Remer Treviglio - Angelico Biella

Niccolò De Vico tra i protagonisti di gara-3 a Biella (foto di Claudio Devizzi)

LE SQUADRE DI GOLD –  Poker delle squadre del campionato di A2 Gold al primo turno di play off con Biella, Agrigento, Trieste e Ferentino che battono rispettivamente Treviglio, Treviso, Ferrara e Recanati di Silver. A dispetto di quanto si pensava ossia che le formazioni del piano inferiore potessero passare almeno il primo turno e diventare mine vaganti per il proseguo dei play-off, le squadre del terzo torneo nazionale cadono seppur alla terza decisiva gara. Importanti le rimonte di Trieste e Ferentino che recuperano l’handicap della prima partita persa in casa e, con maturità ed autorità, sbancano i campi di Ferrara e Recanati per poi chiudere di fronte al pubblico amico. Per Tonut (ormai promesso sposo della Reyer Venezia) e compagni bagno di folla di fronte ad oltre 5000 spettatori mentre per la FMC Starks ma soprattutto Pierich matano la positiva squadra marchigiana. Bene anche Agrigento con Williams e Saccaggi sugli scudi che chiudono la cavalcata dell’ambiziosa De’ Longhi e Biella, seppur senza Raymond, che grazie ai giovani Laquintana e Chillo stendono alle ultime curve una stoica Treviglio.

Remer Treviglio - Angelico Biella

E’ di Emanuele Rossi il gesto più bello di questa prima serie di play-off (foto di Claudio Devizzi)

EMANUELE ROSSI – Ci sono storie nella vita di un campionato che avrebbero bisogno di almeno due-tre articoli per essere raccontate, figurarsi se bastano poche righe. Come la fantastica stagione della Remer Treviglio che in questo finale di stagione è stata amplificata dalle ottime prestazioni nella serie di play-off. Su queste pagine abbiamo spesso esaltato coach Vertemati e il suo gruppo di giovani, oggi lo spazio è tutto per il loro capitano e (a dispetto dei suoi 30 anni) il più anziano del gruppo, Emanuele Rossi. A meno di 2 minuti dalla fine ha l’opportunità di riportare a -1 i suoi ragazzi ma scrive solo 1/4 dalla lunetta, quindi torna in difesa contesta un rimbalzo la palla esce e gli arbitri (erroneamente) assegnano la rimessa a Treviglio. In mezzo alle proteste di giocatori e tifosi di Biella alza il braccio e si accusa dell’ultimo tocco, consegnando di fatto palla e serie ai piemontesi. Suo social network in tanti esaltano il suo gesto, lui si schernisce dicendo che ha fatto solo la cosa giusta. Solo chi non ha avuto la fortuna di conoscere questo ragazzo può stupirsi di un gesto da campione e uomo vero, gladiatore in campo ma uomo di sport e sportività assoluta sempre e comunque.

foto di Danilo Scaccabarossi

Grande successo di pubblico per questo primo turno di play-off (foto di Danilo Scaccabarossi)

PUBBLICO – Che i play-off fossero una calamita per gli appassionati si sapeva e lo si era riscontrato anche lo scorso anno, ma il successo di pubblico di questo primo turno è assolutamente fantastico. Palasport pieni ovunque, entusiasmo e grande seguito sui social network, Biella e Trieste che vincono serie difficili in palasport ribollenti di entusiasmo (quasi 3000 al Forum, oltre 5000 nella città giuliana ieri), i tifosi di Treviglio che mettono in piedi una specie di esodo per seguire la squadra, così come i Fioi dea Sud, sempre presenti anche ad Agrigento. Se il buongiorno si vede dal mattino, da questo punto di vista ne vedremo delle belle da qui alla fine dei play-off.

Williams (Treviso)

Play-off in chiaro-scuro per Coron Williams (foto di Daniele Ferretti)

TRA CONFERME E PICCOLE DELUSIONI – Nella post-season si gioca sempre un altro basket e questa era l’occasione per vedere all’opera, in un contesto diverso, giocatori che avevano fatto parlare di sé durante la stagione regolare. Pendarvis Williams (Agrigento) si conferma sui livelli del campionato, anzi nelle prime 3 gare migliora tutte le sue voci statistiche, ma soprattutto guida in gara 3 i compagni al passaggio del turno. Anche il suo omonimo Coron Williams (Treviso) conferma l’andamento ondivago della stagione, giocando una irreale gara-2 (da 29 punti e 6/8 da 3) ma ciccando completamente l’ultimo atto (2/9 al tiro e soli 6 punti). Buon giocatore che deve peró trovare più continuità per giocare a un livello superiore. Nella gara decisiva arriva anche la conferma di Murphy Holloway (Trieste), forse non il miglior giocatore con la palla in mano, ma energia e fisicità a quintalate che cattura ben 21 rimbalzi e trova un paio di giocate importanti nel finale di gara-3. Chi invece non è riuscito a dare il suo solito contributo offensivo è stato Kenny Hasbrouck (Ferrara), sfiancato da un gran lavoro difensivo su Tonut, ma i cui punti sono mancati a Martelossi per compleare una bellissima stagione.

Zanelli (Recanati)

Alessandro Zanelli, una delle piacevoli sorprese del campionato (foto di Daniele Ferretti)

GIOVANI ITALIANI – E’ stato senza dubbio il primo turno dei giocatori italiani, soprattutto giovani. Se Biella-Treviglio è stato una specie di festival del nostro basket, non da meno sono state le altre serie. Corbani ha probabilmente fatto un bel regalo ai vari Chillo, Laquintana, Berti e De Vico per le grandi prove di gara-3, ma deve anche ringraziare la chirurgica mano di Marzaioli in gara-1 che ha respinto l’assalto di Treviglio. Tonut a Ferrara in gara-2 gioca da giocatore consumato e trascina la squadra al break in avvio che decide di fatto il match e permette ai giuliani di giocarsi gara-3 in casa, dove a venire fuori è Candussi ma anche l’incredibile voglia di Coronica, contro un sorprendente Pipitone che ha sostituito alla grande Benfatto. Fabi e Fantinelli hanno dato una grossa mano a Marshawn Powell per portare Treviso a gara-3, dove nelle file di Agrigento hanno avuto un ottimo impatto Saccaggi e Udom. Infine grande serie per Giovanni Allodi fondamentale nelle rotazioni di coach Gramenzi per riuscire a limitare lo strapotere di Mosley sotto canestro, mentre per Recanati si conferma ad altissimo livello Alessandro Zanelli, uno dei migliori giovani della Silver.

a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini