LNP-adecco-logoLasciandoci la venticinquesima giornata di campionato alle spalle, possiamo ufficialmente ritenere aperto il rush finale di questa DNA Silver. Un verdetto sembra oramai però già scritto, Agrigento dovrà infatti sfruttare anche uno solo dei cinque match point a disposizione, per centrare la promozione in Gold e di conseguenza anche i play-off per la promozione nella massima serie. Anche il discorso che riguarda le retrocessioni sembra ormai prendere una piega ben precisa, infatti dopo la retrocessione matematica di Bari e l’esclusione di Lucca, Firenze (non aiutata per niente dalla buona sorta), è costantemente penultima ma ha ancora la possibilità di risucchiare il Nord Barese. Quello che resta totalmente aperto è invece il discorso play-off, dove praticamente quasi tutte possono ancora arrivare.

Partiamo con ordine da quella che ormai sembra essere la capolista definitiva, infatti Agrigento ha regolato anche Ravenna, ed ora è a un solo successo per compiere il passaggio dall’argento all’oro. Abbiamo ancora una volta potuto ammirare all’ennesima potenza “L’oro di Agrigento”, che va da una colonia di italiani operai ma altamente preziosi come Di Viccaro, Chiarastella, Mocavero e De Laurentiis, a una stella pronta a compiere il salto come Mian, passando per un playmaker di altra categoria come Piazza, finendo a Vaughn che, dopo un inizio non brillante, ha dimostrato con i fatti di poter reggere da solo il ruolo di unico americano di questa Moncada, e la super prestazione di domenica culminata con 23 punti è l’ennesima dimostrazione di ciò. È stata davvero una prova importante quella dei siciliani anche perché di fronte c’era una squadra come Ravenna che a sua volta si fa forza sul collettivo, e che poi continua a trovare come trascinatori Singletary, ma soprattutto Sollazzo (20+11) che comunque resta uno dei punti principali di riferimento per questa squadra molto ben organizzata. Innanzi però a una corazzata come Agrigento, Ravenna si è però dovuta fermare, ma parliamoci chiaramente sono altre le partite da vincere per continuare a inseguire il sogno play off.

Con le rispettive sconfitte Matera e Ferrara sono ora anche matematicamente fuori dalla corsa al primo posto. Cominciamo dai lucani che vengono superati abbastanza nettamente da Recanati. Infatti dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa i marchigiani sono riusciti a dare l’accelerata giusta all’incontro. Tavon Mosley con 26 punti è stato il solito mattatore, ma questa volta e non sarà un caso la vittoria è arrivata anche perché non c’è stato un solo uomo al comando. Innanzitutto anche l’altro USA ossia Starring è risultato diverso dal solito, molto più intraprendente, bravo a prendersi i falli e ad essere impeccabile ai liberi (10/10). Ma questa volta a Recanati sventola anche il tricolore sostenuto da Fantinelli e Tortu, e anche da un Pettinella come sempre roccioso (13 punti e 16 rimbalzi). Matera paga probabilmente proprio il fatto di aver sostanzialmente giocato in 4, con i 2 americani che hanno segnato 40 sui 75 punti totali, e il resto del bottino quasi tutto della coppia Rezzano-Iannuzzi.Troppo poco per una squadra che senza dubbio deve piazzarsi bene nella griglia play off per tentare la promozione, Recanati invece è a più della metà del percorso nella strada verso la salvezza, che resta l’obiettivo primario dei marchigiani, che però paradossalmente sono più distanti dalla zona retrocessione che da quella play off.

Come dicevamo anche Ferrara cade e lo fa sul campo di Reggio Calabria. Questa Viola non vuole fermarsi proprio più e raggiunge così il quinto successo di fila, a seguito di una prestazione davvero grintosa senza mollare fino alla fine. Non è stato infatti facile per i calabresi che però sono riusciti a superare i momenti difficili. Una vittoria da attribuire tutta allo starting five che ha schierato coach Ponticiello, visto che dalla panchina sono arrivati solo 5 punti firmati da Caprari. Quindi oltre al solito Hamilton, e un Dia sempre più incisivo (18 punti), e ad un Ammannato pronto a dare peso sotto canestro, importanti risultano anche Fabi e Monaldi autori di alcune triple dal peso specifico non indifferente. Ferrara non ha giocato una cattiva partita, ha trovato un trio italiano in grande spolvero, infatti oltre ai soliti Ferri e Benfatto autori di 11 a testa, è emerso uno scatenato Amici che ha messo 21 punti a referto con un 3/3 dalla lunga distanza. Quello che è mancato alla Mobyt è stato forse proprio il duo americano fermatosi a quota 21 punti, in particolar modo con un Mays poco ispirato al tiro. Per i calabresi è inevitabile passare ora da obiettivo salvezza a quello post season, per gli estensi la seconda piazza resta un obiettivo raggiungibile.

Ufficio Stampa Dinamica Mantova

Ufficio Stampa Dinamica Mantova

Nella lotta per le primissime posizioni nella griglia si inserisce oramai anche Mantova autrice di una prestazione da 10 e lode sul campo del Nord Barese. Un vero e proprio dominio da parte dei lombardi che hanno stravinto ogni tipo di duello contro i pugliesi, il tutto con un Alibegovic a riposo. Ma non è servito scomodare il talentino scuola Pesaro, in quanto come dicevamo Mantova ha dominato l’incontro, grazie però a diversi interpreti. Come spesso è accaduto la coppia americana è stata devastante con il solito famelico Jefferson, ma anche con un Clemente da 19 punti e 8/8 da 2. Chi invece ha visto spesso e volentieri il canestro dalla lunga distanza è stato Losi che chiude con un 6/11 dall’arco, 20 punti e anche 9 assist. Accanto a un Nardi in versione normale, ha ben figurato un intraprendente Lamma mai sopra le righe, e infine altrettanto importanti i contributi di Pignatti e Ranuzzi. Mantova ha cosi superato quota 100, rendendo vani gli sforzi offensivi dei soliti Amoroso ed Elliott, ai quali l’ex Corato deve chiedere un ultimo sforzo per non farsi sfuggire una salvezza che si sta un pochino complicando, per Mantova invece quattro vittorie di fila e partecipazione ai play off ormai acquisita e da perfezionare con un buon piazzamento.

Come da pronostico esce nuovamente battuta anche l’altra parte di Bari ossia la Liomatic surclassata da Firenze. Per i locali segnaliamo le doppie cifre di Preite e Infante, mentre per l’Enegan ovviamente c’è stata gloria anche per chi gioca di meno, anche se pure questa volta i tabellini più ricchi sono quelli di Rancic e Young, ma con alcune piacevoli novità come quella di Severini che sfiora la doppia doppia, realizzando 18 punti conditi da 9 rimbalzi. Per Firenze resta il terz’ultimo posto e la retrocessione è ancora un’ipotesi molto concreta, ma questa squadra ha comunque il cuore per lottare fino alla fine.

Alessandri (Foto Barbara Lodigiani ©2014)

Alessandri (Foto Barbara Lodigiani ©2014)

Vittoria nel derby nonché scontro diretto, per Chieti che non solo batte ma aggancia anche in classifica i rivali di Roseto.Partita molto sentita ma che ha regalato momenti di bel basket e di puro agonismo su tutti e due i fronti. Roseto esce sconfitta ma ha lottato come uno squalo, Legion ha provato con altri 22 punti a trascinare i suoi, ma questa volta non è andata bene nonostante anche i 15 punti di Genovese. Vittoria molto importante per la Proger anche perché è arrivata nonostante il tanto in genere fruttuoso gioco interno di Soloperto e Shaw questa volta non abbia portato risultati. I teatini sono così riusciti a trovare altre soluzioni, coinvolgendo di più gli esterni e venendo trascinati da un Passera da 19 punti, e dal cuore di capitan Raschi. Come dicevamo una vittoria che vale doppio per Chieti che aggancia i rivali proprio al limite della zona play off.

L’altro scontro diretto di giornata va a Treviglio che espugna il campo di Casalpusterlengo. È servito però addirittura un overtime alla Remer per avere la meglio sull’Assigeco. Con un Rossi incredibilmente impreciso (0/8 al tiro) e un settore lunghi poco incisivo anche con Ihedioha e Borra, è servito un super Alessandri autore di una partita da incorniciare che ha fruttato 19 punti senza errori dal campo, infatti 5/5 da 2 e 2/2 da 3. Casalpusterlengo come detto ha giocato tutte le sue carte, anche se a sua volta ha trovato difficoltà nell’imporsi sotto canestro. Per la prima volta però finiscono in doppia cifra insieme i due americani che insieme collezionano 31 punti, che però non basteranno per spingere l’Assigeco verso un successo che l’avrebbe consolidata in zona play off, cosa invece riuscita alla Remer.

Come detto Agrigento è ora a una sola vittoria dal salutare la Silver, e quindi spegnere definitivamente le speranze di promozione diretta per Omegna che resta seconda, e mantiene comunque il proprio vantaggio su Matera e Ferrara alle quali però ora si aggiunge Mantova. Treviglio occupa proprio la metà della zona play off, mentre nella parte bassa ci sono Casalpusterlengo, Roseto e Chieti che dovranno guardarsi dagli assalti di Ravenna e Reggio Calabria, ma forse anche da Recanati che si avvicina alla salvezza, con un ultimo posto di permanenza che sembrano giocarselo il Nord Barese e Firenze con i pugliesi che hanno 4 punti di vantaggio.

Il primo match point per Agrigento sarà sul difficile campo di Roseto, ma anche per Omegna ci sarà un tosto impegno in trasferta sul campo di Mantova, impegni casalinghi invece per Ferrara che ospita Chieti, e per Matera che dovrà sbrigare la formalità Bari. Via poi agli scontri diretti, due riguardano la zona play off ossia Treviglio-Reggio Calabria e Ravenna-Casalpusterlengo, mentre quasi decisivo sarà lo spareggio salvezza tra Firenze e il Nord Barese