendendo 6 rimbalzi.
Amoroso: 7,5. Giocatore di categoria superiore, oltre che di grande esperienza, e si vede. Si accontenta di tirare da fuori (4/9 da tre) e di creare per i compagni, salvo poi portare a scuola Ihedioha in post basso per un canestro importante nel finale.
Sherrod: 6,5. Il centro di Roseto non arriva ai due metri, e infatti fatica parecchio contro Mosley, ma sfiora comunque la doppia doppia con 9 punti e 9 rimbalzi, anche se con 4/12 al tiro