Un positivo Davide Bruttini (foto Marco Berti

Bologna – la Virtus, ancora senza Lawson, liquida la pratica Agrigento in trenta minuti e batte agevolmente la squadra di Franco Ciani con l’emblematico punteggio di 95 – 63 La difesa ospite è stata travolta dall’attacco bianconero che, guidato da Spissu, è stato costantemente capace di punire la difesa avversaria, specialmente dalla lunga distanza. Per la Moncada solo Buford e Piazza raggiungono la sufficienza, troppo poco per espugnare il fortino della capolista del girone Est. La Segafredo, domani, affronterà Trieste che cercherà di vendicare la sconfitta rimediata nel girone di andata all’Unipol Arena.

LA PARTITA – la Virtus parte con Ndoja in quintetto, al rientro dopo quasi cinque mesi di stop. Proprio il lungo albanese realizza il primo canestro da tre punti dell’incontro. Agrigento non ha

Alessandro Piazza (foto Matteo Cogliati)

timori reverenziali verso i padroni di casa e attacca con continuità e con ottimi risultati il canestro bianconero. Buford parte fortissimo, ma in difesa gli uomini di Franco Ciani sono troppo molli e commettono il primo fallo di squadra solo ad un minuto dal termine del primo quarto. La Virtus ha ottime percentuali al tiro, in particolare da tre punti, e chiude in vantaggio la prima frazione di gioco: 24 – 17. Nel secondo quarto l’attacco di Bologna si raffredda e la Moncada avrebbe l’occasione per riavvicinarsi. L’opportunità, però, non viene colta perchè Agrigento spreca dalla lunetta e da oltre l’arco. Ramagli manda in campo i giovani Penna e Oxilia che non fanno calare la pressione difensiva della Virtus che quando ritrova ispirazione scappa a +11, guidata da Spissu e da Bruttini. 40 – 34 al termine del primo tempo. Spissu non smette di martellare il canestro di Agrigento. A far compagnia al play sardo ci pensa Umeh e per i siciliani si fa notte fonda. Piazza si sostituisce a Buford nel ruolo di principale terminale offensivo della squadra bianco azzurra, ma non è adeguatamente supportato dai compagni di squadra e così la Segafredo dilaga: 69 – 51 al 30esimo. Nell’ultimo quarto Agrigento alza bandiera bianca troppo presto e il divario tra le due squadre assume proporzioni gigantesche. Bologna tocca il +36 (91 – 55) e gli ultimi minuti sono puro garbage time, utile per dar spazio ai giovani e per pensare già alla semifinale di domani con Trieste. Finisce 95 – 63.

Ndoja è tornato a calcare il parquet (foto Matteo Cogliati)

LA CHIAVE – 13 triple realizzate su 25 tentativi per la Virtus che ha scardinato la retroguardia siciliana attraverso una prova balistica esemplare.

MVP: Marco Spissu. Il miglior giocatore dell’ultimo turno di A2, girone Est, si conferma in un ottimo momento di forma. Spissu ha realizzato 25 punti (3 triple) e smazzato 4 assist vincendo il duello personale con il bolognese e fortitudino Alessandro Piazza.

Segafredo Bologna-Moncada Agrigento 95-63 (24-17 ; 40-34 ; 69-51)

Bol: Spissu 25, Umeh 16, Spizzichini e Bruttini 10 Rim 30 (Bruttini 6) Ass 24 (Spizzichini 7)

Agr: Buford 22, Piazza 14, Evangelisti 11 Rim 27 (Ferraro 6) Ass 15 (Piazza 5)