Dopo soli sette giorni, causa turno infrasettimanale, si riaprono le porte del PalAlberti, questa volta per ospitare Ferentino tra le cui fila oggi militano gli ex giallorossi Bucci (per lui un’ovazione), Guarino, il preparatore Kozul e coach Gramenzi. Luca Garri, invece, è l’ex dei laziali noto che l’anno scorso vestiva la casacca amaranto.
In un palazzo al colmo dei posti disponibili a causa dei lavori di ampliamento non ancora completati si è assistito ad un incontro emozionante, equilibrato tra due formazioni che hanno tenuto sospeso il fiato fino allo scadere e divertito con giocate spettacolari il pubblico presente.
Il match con Ferentino ha mostrato una Orange Moon all’altezza della situazione, ragionata e mai disperata in grado di reggere anche quando i veterano escono per falli o per rifiatare.
L’assenza di Thomas pesa sicuramente sull’economia del gioco dei laziali che incassano la seconda sconfitta consecutiva dimostrandosi piuttosto dipendenti dall’asso americano.
Solo nell’ultimo periodo però Barcellona ha avuto ragione di una FMC sempre in partita; i due coach hanno continuamente modificato l’assetto tattico della propria squadra per adeguarlo alle scelte dell’avversario e renderlo vincente. Perdichizzi si aggiudica il match ma Gramenzi, come detto orfano di Thomas, non sfigura.
La cronaca
Nel primo quarto l’Orange Moon Barcellona schiera: Spizzichini, Maresca, Shepherd, Da Ros, Garri, la FMC Ferentino risponde con Starks, Bucci, Pierich, Ghersetti e Biligha.
Primo quarto equilibrato. Ferentino più lucido nei minuti iniziali prova subito ad incidere sfruttando la precisione di Bucci autore di un parziale di 0-5 con cui gli amaranto volano sul 2-9. Barcellona non si scompone, recupera sugli avversari trovando nella penetrazione in velocità vuoti nella difesa laziale. Sul 6-11 i siciliani mettono 7 punti di fila e sorpassano gli avversari portandosi avanti sul 13-11. Si procede, quindi, affiancati sino al 18-19 ovvero fin quando gli amaranto, ispirati da un efficace Ghersetti, con il contributo delle due triple di Guarino e Starks chiudono il quarto sul 18-27.
Nel secondo periodo regna l’equilibrio. Le squadre rispondono colpo su colpo mantenendo pressoché invariato il distacco. Sul 29-39 Garri commette il terzo fallo e Perdichizzi, a corto di lunghi dopo la partenza del giovane Borra, si affida al veterano Da Ros. Il talentuoso Matteo, punto di riferimento della squadra, realizza 13 dei 21 punti di giornata ricambiando di fatto la fiducia dei compagni e consentendo il rientro di Barcellona che chiude il tempo sotto solo di 3 punti sul punteggio di 42-45.
Nel terzo quarto Barcellona sfrutta la freschezza di Garri e si riporta avanti. Ghersetti tiene a galla Ferentino rintuzzando la verve offensiva dei locali. L’equilibrio la fa da padrone. Da Ros carica di falli i lunghi avversari costringendo Biligha in panchina. Barcellona rifiata e sul punteggio di 62-60 si prepara a disputare i 10 minuti finali.
Coach Gramenzi rimette Biligha in campo; la difesa della sua squadra, però, è troppo aggressiva sulle penetrazioni avversarie mandando così ripetutamente al dischetto dei liberi i giallorossi. Barcellona concretizza, Ferentino si innervosisce e perde terreno. Si arriva sul 70-62 ma non è di certo finita. Guarino dalla distanza va a segno due volte accorciando sui siciliani (74-70). Entrambe le squadre non commettendo più errori in attacco procedono testa a testa verso lo scadere. Sul punteggio di 80-74 Starks in penetrazione segna con il fallo realizzando 3 punti per gli amaranto. Spizzichini in lunetta sbaglia i liberi della tranquillità complicando il finale dei siciliani soprattutto dopo la tripla di Biligha che rimetteva le squadre in parità: 80-80. Il canadese Shepherd, altro pilastro della formazione siciliana, non sbaglia e a pochi secondi dallo scadere realizza i punti della vittoria giallorossa.
Questi i tabellini delle squadre:
Orange Moon Barcellona: Maresca 14, Shepherd 22, Da Ros 21, Garri 12, Marchetti 3, Spizzichini 10.
FMC Ferentino: Guarino 11, Bucci 18, Starks 14, Ghersetti 16, Allodi 6, Martino 2, Biligha 13.
