Roseto Sharks – Legnano Basket Knights 64-61 (3-1)

Matteo Palermo, autore di una tripla tanto difficile quanto inutile a 25 secondi dal termine (Foto: Tania Calini)

Alla fine di una gara 4 combattuta come le prime tre della serie, è Roseto a festeggiare la conquista dei quarti di finale dei playoff, in cui incontrerà la Virtus Bologna.
Legnano si trova di fronte alla classica gara dentro o fuori, e per l’occasione fa tornare in campo Matteo Martini, pur in condizioni tutt’altro che buone. Soprattutto, i Knights partono in maniera piuttosto sonnolenta per una squadra che ha l’obbligo di vincere: sotto nel punteggio fin dalle prime battute, nel secondo quarto sprofondano fino a -13 con 7 punti quasi di fila di Andrea Piazza e una tripla di Mei. A quel punto, però, gli ospiti si risvegliano, e con Ihedioha, Maiocco, Mosley e Raivio ricuciono il divario andando negli spogliatoi sul -4.

Al ritorno in campo, Roseto sembra subire la ritrovata verve dei legnanesi, che a metà del terzo quarto pareggiano con un’altra tripla di Ihedioha. A 12 minuti dalla sirena finale Mosley schiaccia al volo il 45-45, che sarà l’ultimo pareggio tra le due squadre. Roseto, infatti, prima preme sull’acceleratore con Amoroso, Sherrod e Smith, poi due canestri in fila di Martini ridanno speranza a Legnano, ma nel finale è capitan Maiocco a fare e disfare per i biancorossi. Prima segna 4 punti in fila per il -3, poi sbaglia il contropiede del pareggio a un paio di minuti dal termine e, infine, si arriva alla beffa finale.
Roseto tiene palla praticamente per oltre un minuto, continuando a sbagliare ma anche a catturare rimbalzi offensivi o a guadagnare falli; alla fine Smith porta i suoi a +4 dalla lunetta, ma una tripla di Palermo a 25 secondi dalla fine ridà speranza agli ospiti. Che però, sorprendentemente, decidono di non fare fallo, finché gli arbitri sanzionano comunque un contatto di Martini su Smith a 7 secondi dalla fine. L’americano fa 2/2 dalla lunetta, coach Ferrari chiama timeout, ma sulla rimessa da metà capo Maiocco non riesce nemmeno a rimettere la palla in gioco, facendo scadere i 5 secondi a sua disposizione.

Roseto festeggia un risultato probabilmente insperato a inizio anno, dimostrandosi squadra solida soprattutto da un punto di vista mentale, mentre Legnano esce comunque a testa alta da una stagione sorprendente, chiusa però con un po’ di amaro in bocca per la gestione scellerata di tutti i finali di partita delle tre sconfitte.