Bologna è da sempre patria di artisti e di cestisti, e Marco Martelli non è l’eccezione che conferma la regola, ma la conferma che la regola paga. Se poi questo rigore diventa necessità, visti i tempi cupi dell’attuale situazione congiunturale, Marco assume i connotati dell’uomo giusto al posto giusto. E questo posto è Casale Monferrato, non così ridente cittadina (mal comune, mezzo gaudio), capitale del vino e del ‘freddo’ tra le colline piemontesi.

Marco Martelli, DG Novi Più Casale Monferrato con Graziella Bragaglio, presidente di Lega LNP (foto Ufficio Stampa Junior Casale)

Marco Martelli, DG Novi Più Casale Monferrato con Graziella Bragaglio, presidente di Lega LNP (foto Ufficio Stampa Junior Casale – Gianluca Gentile)

Arriva da lontano, con la chiamata di Marco Crespi, allora allenatore e factotum casalese, il suo incarico come Direttore Sportivo della Junior, in sostituzione del partente Petronio. “Marco è certamente tra le tre figure cardine del mio percorso. In primis, però, il ringraziamento và a Walter Fuochi che, dopo aver letto alcuni miei pezzi, mi chiamò con lui a Repubblica: per me fu una palestra eccezionale”, racconta il DG casalese, “Ho sempre avuto la passione per il basket, anche trasmessomi dalla mia famiglia, cosa inevitabile a Bologna, con due squadre come l’allora Virtus e Fortitudo. Svolgevo il compito senza accontentarmi di raccontare, ma con lo stimolo della curiosità:  d’estate investivo il mio tempo per assistere a tornei giovanili, poi seguendo le bolognesi in Eurolega, ed entrando in contatto con molti addetti ai lavori che mi han permesso di conoscere tanti aspetti diversi della pallacanestro. Cercando sempre di dare una mia lettura dei fatti, fino a sentire il bisogno di misurarmi con un club, per vedere e vivere questo sport da dentro”.

E il primo incarico fu proprio in quel di Bologna: “Ricevetti un’irrinunciabile offerta dalla Fortitudo come scout internazionale. Fu Zoran Savic (vincitore di Coppa Campioni, Scudetto e Coppa Italia con Virtus Bologna, a fine anni Novanta) a chiedermi di collaborare con lui, una volta smesso col basket giocato”. Poi la chiamata della Junior… “convocato da Crespi al cospetto del Dott. Cerutti, mi bastò meno di mezz’ora per decidere: allora DS, oggi DG”. Ma andando a ritroso, la scintilla scoccò con Flavio Tranquillo: lui mi insegnò a vedere il basket nella sua duplice veste tecnica e spettacolare, oltre a mostrarmi poi, coadiuvato da Andrea Bassani, l’altra medaglia dello showbiz, per comprendere come lavora un team che produce un evento mediatico”.

Marco Martelli, DG Novi Più Casale Monferrato (foto Ufficio Stampa Junior Casale- Enzo Conti)

Marco Martelli, DG Novi Più Casale Monferrato (foto Ufficio Stampa Junior Casale- Enzo Conti)

E’ un Marco Martelli capace di fronteggiare le problematiche gestionali a tutto tondo, quindi, quello che la scorsa estate si rimbocca le maniche, facendo salti mortali senza però mai volare con Pindaro. “Abbiamo preso atto che non era più possibile investire quanto le precedenti stagioni. Tutto è ripartito dai soci, ovviamente, e si doveva trovare il modo di far fruttare questo loro impegno, ben consci che non avremmo avuto i risultati dalla nostra, a richiamo di un pubblico molto ben abituato. Il budget è stato ridotto di oltre il 30% rispetto al 2012/13, ma abbiamo preso questa nuova situazione come stimolo a trovare metodi diversi: siamo stati tutti costretti a rimboccarci le maniche, andando oltre i propri limiti e colmando con l’energia il gap economico”. Leggiamo la sua soddisfazione anche dall’orgoglio del timbro di voce con cui ci confessa che “il ritorno d’immagine, nei numeri, è stato anche superiore a certe società di serie A, anche grazie al binomio di una società dinamica-squadra giovane, che ha aiutato nei momenti di difficoltà”. E questo feedback tra i sostenitori è stato cercato con determinazione, lavorando con strumenti in grado di fare breccia su un pubblico sempre più giovane: “Ci siamo accorti che l’età media al PalaFerraris era superiore ad altre strutture. Abbiamo cercato di capire, quindi, cosa ci chiedeva la gente, tentando di andare loro incontro, coinvolgendo fasce d’età e di reddito diverse: l’esserci riusciti ci riempie d’orgoglio, rappresentando il nostro fiore all’occhiello”. Altro grande investimento economico, temporale e umano è quello legato agli sponsor: “e questi strumenti aiuteranno la società nel suo sviluppo duraturo nel tempo. Questa stagione ha consentito di gettare le basi, risultando cartina tornasole importante nella verifica della sensibilizzazione del territorio, sulla scorta della spinta emotiva della città. La nostra idea è di un diverso e più proficuo confronto con lo sponsor stesso, di maggior interconnessione con chi decide di investire su di noi, avendone ritorno tangibile, magari non economico, ma certamente di immagine. E in questa direzione si è andati, ad esempio, con l’installazione del mega schermo e l’utilizzo dei clap banner durante il derby con Torino: derby perso in cui la gente è uscita da palazzo col sorriso sulle labbra”.

Messaggio arrivato forte e chiaro, tant’è che le presenze alle gare interne sono andate in costante aumento, nonostante le poche parole spese dallo stesso Martelli, che chiarisce: “ritengo che la società migliore sia quella che parla poco e lavora tanto. La responsabilità tecnica è chiaramente dell’allenatore, mentre il dirigente deve far parlare i fatti. Mi piace comunicare, ma tra quattro mura, all’interno della società, coi miei collaboratori: tante riunioni, colloqui quotidiani col presidente d’onore Giancarlo Cerutti, così come frequenti sono i contatti col nostro prezioso main sponsor Novi Più, nella persona del Dott. Repetto, e coi soci tutti. E questo confronto continuo, ci impone ritmi di lavoro molto alti, facendo di me una persona sempre molto esigente: ma poi, a risultato raggiunto, la soddisfazione è doppia!”.

La formazione non finisce mai, soprattutto se arrivi da un’estrazione giornalistica: “Non dimentico da dove sono arrivato: leggo poco i forum, molto i quotidiani e dalla prima all’ultima pagina!”. Ma per questo non trascura il virtuale, anzi: il web ha la possibilità di farci conoscere, raggiungendo soprattutto il pubblico più giovane: è il modo più diretto per avvicinarci a loro, che possono seguirci da smartphone, o collegandosi al nostro canale TV su You-Tube, interamente gestito con forze interne alla società, domandandosi ‘Chissà cosa si è inventata oggi la Junior!?’. Importante e di grande seguito anche l’esperimento dello streaming per le gare in trasferta, o delle newsletter per la cura e l’attenzione diretta al tifoso, all’abbonato, avendo sempre con loro un feedback puntuale per capire cosa ci chiedono, cosa si aspettano da noi”.

Buone indicazioni per coach Griccioli

Stagione positiva per coach Giulio Griccioli, affiancato dal DG Martelli

Ma poi c’è anche (o soprattutto) il basket giocato, e la stagione della Junior è stata di quelle positive, anche in paragone alle aspettative iniziali: “Quando si raggiunge l’obiettivo iniziale con così grande anticipo, si ha la conferma del buon lavoro svolto da tutti: staff e società”. Nonostante una partenza a singhiozzo, ma “questo non mi ha mai preoccupato. Quando si sceglie un gruppo nuovo per 9 decimi è dovere di chi ha la responsabilità di lasciare il tempo a giocatori e staff tecnico: io e Giulio (coach Griccioli, ndr) credevamo in questo gruppo, che poi ci ha ripagato anche con gare emozionanti e qualitativamente molto buone come le vittorie su Trento, Napoli e Brescia”.

Trovando concretezza e forza dalla scelta, un poco obbligata, di puntare sui giovani, di cui “se ne valutano le potenzialità, le prospettive. Giovara poteva andare a giocare altrove, ma si è deciso di farglielo fare a Casale. Con Fall si è trovata subito un’intesa triennale: significa che io e Giulio, lo consideriamo un prospetto che può svilupparsi stando all’interno del nostro gruppo, e lui di conseguenza ha scelto noi. Scontato che, coi giusti presupposti e con la conferma di certe aspettative, i giovani vadano poi a giocare in club più importanti del nostro. Lavoriamo affinché Casale diventi un luogo importante di crescita umana, segnato sulla mappa della pallacanestro per la sua capacità di far crescere i giovani”.In quest’ottica è risultato di grande impatto il trasferimento di Della Valle a Reggio Emilia, di ritorno dal college americano Ohio State, con buy out per la società piemontese: “la questione economica non sposta il significato di quello che è stato il ragazzo per noi: dopo Giancarlo Ferrero, il secondo ad arrivare in prima squadra guidato da coach Marco Crespi e coach Lorenzo Pansa, partendo dalla nostra foresteria. Però tengo a sottolineare che il lavoro fatto su di lui, è il lavoro quotidiano che il nostro settore giovanile fa su tutti i ragazzi, indistintamente, non tanto con l’obiettivo del risultato, ma della capacità e maturità del potersi allenare con la prima squadra”.

logo novi più cup 2014 - under 15 - casale monferrato

logo novi più cup 2014 – under 15 – casale monferrato

E bella collaborazione a livello giovanile si è confermata con la Novi Più Cup 2014, in stretto contatto con PMS Torino e Pallacanestro Biella che dà l’idea di un Piemonte che fa gruppo, squadra, che si unisce affinché il messaggio basket arrivi, ognuno con la propria identità, specie in un momento storico fortunato con 3 squadre militanti in un campionato di alto livello, com’è quello di LNP Gold, evitando sterili lotte di quartiere, ma parlandosi, comunicando tra persone che si rispettano, si stimano e si frequentano anche in ambiti diversi”.

Programmazione, lavoro in prospettiva, voglia di continuare a crescere, filo conduttore: tutti termini e modi di dire che lasciano presagire ad una continuità di lavoro, di cui inevitabilmente Marco Martelli dovrà e vorrà farsi carico. Casale è il posto ideale per lavorare aziendale e dinamico: ringrazio il Dott. Cerutti e i soci tutti per avermi sempre sostenuto, dandomi segnali di apprezzamento per il lavoro svolto. E, nonostante le diminuite disponibilità, vivremo questa esperienza come ulteriore leva, stimolo che ci porti a scalare ancora le vette, con forze minori di prima: questa sarà la nostra vera soddisfazione”. L’estate che arriva si prospetta decisamente molto meno torrida di quella passata.