ACosta imola_logoAndrea Costa Imola Basket – De’Longhi Treviso 59-82
IMOLA – Trentesima e ultima giornata del campionato A2 Silver che vede cadere l’Andrea Costa Imola al Pala Ruggi contro la capolista De’Longhi Treviso per 59-82. Terza sconfitta consecutiva per la squadra di Giampiero Ticchi, la quarta in fila tra le mura amiche, maturata nel corso di uno scaigurato terzo quarto da appena 9 punti segnati, subendo l’energia di un Marshawn Powell incontenibile (23 punti, 10/14 dal campo, 12 rimbalzi) e un chirurgico Coron Williams dal perimetro (19 punti, 5/10 da 3). Solita pessima serata al tiro (24/62, il 39% e 6/26 da 3, il 23%) oltre che dalla lunetta per Imola (5/16, il 31%) con Andrea Bartolucci unico in doppia cifra per i padroni di casa (15 punti, 6/9 al tiro).

 

Quintetto confermato per la squadra leader del campionato, mentre Imola visto il perdurare dell’assenza di Jesse Perry schiera Bartolucci in ala grande.
Inizio caldo da ambo le parti con Treviso che fa valere la maggiore verticalità e fisicità sotto canestro di Powell e Rinaldi, mentre l’Andrea Costa risponde colpo su colpo dalla distanza con Anderson e Prato, prima della tripla di Fabi seguita dal canestro di Williams dalla media per il +5 ospite a metà prima frazione. L’allungo della De’ Longhi prosegue con un’altra tripla di Fabi dalla mattonella precedente con il divario che si allunga sull’11-19 con il rimbalzo offensivo e canestro da sotto di Powell. Imola si affida ad un positivo De Nicolao per riportarsi sotto e nonostante le solite difficoltà dalla lunetta, grazie all’ingresso di Bushati e a una maggiore pressione difensiva sui portatori di palla ospiti, riesce a chiudere positivamente il quarto sul 18-21.
Seconda frazione aperta con due triple in fila di un ispirato Bartolucci che valgono il sorpasso sfruttando una serie di penetra e scarica di pregevole fattura dell’attacco di Ticchi; un sorpasso che dura lo spazio di pochi secondi perchè sul ribaltamento di fronte Pinton insacca un canestro da 3 frontale totalmente indisturbato, visti i raddoppi imolesi su Powell al centro dell’area. I padroni di casa avrebbero l’occasione di portarsi di nuovo davanti con una conclusione da sotto di un tarantolato De Nicolao e con una tripla di Hassan, ma entrambe vanno corte sul ferro, mentre Treviso con Negri e con la tripla di Williams riporta l’inerzia tra le mani degli ospiti. Anderson con una bella uscita dai blocchi riavvicina Imola, ma Pinton ancora da 3 porta treviso sul +5, prima della bomba di Anderson da 8 metri che vale il 34-36 dopo i primi 20′.
Ben più complicato e farraginoso l’inizio di secondo tempo dell’Andrea Costa che continua a sbagliare ripetutamente dalla lunetta, trovando canestri solo da un Bartolucci tirato a lucido, mentre difensivamente inizia a subire l’ondata di Powell che trova un canestro da sotto da rimbalzo offensivo, poi conduce la transizione segnando in appoggio e infine infila anche una tripla frontale, non certo la specialità della casa. Imola si ritrova sulle ginocchia, dopo 7′ di terza frazione ha messo a referto appena 6 punti, mentre la De’Longhi continua a martellare la retina dal perimetro con un Williams incandescente da 3 triple in fila che valgono il +17 ospite. Uno svantaggio a cui la squadra Ticchi non riesce a porre rimedio con il quarto che si chiude sul 43-61 prima di 10′ di garbage time fino al 59-82 finale.
ANDREA COSTA IMOLA BASKET– DE’LONGHI TREVISO 59-82 (18-21, 16-15, 9-25, 16-21)
IMOLA: Bartolucci 15, Prato 9, Hassan,De Nicolao 8. Rim (21): Maganza 6. Ass (6): Bushati 2.
TREVISO: Powell 23, Williams 19, Fabi 13. Rim (41): Powell 12. Ass (11): Rinaldi 4.

PAGELLE
IMOLA: De Nicolao 6.5, Bushati 5, Prato 5.5, Perry DNP, Maganza 5, Hassan 5.5, Anderson 5, Bartolucci 7, Guazzaloca 5.5, Preti 5.5
TREVISO: Fantinelli 6, Williams 8, Fabi 6.5, Powell 8, Rinaldi 6, Negri 5.5, Pinton 6.5, Cefarelli 5.5, Vedovato 5.5

 
SALA STAMPA
Ticchi:Un ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per questa stagione che ha invertito l’inerzia degli ultimi anni ad Imola, nonostante un finale di campionato non certo esaltante. Ringrazio tutto il mio staff tecnico, lo staff di preparatori, lo staff medico e un grazie a tutti i tifosi che ci hanno sempre sostenuto e che vogliono tenere l’Andrea Costa ad alti livelli nel campionato con la loro energia da sesto uomo in campo. Abbiamo fatto un buon primo tempo come atteggiamento e mentalità nonostante il deficit a rimbalzo. Abbiamo sbagliato tanti liberi come al solito, poi quando abbiamo preso il break e siamo finiti sotto i 10 punti di svantaggio abbiamo finito completamente la benzina. Un commento riguardo ai nostri americani? Quando sono arrivati ad ottobre erano sanissimi, non avevano mai avuto infortuni gravi. Dovremo avere la fortuna di scegliere due americani che riescano a concludere sani il campionato”.

Bushati:Prima di parlare della partita vorrei fare una dedica speciale a mio nonno che è morto pochi giorni fa, ero in Albania al suo funerale ieri. Il mio primo pensiero va a lui. Il mio secondo ringraziamento va a tutto lo staff dell’Andrea Costa, anche a quei personaggi della società che lavorano dietro le quinte per questo splendido anno, sono stato veramente bene, era da anni che non mi divertivo così tanto e ringrazio anche il pubblico per quanto ci ha sostenuto. La partita è stata la fotocopia di altre partite giocate in casa soprattutto da quando abbiamo raggiunto la salvezza matematica con l’esclusione di Veroli dal campionato di Gold. Abbiamo avuto anche una sfiga incredibile nel corso di tutta la stagione e non vorrei che queste ultime prestazioni gettassero un’ombra su una stagione positiva. Avrei potuto abbandonare Imola, ho avuto alcune offerte nella finestra di mercato, anche in squadre che dalla prossima settimana competeranno per i playoff, ma non mi sembrava giusto abbandonare questi ragazzi e questa società nonostante la salvezza praticamente raggiunta, non mi sembrava giusto lasciare anticipatamente questa tifoseria che mi ha sempre sostenuto. Al momento non ho ricevuto alcuna offerta, non c’è nulla di concreto, prima di qualche settimana non prenderò alcuna decisione sul mio futuro”.