foto di Luca Mallamaci

Alvin Young con la sua nuova maglia (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO – Le diverse ipotesi di irrobustimento del roster Assigeco emerse negli ultimi giorni per sopperire all’assenza dell’infortunato Howard Sant-Roos convergono a sorpresa su un vero e proprio “colpo” di mercato. Il club rossoblu tessera Alvin Jerome Young, guardia del 1975, in uscita dalla VL Pesaro in Serie A con la quale ha rescisso il contratto ieri mattina. A chi poteva rivolgersi l’Assigeco, squadra dal roster molto giovane, se non a un “giovane”, perlomeno di cognome, per dare un sostanzioso seguito al proprio programma cercando di risollevarsi da un momento difficile?

Young, che tradotto dall’inglese significa appunto “giovane”, appare adattarsi perfettamente al ritratto dell’elemento desiderato dallo staff tecnico e dirigenziale.«Al di là dell’indubbio valore del giocatore, Alvin è la persona ideale per aiutare la crescita di giovani come Donzelli e Sant-Roos, oltre a essere in grado di dare certezze alla squadra e aumentarne la considerazione nell’ambientespiega Giangaetano Polenghi, direttore generale rossoblu -. In più c’è la soddisfazione del presidente Curioni di poter offrire all’appassionato pubblico del “Campus” il talento di un giocatore di categoria superiore».

Nativo di Brooklyn,Young dopo le esperienze universitarie, in Grecia e nelle Ibl e Usbl negli States, arriva in Italia, in LegaDue a Reggio Emilia nel 2001, dove in tre stagioni contribuisce al salto in A1. Un’altra parentesi in Israele e Francia, con lo Strasburgo fa l’Eurolega, prima della nuova avventura a Capo d’Orlando (2006) in Serie A, e del ritorno a Reggio Emilia, due stagioni prima di passare a Pavia (2009/10) dividendosi, da gennaio 2010, con Venezia che spinge subito in Serie A. In laguna gioca fino alla scorsa estate trasferendosi quindi a Pesaro, sempre in A: 16 partite giocate con 24.8 minuti, 8.6 punti, 2.4 rimbalzi e 1.6 assist di media.

foto di Luca Mallamaci

Young insieme a coach Zanchi (foto di Luca Mallamaci)

Per averlo l’Assigeco ha battuto una notevole concorrenza. «Sono contento di aver scelto l’Assigeco – dice AlvinYoung al suo arrivo ieri sera al “Campus” dopo aver svolto le rituali visite mediche -. Ha un ottimo programma impostato sui giocatori giovani e sono convinto di poter lavorare e dare un aiuto a farli migliorare. Loro del resto possono possono aiutare me, con la loro energia, a rimanere giovane. L’Italia? I feel good, sto bene: è la mia seconda casa».

Sandro Dell’Agnello, coach di Pesaro, ha speso parole di miele per certificare il ruolo di Young nella crescita dei “rookie”.«Era una bella situazione, anche lì c’è una squadra molto giovane, con talenti di indubbio valore – sottolinea il neorossoblu -. Mi sono divertito parecchio ma le cose non sono poi andate secondo le aspettative: devo pensare a ciò che è meglio per me e guardare avanti ma auguro a Pesaro di proseguire con successo».

Tiratore abituato ad andare stabilmente in doppia cifra, Young può incidere parecchio nell’economia del gioco dell’Assigeco, a cominciare dalla trasferta di domenica contro Recanati. «La Silver è una lega competitiva – commenta il giocatore americano -. Oltre all’aspetto personale penso che debba trasmettere esperienza ai compagni, aiutarli ad avere fiducia, soprattutto nei momenti difficili della partita, quando serve una giocata, un passaggio, un tiro». Proprio quello che manca all’Assigeco di questi tempi