Axpo Legnano – Bakery Piacenza 72-74 (serie 2-2)

Filippo Guerra, ottimo in difesa su Anthony Raffa (Foto: Tania Calini)

Dal paradiso al purgatorio (ma a un passo dall’inferno) nel giro di poco più di 6 minuti: si può riassumere così quanto successo in gara 4 tra Legnano e Piacenza. Dopo la stellare vittoria in gara 3, i Knights di certo non si aspettavano una Bakery arrendevole, e in effetti così è stato: partenza razzo per gli emiliani, 2-13 dopo 3 minuti con Appling, Pastore e Castelli (13 punti e 6 rimbalzi con 3/4 da tre). Dopo un timeout chiamato al volo da Mazzetti, Legnano rientra con un’altra faccia, tanto che alla fine del primo quarto una tripla sulla sirena di Raffa, non al meglio per un problema intestinale, porta addirittura in vantaggio la squadra di casa (21-20). Nel secondo quarto, dopo una serie di sorpassi e controsorpassi, è ancora Piacenza a premere sull’acceleratore, e ancora con Appling e Castelli, che confezionano un 7-0 che vale il +5 (36-41) all’intervallo.

Appling è stellare (15 punti a metà gara), Green assente ingiustificato (0 punti e un solo tiro tentato), ma sostituito più che degnamente dal supporting cast. Anche Legnano ha qualche problema: Thomas, con problemi di falli già a partire dal primo quarto, gioca poco e male, Raffa è ottimo ma sembra giocare con le briglie tirate e allora ci pensa Ferri (11 punti e 7 assist, ma 2/10 da tre) a tenere in piedi la baracca, con un primo tempo da vero capitano.

Ottimo primo tempo per Michele Ferri, che però è calato notevolmente nella ripresa (Foto: Tania Calini)

Nel terzo quarto, però, sembra cambiare tutto: i Knights rientrano con un piglio diverso, soprattutto in difesa, tenendo la Bakery a soli 9 punti segnati, e con un Thomas finalmente uscito da letargo. Saranno 16 i punti dell’americano nel solo terzo quarto, con Legnano che chiude sul +10 e che allunga addirittura a +14 (68-54) con una tripla di Raffa (19 punti, 6 rimbalzi, 7 assist ma 4 palle perse) quando mancano 6 minuti e 20 secondi alla fine della partita e, potenzialmente, della serie. Sei minuti e venti in cui, però, a sorpresa, qualcosa si blocca, e i tifosi di casa vedono disgregarsi davanti ai loro occhi, minuto dopo minuto, il sogno salvezza che, a quel punto, era praticamente diventato realtà.

Prima resuscita Marques Green, che infila 8 punti in meno di un minuto (gli unici della sua partita, più 7 assist), poi si blocca tutto l’attacco legnanese, che rimane completamente a secco per quattro minuti e mezzo, mentre dall’altra parte del campo Appling accorcia a -4. Il quinto fallo di Castelli seguito da una schiacciata di Thomas (26 punti e 8 rimbalzi ma 4 palle perse) sembrano ridare speranza a Legnano, ma due triple in fila di Appling portano Piacenza in parità a 1:15 dalla fine. Ferri sbaglia, Appling pesca d’esperienza un fallo dello stesso Ferri e fa 2/2 dalla lunetta e ancora Thomas risponde con il 72-72 a 25 secondi dal termine.

La schiacciata di Thomas nel finale ha ridato, per poco, speranza ai tifosi legnanesi (Foto: Tania Calini)

La palla, ovviamente, va ancora a Appling (29 punti, 3/3 da tre), che fa scorrere il cronometro e poi attacca Ferri, subendone il contatto (non sanzionato) ma segnando comunque il nuovo e decisivo vantaggio. A Legnano rimangono poco più di due secondi per costruire un tiro dalla rimessa, ma la difesa di Piacenza è attenta e la palla arriva a Bianchi, non esattamente la prima opzione, il quale prende tutto sommato un buon tiro, che potrebbe valere la salvezza e invece si infrange sul primo ferro.

Mercoledì la serie torna a Piacenza, con inerzia e fattore campo tutti a favore di una squadra che, a poco più di sei minuti dal termine di gara 4, aveva già un piede e mezzo in Serie B.