UPS
ALMA TRIESTE – In finale meritatamente la Pallacanestro Trieste 2004. Dopo 13 anni, risalendo dalla B2 e costruendo passo dopo passo un grande gruppo, fatto spesso e volentieri di giovani, e ricostruendo soprattutto la fiducia con una città che vive di basket, la squadra giuliana andrà a giocare per ritornare in Serie A, una categoria che squadra e ambiente hanno dimostrato di meritare ampiamente. Trieste ha vinto solo in gara-5 contro una Fortitudo mai doma ma la serie è sempre stata tatticamente in mano alla squadra di Dalmasson, che si è complicata la vita da sola nel finale di gara-4. L’ultimo episodio della serie si decide in un primo quarto in cui l’Alma non lascia spazio a Bologna, volando sul +20 e poi amministrando, anche se i tanti errori dalla lunetta complicano un po’ i piani, facendo rientrare Bologna in partita. Ma sono Da Ros, Cavaliero ed un Prandin super in questa serie, a chiudere il match e far continuare il sogno di un AlmaArena in estasi.

Daniele Cavaliero

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – Vince in maniera netta la propria serie di semifinale play off ed accede alla finalissima la squadra allenata da Ramagli. Bolognesi che paiono ora in un momento d’oro dopo aver rischiato grosso perdendo una gara casalinga nelle serie sia contro Casale che contro Roseto negli ottavi e quarti. Virtus che non ha ancora perso in viaggio in queste serie di post season dimostrando gran attributi e solidità’ sempre maggiori col coach ex Verona anche a rischio esonero dopo la persa contro la Junior Casale in gara due.
Con il definitivo assorbimento agli schemi dell’estro ed il talento di Stefano Gentile ci sono anche le grandi performance di un Lawson che contro Ravenna ha viaggiato a 22 di media con doppie doppie in ben due occasioni forse galvanizzato dalla sfida contro il verticale Smith.
Segafredo in finale più’ riposata ed ora ampiamente favorita per l’unica promozione in LBA.

Kenny Lawson (Segafredo Virtus Bologna – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

DOWNS
PALADOZZA SENZA PROTEZIONE – Una bellissima serie di semifinale macchiata dal brutto episodio alla fine di gara-4, quando centinaia di “tifosi” bolognesi hanno invaso il parquet del Paladozza per festeggiare la vittoria allo scadere della Fortitudo. E nel marasma che ne è seguito, Cavaliero, Parks ed altri giocatori della Alma Trieste, hanno ricevuto spintoni ed insulti da alcuni personaggi che hanno ben poco a che fare con lo sport. Da qui la squalifica del campo, confermata in appello, che costringerà la Fortitudo a partire in campo neutro anche nella prossima stagione. Aldilà dell’episodio finale però, è tutta la gestione intorno al campo di gioco che rende il Paladozza un campo complicato, con persone sedute nel parterre che ripetutamente si alzano per urlare contro arbitri e giocatori avversari, senza che nessun steward intervenga per evitare questi episodi. Bene ha fatto la FIP a confermare la squalifica del campo, lanciando un segnale che speriamo possa essere recepito soprattutto dalla stessa Fortitudo, che rischia di vedere rovinati i propri investimenti per colpa di poche persone, che possono essere facilmente bloccate.

RAVENNA CON DERRICK MARKS – Sorpresissima in campionato e nei turni play off precedenti che ha valso alla

oto Pasquale Cotugno

Marks in palleggio (foto Pasquale Cotugno)

formazione romagnola diretta da Antimo Martino rispetto e tanti elogi ma sparita completamente nella semifinale contro le V nere bolognesi. Ora Si’ forse un po’ appagata dal “tris” consecutivo contro la Tezenis ed ovviamente stanca per via delle extra fatiche nei turni precedenti dovuti all’assenza di Marks. Americano rientrato proprio contro Bologna ma che non incide risultando invece in alcuni frangenti un freno ai giochi meno veloci ed efficaci del solito dei giallorossi. Sicuro anche il continuo peregrinare ai play off non aiuta Tambone e compagni col terzo campo di gioco di casa in stagione. Col Pala De Andre’ occupato da tempo sono stati prima il Pala Cattani di Faenza (oltre 3000 lo stesso i tifosi presenti dalla vicina Ravenna) ed il Pala Fiera di Forli in semifinale i teatri delle sfide di “casa” per i ragazzi del presidente Vianello ovviamente arrabbiato per gli extra esborsi in virtù’ delle “trasferte” aggiuntive.

Alessandro Salvini/ Fabrizio Quattrini