Cala il sipario sulla stagione 2017/2018 sancendo di fatto tutti i verdetti grazie alla promozione di Trieste al piano superiore.
Ecco Ups & Downs di stagione con poche sorprese a sancire come i risultati sul campo ed il lavoro paghino praticamente sempre.

UPS

LNP A2– Secondo campionato di basket Italiano ogni stagione sempre più interessante ed avvincente. Lnp che in barba ad una formula che promuove in LBA solo una partecipante su 32, porta a termine in maniera molto positiva la stagione con tante città e piazze storiche che concorrevano alla salita al piano superiore. Pubblico ancora in aumento con Trieste, Fortitudo e Treviso a riempire i palasport sistematicamente ma non solo con Casale ed i tanti derby ha catalizzare l’attenzione mediatica. Gare coperte da LNP Pass ma anche da metà stagione in avanti in chiaro sul digitale terrestre da Sportitalia che ha permesso a tutto lo stivale di seguire le gesta di un torneo ora atteso da annata ancora più cruciale. Le tre retrocessioni e promozioni della stagione 2018/2019 porterà a sforzi ed investimenti per tantissime realtà e la possibilità per la Lega di valorizzare ancora di più il prodotto A2. Importante aver confermato anche in questa fase finale il “Tunnel della Gloria” così come aver approcciato all’Instant replay in realtà già precedentemente testato a Jesi durante le Finali di Coppa Italia.

ALMA TRIESTE– Serie A conquistata sul campo per i ragazzi di coach Dalmasson che si aggiudicano la serie finale per 3-0 contro una sfortunata Junior Casale. Green e compagni dopo una stagione da protagonisti ma dai risultati altalenanti in regular season principalmente in trasferta perdono solo un match durante le serie play off (a Montegranaro) al cospetto di ben 12 vinte. Sono lontane le stagioni ove gli Usa venivano rilasciati per risparmiare preziosi denari, nelle ultime annate Trieste ha investito tanto e bene dando continuità al progetto del coach confermandogli la fiducia ed il comando anche nei momenti meno positivi. Frutti raggiunti grazie all’impegno di tutti tra società e giocatori e da un entusiasmo incredibile che ha portato a sfiorare e superare le 6000 presenze alla Alma Arena in numerose occasioni.

NOVIPiù CASALE MONFERRATO– Finalista a sorpresa la squadra del Presidentissimo Cerutti seppur dopo una stagione da prima della classe in stagione regolare. Ramondino ed il suo staff hanno lavorato ottimamente contornati anche da tante competenze a livello societario ed un team di giocatori mix tra esperienza (Blizzard e Martinoni) e giovani da lanciare o affermare come Severini e DeNegri. Una miscela che ha fatto sognare la piazza con bel gioco e tanta difesa anche nei play off dove ha messo KO nell’ordine Jesi, Udine e la Fortitudo Bologna sbancando anche il Paladozza con autorità. La sfortuna ci ha “visto” benissimo mettendo al tappeto il play Tomassini più volte decisivo durante la stagione e cervello del gruppo piemontese.

DOWNS

PENALIZZAZIONE VIOLA REGGIO CALABRIA– La vicenda Viola Reggio Calabria è senza dubbio la ferita più profonda che la stagione appena conclusa lascia sulla pelle di tutti. Perché a conti fatti, e dopo aver fatto la tara di tutta la vicenda, nessuno può definirsi esente da colpe. Forse solo i giocatori e lo staff tecnico possono ritenersi parte lesa. Non è esente da colpe LNP che non può liquidare la questione ributtando la palla nel campo della Federazione, perché l’immagine e la credibilità di chi organizza il campionato viene meno di fronte a questi eventi. Ovviamente non si possono nascondere le colpe della FIP e dei suoi organi di controllo, se una fidejussione falsa salta fuori a febbraio e non a luglio, perché allora la domanda spontanea è come questi controlli vengano fatti. Ovviamente, però, le colpe maggiori sono di una dirigenza non certo limpidissima nella gestione delle ultime stagioni sportive, vedi anche la storia della firma falsa sulla liberatoria di Rullo venuta a galla nella passata stagione sportiva. Chi vuole fare sport ad alto livello non può affidarsi, in modo doloso o meno non spetta a noi dirlo, a faccendieri di dubbio profilo e poi presentarsi al pubblico come parte lesa. Il tutto andando a penalizzare una piazza che finalmente, dopo anni di sofferenze, era tornata ad amare una squadra, riempiendo nuovamente le tribune del Pala Pentimele. Un tradimento che forse questa volta non verrà perdonato, facendo perdere tutto il movimento.

Bruno Mascolo (2018 © Foto Alessio Brandolini)

AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI/ CUORE BASKET NAPOLI – Stagioni fallimentari per le due formazioni che hanno militato nei due gironi Est ed Ovest culminate con le retrocessioni delle due franchigie. In Lombardia troppi cambi di allenatore e porte girevoli con errori nell’allestimento della squadra ma anche dei correttivi, seppur di talento e di nome come Adam Smith e Raffa. La formazione bresciana ora e’ attesa dalla ripartenza in Serie B con un coach esperto della serie cadetta come Salieri. Altra ripartenza estiva anche sul Vesuvio con il Cuore Basket Napoli reduce dalla promozione e desideroso ad inizio stagione di rompere quel tabù’ che l’ha vista poco fortunata nelle stagioni di A2. Purtroppo un altra annata finanziariamente inadeguata l’ha portata ben presto nel fondo classifica con diaspore di giocatori importanti come Sorrentino, Maggio, Nikolic e Carter. Agonia finita dopo un play out disputato solo grazie alle sventure e la penalizzazione della Viola RC sconfitta contro Piacenza e Roseto e con soli sei punti in stagione regolare. Nell’anno della retrocessione una nota positiva c’e’ stata, l’esplosione del classe 1996 Bruno Mascolo che chiude con 12 punti ed il 51% da due punti.
Alessandro Salvini/ Fabrizio Quattrini