Axpo Legnano – Bakery Piacenza 92-75 (serie 2-1)

Dopo l’impresa al supplementare di gara 2, Legnano passa in vantaggio 2-1 nella serie che vale la salvezza, ai danni di una Bakery che, tolti i minuti iniziali, non è riuscita a reggere l’onda d’urto degli avversari, protagonisti di quella che probabilmente è la loro miglior gara stagionale.

Anthony Raffa ha segnato alcuni canestri ai margini della follia (Foto: Tania Calini)

Su tutti, ancora una volta, Anthony Raffa, che mette 30 punti in 30 minuti, conditi da 5 rimbalzi e 7 assist per 38 di valutazione, grazie anche agli ottimi 4/7 da due e 5/8 da tre: considerando che di questi tempi il sindaco di Legnano non dorme sonni tranquilli, verrebbe da affidare a lui le chiavi della città. Non di solo Raffa, però, vivono i Knights: le chiavi di lettura della partita sono i 27 assist totali (tanti, tantissimi per una squadra che troppo spesso si è affidata alle iniziative personali dei due americani), il 42-32 a rimbalzo (e, ancor di più, l’11-5 a rimbalzo offensivo), il 19-6 nei punti originati da palle perse avversarie, il 17-4 nei punti in contropiede, l’11-4 nei punti da seconda opportunità: tutte voci statistiche che inquadrano perfettamente la differenza di atteggiamento, energia, lucidità e intensità tra le due squadre, nonostante le premesse fossero esattamente opposte.

Michele Ferri è riuscito a mettere parecchio in difficoltà Marques Green (Foto: Tania Calini)

Piacenza infatti parte forte, con un 9-0 firmato Pastore (13 punti, 4/10 al tiro), Castelli, Cassar e Appling (27 punti, 9/20 al tiro), ma Legnano già a metà del primo quarto riesce a cambiare marcia, tornando a contatto. Il punto di svolta è un bel bestemmione a due minuti dalla fine del primo quarto. Non è uno scherzo: Cassar, già gravato di due falli (e misteriosamente tenuto in campo da coach Di Carlo), va in post basso contro Bozzetto, sfrutta la sua forza fisica per farlo indietreggiare e segna subendo un contatto che non viene fischiato dall’arbitro, situato a pochi centimetri di distanza. Protesta, offesa alla divinità (oltre che all’arbitro, che come al solito di divino ha avuto ben poco), fallo tecnico, panchina (rientrerà poi nel terzo quarto, mettendoci meno di 4 minuti a esaurire i falli a sua disposizione).

La pazzesca schiacciata a difesa schierata di Charles Thomas nel primo quarto ha dato il via all’allungo legnanese (Foto: Tania Calini)

Da lì, Legnano piazza un 14-0 ispirato da Raffa, Thomas (21 punti, 8 rimbalzi, 4 assist e un paio di schiacciate mostruose) e Ferri (ottimo con 9 punti, 5 rimbalzi, 8 assist e tanta difesa) in tre minuti a cavallo tra primo e secondo quarto: un parziale che, col senno di poi, risulterà decisivo. La Bakery infatti non trova contromisure contro i padroni di casa, che acquisiscono fiducia a ogni minuto che passa, allungando anche a +19 con 6 punti in fila di Serpilli (38-19). Green sembra un fantasma (0 punti, 0/4 da tre, 1 assist e 2 palle perse), Appling è troppo solo e anche se Castelli (14 punti, 6 rimbalzi, 5/8 al tiro) prima dell’intervallo prova a riavvicinare i suoi (51-37), nella ripresa i Knights spingono nuovamente sull’acceleratore con un Raffa indiavolato, toccano anche il +28 (78-50) all’inizio dell’ultimo periodo e possono permettersi di chiudere la partita facendo riposare i due americani per gli ultimi 8 minuti di gara, con il divario che si riduce leggermente nel garbage time.

Domenica è già una partita decisiva: Legnano può chiudere la serie, Piacenza può riaprirla per continuare a sperare.