Axpo Legnano – Baltur Cento 86-84 (serie 3-2)

La “preghiera” di Michele Ferri a fil di sirena (Foto: Legnano Basket)

Dopo il convincente 2-0 casalingo iniziale, dopo un vantaggio consistente nella prima parte di gara 3, dopo il disperato risveglio di Cento nella stessa gara, e dopo il tramortente -40 nel primo tempo di gara 4, in pochi a Legnano pensavano che i Knights ce l’avrebbero fatta. I due match point buttati via, il risveglio dal letargo (o dall’oltretomba) di James White in gara 4, la pochezza difensiva dei legnanesi, bilanciata solo in parte dal tentativo di rimonta nel secondo tempo, effettivamente non facevano ben sperare.

E invece l’ha decisa, molto a sorpresa, un miracolo di capitan Michele Ferri a fil di sirena, un semigancio in terzo tempo da sei metri che ha fatto esplodere il PalaBorsani e ammutolire la panchina della Baltur.

Ma all’84-84 con due secondi (e spiccioli) da giocare si è arrivati dopo 39 minuti e 57 secondi (e spiccioli) duri, equilibrati, a tratti nervosi, come è giusto che sia in una gara 5 con in palio una condanna per la perdente, nonostante le difese ancora una volta ballerine (ma se siamo ai playout qualche motivo ci sarà). Cento ci ha provato fin dall’inizio, giocando in maniera più fluida dei padroni di casa e sfruttando la vena realizzativa di Taylor (9 punti nel primo quarto, 22 con 5 rimbalzi e 5 assist alla fine), a cui si è aggiunto White a partire dal secondo quarto (13 punti, per un totale di 25 e 7 rimbalzi con 10/17 al tiro), quando la squadra ospite ha toccato il massimo vantaggio sul +6 (31-37) a 4 minuti dall’intervallo.

Partita da vero leader per Anthony Raffa (Foto: Legnano Basket)

Legnano si è affidata ad Anthony Raffa fin dai primi minuti, e la guardia americana ha letteralmente preso i suoi per mano, giocando una partita da leader vero, senza paura, a tratti immarcabile, alternando soluzioni ignoranti dalla lunga distanza e accelerazioni fulminee per arrivare al ferro: 10 punti nel primo quarto, 15 nel terzo – quando il prematuro (e dubbio) quarto fallo di Thomas (17 punti e 11 rimbalzi in 25 minuti)) ha gettato nella disperazione i tifosi legnanesi –, 12 negli ultimi dieci minuti, per un totale di 43 punti con percentuali pazzesche (7/9 da due, 7/12 da tre, 8/9 ai liberi), 3 rimbalzi, 3 assist, 40 di valutazione e una candidatura alla beatificazione.

Ma al di là della singola prestazione di Raffa, a convincere e, tutto sommato, meritare la vittoria è stata l’intera squadra legnanese, che dopo aver tentennato nel primo tempo, con l’uscita di scena anticipata di Thomas (panchinato per quasi 10 minuti dopo aver commesso il quarto fallo dopo 4 minuti della ripresa) ha trovato gli stimoli e la lucidità per giocare una partita con la dovuta concentrazione (meglio tardi che mai), difendendo meglio nonostante i prematuri quarti falli di Raffa e di un prezioso Bozzetto da 4 punti, 9 rimbalzi, 3 recuperi e 2 stoppate, e trovando qualche prezioso punto in attacco da Serpilli (tripla alla fine del terzo quarto), Bianchi (contropiede a metà del quarto periodo) e dallo stesso Bozzetto (ottimamente pescato da Raffa nel finale).

Lucidità che è venuta meno solo nel finale, quando, dopo il +4 siglato da Raffa a 90 secondi dal termine, due scelte orrende dello stesso Raffa (in evidente debito d’ossigeno) e Thomas hanno portato a due contropiedi realizzati da Taylor per il pareggio.

Dopo un altro errore di Raffa, Cento ha palla in mano su rimessa da metà campo a 7 secondi dalla sirena. White riceve una palla non facile e fa un tiro doppiamente sbagliato: sia perché non segna, sia perché lascia secondi sul cronometro. Secondi che Legnano, dopo aver ottenuto la rimessa a favore dopo una serie di rimpalli a rimbalzo, sfrutta come meglio non avrebbe potuto: a sorpresa, la rimessa la fa Raffa, Bianchi e Thomas tagliano entrambi verso lo stesso punto, Bozzetto non può e non deve ricevere, e quindi non rimane altri che Ferri, autore, fino a quel momento, di una partita di grande generosità ed efficacia (11 punti, 8 rimbalzi, 5 assist). E il capitano, riceve, fa partire la preghiera e ringrazia gli dei del basket. Sperando che continuino a ricordarsi dei Knights anche a partire da domenica, quando il punteggio si azzererà per una nuova serie durissima contro una Piacenza sulla carta leggermente favorita, anche solo per la settimana abbondante di riposo dopo il 3-0 su Cassino.