Bakery Piacenza – Axpo Legnano 66-95 (serie 2-3)

È la Bakery Piacenza l’ultima retrocessa in Serie B, al termine di una lunga serie contro un’Axpo Legnano che questa sera ha giocato una partita sorprendentemente perfetta, annichilendo gli avversari con un sonoro +29 finale.

Michele Ferri, uno dei migliori in campo (Foto: Tania Calini)

A dire il vero, tutto l’andamento della serie è stato molto particolare: dopo la sudata vittoria in gara 1, Piacenza ha perso gara 2 al supplementare, mentre Legnano ha dominato quasi per intero in gara 3 e anche in gara 4, salvo poi farsi rimontare 14 punti negli 6 minuti finali di gara, buttando via una salvezza già quasi conquistata. Era quindi logico che pensare che l’inerzia della serie fosse tornata in mano ai piacentini, che per di più si giocavano la “bella” in casa; invece, sono bastati pochi minuti stasera per mostrare chiaramente che la partita avrebbe preso tutt’altra piega.

Entrambe le squadre iniziano la gara con percentuali irreali, intorno al 70% dal campo dopo diversi minuti di gara, anche se l’impressione è che sia Legnano a dettare i ritmi del gioco, e che Piacenza rimanga a contatto solo grazie a qualche distrazione degli ospiti. Per tutta la gara, i Knights hanno giocato alla soglia della perfezione, sia in attacco (54% da due, addirittura 50% da tre con 14 triple a segno!) che in difesa, dove hanno giocato con un’intensità e una concentrazione viste poche volte nell’arco della stagione. Non è un caso se gli ospiti hanno vinto tutti i quarti dell’incontro con uno scarto minimo di 5 punti.

Se Raffa non ha brillato come suo solito, Appling è stato decisamente negativo (Foto: Tania Calini)

Dall’altra parte, come detto, Piacenza ha dovuto inseguire fin dall’inizio della partita. In un primo momento se l’è anche cavata a sfruttare i pochi errori dei Knights per rimanere a contatto, o perlomeno per non affondare subito, ma con il passare dei minuti la palla ha iniziato a pesare: Appling è stato impalpabile (10 punti, 2/10 al tiro), Marques Green ha avuto solo un paio di fiammate in tutto l’incontro (9 punti, 5 assist) e il supporting cast non ha saputo sopperire alle mancanze dei due americani, con il solo Guerra a tirare con più del 50% dal campo (10 punti, 3/5 al tiro); Perego e Pastore sono stati i due migliori realizzatori a quota 14 punti, ma con un 10/24 complessivo, mentre Castelli (6 punti, 2/9 al tiro) e Cassar (1 punto e 0/6 al tiro in 15 minuti), che tanto scompiglio avevano creato nell’area legnanese soprattutto nelle prime due gare, non sono riusciti nemmeno lontanamente a creare problemi a Thomas e Bozzetto.

Così, nonostante un Raffa parecchio sottotono (14 punti, 2/7 da tre, 4 assist), Legnano va a +9 già alla fine del primo quarto, grazie a un Thomas scatenato (19 punti, di cui 13 nei primi 10 minuti, e 8 rimbalzi), e nel secondo allunga fino al +16 con Serpilli (10 punti) e Bortolani, mentre Piacenza per diversi minuti racimola solo qualche punticino dalla lunetta. Due triple in fila di Green quasi all’intervallo ricuciono le distanze fino a -7, facendo riaffiorare i fantasmi di gara 4, ma ci pensa capitan Ferri, autore di una partita a dir poco splendida (18 punti, 4/6 da tre, 4 rimbalzi e 4 assist), a mandare i suoi negli spogliatoi sul +10.

Giordano Bortolani, 19 anni, probabilmente il migliore in campo (Foto: Legnano Basket)

Il terzo quarto, a sorpresa, è tutto di Giordano Bortolani, a nostro parere MVP dell’incontro (19 punti, 5/5 da tre): il diciannovenne dei Knights segna tre triple in meno di 3 minuti per il +20 a metà del quarto; Perego prova una reazione d’orgoglio con 8 punti di fila per il -17, ma Ferri, Serpilli e ancora Bortolani sulla sirena vanificano gli sforzi del capitano piacentino e chiudono il terzo quarto sul +21.

Nel quarto periodo non c’è storia: la Bakery smette ufficialmente di giocare, mentre Legnano continua a pescare canestri dalla lunga distanza toccando anche il +34 prima di festeggiare una salvezza tanto sudata quanto meritata, almeno guardando l’andamento complessivo della serie.

Salvezza almeno sul campo, per ora, perché, come ormai siamo abituati in Italia, ancora non è chiaro il futuro prossimo della società legnanese. Si vociferava infatti di una possibile fusione, o di una cessione di diritti, ma, a quanto pare, molto dipendeva dall’esito di questa partita; se ne saprà di più nelle prossime settimane.