EUROTREND BIELLA-DE’LONGHI TREVISO 89-81

Biella torna in finale dopo 3 anni. La squadra di Carrea gioca una partita di una solidità tecnica e tattica impressionante, guidando praticamente sin dalla palla a due contro una De’Longhi Treviso arrivata non in perfette condizioni fisiche ma che probabilmente non avrebbe potuto nulla neanche a ranghi compatti contro una Eurotrend che non è solo Jazz Ferguson, ma anche un Tessitori che fa il lavoro sporco in difesa, Carl Wheatle importante in difesa ma soprattutto un Marco Venuto che si prende cura di Moretti per tre quarti e poi è anche decisivo in attacco, come solo i veri leader sanno essere, nel finale quando mette le tre bombe che uccidono i sogni di Treviso e dei suoi tanti tifosi che finalmente hanno colorato la Unipol Arena.

Jazz Ferguson ancora il migliore (Foto – Matteo Cogliati)

LA PARTITA – Intensità subito alta e partita che scorre via piacevolissima, con Treviso che sembra uscire meglio dai blocchi, pur priva in partenza di Fantinelli, con Perry che sembra molto più nel match rispetto a 24 ore prime, ma Biella approccia bene la partita e quando Ferguson inizia a scaldare i motori prova il primo allungo (21-15 dopo 9′), grazie anche ad un Tessitori capace di condurre e concludere un coast-to-coast, costringendo Pillastrini a fermare la partita e parlarci su (21-15 Biella), anche se il 3/3 del solito Ferguson (già a quota 10 alla fine del primo quarto) vale il +7 Biella alla prima sirena. Moretti prova ad accendersi ad inizio secondo quarto, supportando un Perry molto concreto (11 punti con 5/6 al tiro) e Treviso rientra impattando a metà secondo quarto, in una partita giocata a viso aperto e senza troppi tatticismi. Si continua sul filo dell’equilibrio con botta e risposta da ambo le parti e giocate di assoluto livello che portano le squadre negli spogliatoi sul 49-46 per Biella in cui l’impatto di Udom e Tessitori sta facendo male ad i lunghi di Treviso e Pillastrini deve fronteggiare i problemi di falli di Fantinelli (2) e La Torre (3).

Davide Moretti (Foto – Matteo Cogliati)

Come lecito aspettarsi le percentuali si abbassano (55% Biella, 63% Treviso nei primi 20 minuti) ma la partita non cala di intensità con Ancellotti che prova ad entrare finalmente nel match impattando per Treviso ma Ferguson e Tessitori continuano a rispondere colpo su colpo, anche se i tre falli del lungo italiano lo costringono ai box, mentre Perry continua ad essere il miglior terminale offensivo di Pillastrini toccando quota 17 e tenendo Treviso agganciata al match, nonostante un Ferguson da 25 punti in 28′, che si guadagna il secondo giro in lunetta da tre tiri per fissare il 68-64 con cui si entra nell’ultimo quarto. Biella continua a fare male con il pick&roll di Ferguson a cui Treviso non sembra avere risposte, mentre in attacco Moretti prova a supportare Perry andando però a corrente alternata e quando Wheatle infila la tripla del +7 Pillastrini è costretto a fermare il gioco per riorganizzare le idee di una squadra che sembra stanca e sembra patire il cambio di ritmo difensivo di Biella che come spesso succede sale di intensità con il passare dei minuti. Il jumper di Hall e la tripla di Venuto valgono il massimo vantaggio biellese (82-72 a 4′ dalla sirena). Treviso ci prova con Moretti e Perry, ma due bombe in serie di Marco Venuto chiude i giochi.

Timeout di coach Carrea (Foto – Matteo Cogliati)

LA CHIAVE – Quando hai un Ferguson così potresti limitarti a costruire giochi per lui ed il risultato prima o poi arriverà. Invece Carrea costruisce il suo capolavoro tattico in difesa, tagliando fuori dal match Moretti, che ne mette 14 solo grazie al suo smisurato talento, ma soprattutto impedisce a Pillastrini di mettere in ritmo i suoi lunghi, con Rinaldi che deve girare al largo per mettere i suoi jumper ed Ancellotti che guarda l’ultimo quarto dalla panchina. Treviso resta in partita finché Perry riesce a crearsi tiri da solo, ma quando la difesa di Biella, così come successo ieri con Mantova, sale di giri e chiude il canestro, per la De’Longhi è notte fonda e deve ancora una volta dire addio ai sogni di gloria in Coppa Italia.

MVP – Si candida prepotentemente al titolo di MVP della manifestazione, con un’altra prestazione di assoluta classe, Jazz Ferguson è rimasto un mistero irrisolto per la difesa di Treviso, con Pillastrini che non è riuscito a trovare una soluzione nè al pick&roll centrale nè tanto meno alle sue penetrazioni. Chiude con 30 punti, 6 assist e 7 falli subiti, con un 26 complessivo di valutazione.

Eurotrend Biella-De’Longhi Treviso (24-17, 25-29, 19-18, 21-17)

Bie: Ferguson 30, Hall, Tessitori 15. Rim 28 (Hall 8); Ass 13 (Ferguson 6)

Tre: Perry 22, Moretti 14, Fantinelli 12. Rim 28 (Perry 7); Ass 12 (Moretti 6)


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